Rispondo al sig. luca rosso.
Premetto che opero in una particolare nicchia del settore che si trova momentaneamente in crescita ma non essendo alieno e avendo quotidiani contatti con colleghi che fanno il residenziale puro, conosco bene la realtà.
Ho più volte detto che parte della difficoltà di molti colleghi dipende anche se non soprattutto dal fatto che negli anni 2002/2006 le agenzie si sono moltiplicate raggiungendo numeri importanti...
...complice il fatto che per esercitare non si doveva far altro che superare un'esamino semplice in modo quasi imbarazzante...
Temo però che a rimpinguare le fila di questo esercito di mediatori non siano stati solamente i ragazzini di cui parli, ci sono folte schiere di fornai, macellai, tecnici di ogni genere e tipo che vedendo il loro lavoro messo sotto scacco dal crescente potere della grande distribuzione, hanno pensato di convertire il negozietto, smettendo di fare il lavoro ereditato dai padri per darne uno "apparentemente" ancora possibile ai figli.
Molti altri settori hanno iniziato a sentire la crisi oltre un decennio fa, noi eravamo in piena fase ascendente.
I numeri delle compravendite non erano poi così dissimile da quello attuale ma il numero dei mediatori era infinitesimale rispetto ad oggi.
Detto questo abbandono il filo che hai dato al discorso e ti spiego il perchè.
Nonostante un calo importante delle compravendite ed una crescente pressione fiscale sul settore, i prezzi sembrano ancora tenere ben oltre le aspettative.
Questo dimostra che gli italiani tardano a disaffezionarsi ad un settore endemico come quello immobiliare, sentono le notizie, leggono le statistiche ma poi...si tengono strette le loro casette...
"bene rifugio", hai presente?
Bene rifugio e poche altre alternative di investimento credibili.
...ma fino a quando l'immobile manterrà questo status, per il settore ci sarà ancora futura speranza, se abbandonato no.
quando qualcosa cambia nel modo di pensare collettivo il sistema su cui si basava il ragionamento diviene obsoleto, stantio e dall'esito incerto.
ammiro la tua generosità nell'aprire le tue porte a quella schiera di professionisti che pur se capaci si trovano oggi in difficoltà...ma temo che se il "problemino" dovesse durare ancora per 3/5 anni...sarai costretto a richiuderle lasciando fuori un bel numero di...a questo punto potremmo anche chiamarli disoccupati (visto che mi risulta complicatino trovare valide soluzioni oggi).
sai com'è...in queste cose conta molto la psicologia, il "clima" che si respira in giro e quale clima pensi possa percepire la gente vedendo una moria di agenzie senza precedenti e un numero crescente di fallimenti tra imprese di costruzioni piccole o grandi che fossero?
...senza contare che difficilmente i disoccupati possono accedere ad un mutuo e che se anche possessori di risparmi...li userebbero per sopravvivere e non certo per passare dall'appartamento alla villetta a schiera che per definizione è solo una scala con qualche sparpagliato locale intorno...
Ti ricordo che di disoccupato ne basta uno in una famiglia per trasformarla immediatamente in famiglia monoreddito...e se fai fare mutui sai cosa significa.
Perdonami quindi se ritengo il tuo ragionamento un po' troppo semplicistico ma per rimanere in tema ti propongo una soluzione che son certo ti piacerà...
...abbattiamoli...!
Così non daremo la sensazione che chiudano per un grave malanno del settore ma sulla vetrina potremo scrivere: "chiuso per lutto".
...ah già, dimenticavo...per questo non è nemmeno necessario sporcarsi le mani...tanto ci pensa già equitalia...
Premetto che opero in una particolare nicchia del settore che si trova momentaneamente in crescita ma non essendo alieno e avendo quotidiani contatti con colleghi che fanno il residenziale puro, conosco bene la realtà.
Ho più volte detto che parte della difficoltà di molti colleghi dipende anche se non soprattutto dal fatto che negli anni 2002/2006 le agenzie si sono moltiplicate raggiungendo numeri importanti...
...complice il fatto che per esercitare non si doveva far altro che superare un'esamino semplice in modo quasi imbarazzante...
Temo però che a rimpinguare le fila di questo esercito di mediatori non siano stati solamente i ragazzini di cui parli, ci sono folte schiere di fornai, macellai, tecnici di ogni genere e tipo che vedendo il loro lavoro messo sotto scacco dal crescente potere della grande distribuzione, hanno pensato di convertire il negozietto, smettendo di fare il lavoro ereditato dai padri per darne uno "apparentemente" ancora possibile ai figli.
Molti altri settori hanno iniziato a sentire la crisi oltre un decennio fa, noi eravamo in piena fase ascendente.
I numeri delle compravendite non erano poi così dissimile da quello attuale ma il numero dei mediatori era infinitesimale rispetto ad oggi.
Detto questo abbandono il filo che hai dato al discorso e ti spiego il perchè.
Nonostante un calo importante delle compravendite ed una crescente pressione fiscale sul settore, i prezzi sembrano ancora tenere ben oltre le aspettative.
Questo dimostra che gli italiani tardano a disaffezionarsi ad un settore endemico come quello immobiliare, sentono le notizie, leggono le statistiche ma poi...si tengono strette le loro casette...
"bene rifugio", hai presente?
Bene rifugio e poche altre alternative di investimento credibili.
...ma fino a quando l'immobile manterrà questo status, per il settore ci sarà ancora futura speranza, se abbandonato no.
quando qualcosa cambia nel modo di pensare collettivo il sistema su cui si basava il ragionamento diviene obsoleto, stantio e dall'esito incerto.
ammiro la tua generosità nell'aprire le tue porte a quella schiera di professionisti che pur se capaci si trovano oggi in difficoltà...ma temo che se il "problemino" dovesse durare ancora per 3/5 anni...sarai costretto a richiuderle lasciando fuori un bel numero di...a questo punto potremmo anche chiamarli disoccupati (visto che mi risulta complicatino trovare valide soluzioni oggi).
sai com'è...in queste cose conta molto la psicologia, il "clima" che si respira in giro e quale clima pensi possa percepire la gente vedendo una moria di agenzie senza precedenti e un numero crescente di fallimenti tra imprese di costruzioni piccole o grandi che fossero?
...senza contare che difficilmente i disoccupati possono accedere ad un mutuo e che se anche possessori di risparmi...li userebbero per sopravvivere e non certo per passare dall'appartamento alla villetta a schiera che per definizione è solo una scala con qualche sparpagliato locale intorno...
Ti ricordo che di disoccupato ne basta uno in una famiglia per trasformarla immediatamente in famiglia monoreddito...e se fai fare mutui sai cosa significa.
Perdonami quindi se ritengo il tuo ragionamento un po' troppo semplicistico ma per rimanere in tema ti propongo una soluzione che son certo ti piacerà...
...abbattiamoli...!
Così non daremo la sensazione che chiudano per un grave malanno del settore ma sulla vetrina potremo scrivere: "chiuso per lutto".
...ah già, dimenticavo...per questo non è nemmeno necessario sporcarsi le mani...tanto ci pensa già equitalia...