E no... non si parla di negazione della mediazione, e quindi del rifiuto dell'opera... tu hai fatto dichiarazioni precise, che ora cerchi di correggere le riporto.
Essendo le provvigioni dovute SOLO dopo l'affare concluso... le tue dichiarazioni sono inequivocabilmente quelle che contesto.
Altro è il rifiuto dell'opera del mediatore, che nulla ha a che vedere con un recesso da un incarico formale, pur accettando l'affare, ne con l'affermazione tua che è palese, cioè affermi che il difetto di controfirma dell'incarico inficia il diritto al mediatore della progvvigione maturata con eventuale conclusione di affare.
O forse ti sei spiegato male, vuoi correggere? Ho fatto anche il quesito al quale, rispondendo potrai chiarire la tua posizione.
Due mediatori vanno da un cliente venditore, e dallo stesso ricevono incarico scritto, uno controfirmato (agente A) l'altro no (agente B).
Due fattispecie:
Nella prima il venditore RECEDE dall'incarico dato all'agente A che lo ha controfirmato, nel termine di dieci giorni, ma l'agente porta comunque un cliente e l'affare si conclude.
Nel secondo l'agente B conclude l'affare con un cliente.
Chi riscuote e chi no?