Perchè un cliente dovrebbe appoggiarsi ad una banca per vendere un immobile?
Per il fatto che non riesca più a pagare il mutuo?
Ma in questo caso è plausibile che l'istituto di credito sia più interessato a recuperare il proprio debito, il più rapidamente possibile, piuttosto che permettere al venditore di ottenere il prezzo più elevato.
Se poi il debito, magari a causa della svalutazione delle case, risultasse superiore al valore dell'immobile, sarebbe ancora peggio.
La gestione diretta da parte dell'istituto di credito limiterebbe con ogni probabilità il potere contrattuale del venditore.
Rivolgersi ad una parte terza, l'agenzia immobiliare, potrebbe determinare invece dei risvolti positivi.
Sarebbe possibile impostare con la banca una trattativa tale da permettere al venditore di recuperare magari anche solo qualche spicciolo, come mi è capitato in passato, per avere la possibilità di trovare un appartamento in locazione.
E comunque, in questi casi, il costo di intermediazione dell'agenzia per il cliente risulterebbe pari a zero, dovendosi recuperare dall'operazione di saldo stralcio con l'istituto di credito.
Che dire dei casi in cui i creditori siano più di uno?
La comunicazione tra banche è pessima. Quando devono trattare tra loro per rimetterci il meno possibile, l' irragionevolezza dimostrata sembra quasi incomprensibile.
E nel caso in cui l'acquirente debba ricorrere al mutuo?
Presentare una richiesta di finanziamento all'interno dell'istituto di credito del venditore per ottenere una somma che magari risulti più alta del debito da stralciare è praticamente impossibile. Come potrebbero essere gestite queste casistiche?
In realtà di provincia, come quella nella quale mi trovo ad operare, invece noto che i diversi soggetti coinvolti nel processo di finalizzazione della vendita immobiliare, risultino operare in modo molto più sinergico di quanto non accadesse in passato.
Molti direttori di banca mi fanno conoscere i loro clienti o li indirizzano direttamente in agenzia, e l'agenzia consolida il rapporto con questi istituti di credito dirottando i potenziali acquirenti in banca. D'altro canto i direttori sono come noi, hanno dei Budget da raggiungere che non sono i budget del gruppo ma quelli di filiale. E se sanno che possono contare sulla collaborazione di alcuni professionisti da tempo fidelizzati, non credo che, in futuro, decideranno di metterli a repentaglio.
O forse sono io che vedo il bicchiere sempre mezzo pieno...