pro domo mia e anche per chiarezza verso pensoperme che mi pare faccia un po' di confusione
Affinchè nasca il diritto alla provvigione occorrono due condizioni:
- nesso causale tra attività dell'agente e conclusione dell'affare (lo scrivo così per semplificare, il punto che voglio mettere in rilievo è solo il primo e cioè il nesso causale)
- la mediazione deve essere stata svolta dall' agente iscritto al ruolo, se viene svolta da altro soggetto, questo non ha diritto al compenso. La mediazione non è attività che può essere delegata a un collaboratore.
Nel mio caso, il secondo punto in cosa si concreta? l'ho già scritto: chiamo per un annuncio dell'agenzia TIZIA.. nessuna risposta, vengo richiamato da CAIO, CAIO tratta con me il quanto da offire, CAIO redige la proposta (non riporta nome agente o agenzia) con clausola di subordinazione, CAIO tratta col venditore il prezzo di vendita, CAIO redige la nuova proposta di acquiso senza subordinazione, CAIO la fa firmare alle parti. CAIO riceve in un "temporany office".
Se così stanno le cose la mediazione non è stata svolta da un agente, facendo così venire meno anche il nesso causale: io non ho concluso l'affare grazie all'intervento dell'agente TIZIA.
Proviamo anche a ragionare per assurdo (e qualcuno l'ha pure rilevato): nel diritto penale una delle questioni spinose trattare è come individuare il nesso di causalità tra fatto ed evento; uno dei criteri proposti è la conditio sine qua non, ad es. se non tiravo la pietra alla testa di sempronio questo non sarebbe morto, parimenti però se mia madre non mi avesse messo al mondo io non avrei lanciato la pietra e quindi non sarei morto... Idem con patate per TIZIA: questa non può dire domani CAIO è un mio collaboratore e lui vi ha fatto concludere l'affare, mancherebbe il nesso causale diretto tra l'attvità di tizia e la chiusura dell'affare, nesso causale che si esplica attraverso la mediazione
Da quello che ho letto a me questo pare un caso di scuola se non di abusivismo quanto meno di tentativo di elusione della normativa che discplina il vostro ruolo. In termini molto pratici quello che potrebbe avvenire è che:
- nel preliminare si scrive la verita: ci siamo avvalsi dell'opera di mediazione di CAIO che collabora con l'agenzia TIZIA.
- TIZIA emette fattura
- IO con lettera di avvocato contesto la fattura
- TIZIA con avvocato emette decreto ingiuntivo
- IO faccio opposizione nel quale scriverò tutto quello che è avvenuto realmente con richiesta di acquisizione dei tabulati telefonici, delle fatture del temporany office, presentando la testimonianza del NOTAIO (che ha parlato ad oggi solo con CAIO) del geometra che effettua la relazione tecnica, del venditore e dei familiari del venditore
- Eventuali eccezioni che dicano qualcosa di diverso saranno passibili di querela di falso.
Per chi dice che cerco la scusa per non pagare: non è così, intendo pagare e pagherò, ma se l'amico è un abusivo a questo punto vorrei trattare sul quantum; se CAIO ritiene di avere ragione al 100% emetta fattura .. io ho i miei dubbi che lo farà.
igor
Ti rispondo riportando la tua attenzione su questi due interventi, dove pongo delle ipotesi.
1 - http://www.immobilio.it/f20/mediatore-non-iscritto-al-ruolo-moglie-17706/index16.html#post181137
2 - http://www.immobilio.it/f20/mediatore-non-iscritto-al-ruolo-moglie-17706/index16.html#post181103
Per il resto se rileggi io ho sempre detto che se hai a che fare con un abusivo, fai bene a non pagare, compiresti un servizio sociale, ma che non sono sicuro che si tratti di abusivismo, spiegando molto dettagliatamente anche perchè, da buon cialtrone.
Inoltre hai avuto le risposte dei Professionisti, Agenti e Avvocati, quindi puoi benissimo prendere le mie tesi come spazzatura e affidarti a chi è, per definizione, più affidabile.
PS.
Io fossi in te darei retta ai miei dubbi più che alle loro certezze, ma non tutti cerchiamo la luce. Che ora è? Mezzanotte MV, i lavori si chiudono. Vi lascio perché vi ho dato troppe incertezze e non le amate.