Antonello

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Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Con piacere pubblico la lettera del Collega Domenico Corrieri di Molfetta (BA).

LETTERA APERTA AD UN COLLEGA.

Carissimo collega,
chiamare un cliente di un collega una volta è certamente plausibile, richiamarlo dopo due giorni che hai appreso che ha affidato un incarico alla mia agenzia, potrebbe essere anche giustificabile, chiamarlo nuovamente dopo una settimana potrebbe rientrane nell’ambito della tollerabilità.

Ripetere l’ennesima telefonata dopo un mese, sempre sapendo che l’incarico scade dopo altri 5 mesi, potrebbe essere scusabile.

Richiamare dopo due mesi chiedendo al proprietario come mai con la mia agenzia non ho ancora venduto il suo immobile, lo trovo denigratorio.

Richiamare in seguito, più volte a distanza di una settimana, sempre con lo stesso atteggiamento, lo trovo offensivo nei miei confronti.

Dopo sei mesi di continue telefonate, di millantati clienti della tua agenzia pronti a staccare l’assegno di caparra, il proprietario ha maturato che la mia agenzia è inefficiente, che la mia agenzia è incapace, che i 7 agenti immobiliari con cui condivido gli immobili sono degli inetti.

Hai raggiunto il tuo obiettivo, la sottoscrizione dell’incarico di vendita alla tua agenzia, tramite la denigrazione della mia.

Passano le settimane, passano i mesi, e le tue telefonate continuano, ma ora mirate a pressare il cliente al fine di fargli abbassare il prezzo di richiesta.
Il tempo passa, i tuoi clienti pronti all’acquisto intanto si sono dileguati e disciolti come neve al sole di agosto, e il cliente proprietario?

Il cliente/proprietario è convinto, grazie a te che io sia un incapace, e che tu sei un racconta frottole, per cui arriva alla conclusione che:

GLI AGENTI IMMOBILIARI SONO UNA CATEGORIA DA EVITARE.

Grazie collega a nome di tutti noi.
 
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Tobia

Membro Senior
Agente Immobiliare
hai presente il detto:
tieni vicino i tuoi cari ma ancora più vicino i tuoi nemici?

alla 7 telefonata avrei chiesto al proprietario di estendere la collaborazione con questo "fenomeno" offrendomi però di essere il professionista di riferimento.

Poi sarà il mercato a decretare chi è il più bravo tra i 7+1 agenti.
Così facendo non sarà mai messa in discussione la tua professionalità verso il venditore e la tua mediazione per la collaborazione.

Questi "fenomeni" vivono sul dubbio e sulle promesse.
Assecondali, togli al proprietario queste due cose e si sgonfiano da soli.

IMHO
 

Domenico Corrieri

Membro Junior
Agente Immobiliare
hai presente il detto:
tieni vicino i tuoi cari ma ancora più vicino i tuoi nemici?

alla 7 telefonata avrei chiesto al proprietario di estendere la collaborazione con questo "fenomeno" offrendomi però di essere il professionista di riferimento.

Poi sarà il mercato a decretare chi è il più bravo tra i 7+1 agenti.
Così facendo non sarà mai messa in discussione la tua professionalità verso il venditore e la tua mediazione per la collaborazione.

Questi "fenomeni" vivono sul dubbio e sulle promesse.
Assecondali, togli al proprietario queste due cose e si sgonfiano da soli.

IMHO
ottimo suggerimento, grazie
 

Tobia

Membro Senior
Agente Immobiliare
ottimo suggerimento, grazie
Premetto,
una parte di me alla 7 telefonata avrebbe rotto la vetrina del collega con un sasso..
:maligno:
poi ho pensato che anche io ho una vetrina e non è infrangibile..
:confuso:

Alla fine preferisco incassare una provvigione sicura e lasciare il proprietario senza dubbi sul mio operato e sulla mia professionalità piuttosto che essere coinvolto in uno spettacolo indecoroso.
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Con piacere pubblico la lettera del Collega Domenico Corrieri di Molfetta (BA).

LETTERA APERTA AD UN COLLEGA.

Carissimo collega,
chiamare un cliente di un collega una volta è certamente plausibile, richiamarlo dopo due giorni che hai appreso che ha affidato un incarico alla mia agenzia, potrebbe essere anche giustificabile, chiamarlo nuovamente dopo una settimana potrebbe rientrane nell’ambito della tollerabilità.

Ripetere l’ennesima telefonata dopo un mese, sempre sapendo che l’incarico scade dopo altri 5 mesi, potrebbe essere scusabile.

Richiamare dopo due mesi chiedendo al proprietario come mai con la mia agenzia non ho ancora venduto il suo immobile, lo trovo denigratorio.

Richiamare in seguito, più volte a distanza di una settimana, sempre con lo stesso atteggiamento, lo trovo offensivo nei miei confronti.

Dopo sei mesi di continue telefonate, di millantati clienti della tua agenzia pronti a staccare l’assegno di caparra, il proprietario ha maturato che la mia agenzia è inefficiente, che la mia agenzia è incapace, che i 7 agenti immobiliari con cui condivido gli immobili sono degli inetti.

Hai raggiunto il tuo obiettivo, la sottoscrizione dell’incarico di vendita alla tua agenzia, tramite la denigrazione della mia.

Passano le settimane, passano i mesi, e le tue telefonate continuano, ma ora mirate a pressare il cliente al fine di fargli abbassare il prezzo di richiesta.
Il tempo passa, i tuoi clienti pronti all’acquisto intanto si sono dileguati e disciolti come neve al sole di agosto, e il cliente proprietario?

Il cliente/proprietario è convinto, grazie a te che io sia un incapace, e che tu sei un racconta frottole, per cui arriva alla conclusione che:

GLI AGENTI IMMOBILIARI SONO UNA CATEGORIA DA EVITARE.

Grazie collega a nome di tutti noi.

Si.

In prima istanza si potrebbe essere d'accordo.

Tuttavia, va considerato leggittimo, pure il diritto di un giovane che vuole emergere e sgomitare per trovare un suo spazio, in una fetta di mercato prevalentemente in mano ai "soliti", magari storici mediatori di quella determinata zona.

Si sa', che i giovani possono essere irruenti, troppo schietti, o perfino usare metodi banditi.
Errori, che si sa', i giovani fanno.

Guai se cosi' non fosse.

Ma intanto sono intraprendenti.

Se lo storico mediatore, si sente insidiato a tal punto dal giovane che sgomita, un perche', in cuor suo, dovra' pur esserci.

Ricordo ai miei primi passi, di come un mediatore blasonato, venne fino dentro nell'ufficio nel quale prestavo la mia opera, esortandomi a mettere fine alla mia perseverante attivita', di carpire ed insidiare un suo pregiato incarico.

Aveva capito il personaggio disse.

Io facevo il mio lavoro.

Come lui il suo.

La capacita' di instaurare un rapporto con la parte venditrice e' fondamentale.

Ottenuto un incarico a volte vendi a volte no.

Senza denigrare o impedire il lavoro di nessuno.
 

Rosa1968

Membro Storico
Pyer fino ad un certo punto però. Essere troppo insistente non giova a favore di nessuno che sia un giovanotto alle prime armi o in tra virgolette vecchio mediatore. Oltre a far passare la categoria per scocciatori fai del male a te stesso. Cambiare strategia i soliti meccanismi sono superati. Signora ho il cliente bla bla bla è una delle risposte a cui non crede più nessuno.
 

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