Il passato politico -neppure lontano- di Bersani è un passato da iscritto al PCI. Come del PCI, poi rivestito con varie pelli e pellicce da ovino è D'Alema.
Per la sinistra la proprietà è un furto. Questo non va mai diementicato. Un lupo in un cattività non si trasformerà mai in cane da guardia. Bersani, laureato in filosofia, credo che abbia difficoltà a distinguere a prima vista un assegno di cc da uno circolare. Quindi si farà consigliare dalle menti sopraffine dell'economia Visco e Amato, che tante volte hanno dimostrato al Paese come sia possibile pareggiare i bilanci. E naturalemnte con la supevisione del redivivo prof Prodi, che pur di dire questo l'ho fatto io, ha accettanto un cambio lira euro da paese strisciante e servo. Leccapiedi di economie franco-germaniche.
Berlusconi e il suo goveno stanno facendo scempio delle risporse insite nelle capacità italiche, perché non possono colpire il potere finanziario, del quale fanno parte. Berlusconi per assurdo è un imprendotore che invece di creare impresa la falcidia. Si fa impresa in Italia solo e soltanto favorendola seriamente con la detassazione dei capitali reinvestiti (mediante credito d'imposta) e in impresa e ricerca; rendendo profittevole assumere nuovi lavoratori full time e a tempo indeterminato mediante detassazione contributiva e fornedo all'impresa energia conveniente; riducendo al minimo la burocrazia e facendo si che lo Stato diventi socio e non sfruttatore dell' impresa. Se l'impresa assume, crea consumatori e terziario produttivo.
Come sapete tutti, l'attuale crisi mondiale è semplice da capire: la finanza ha sostituito l'economia reale. Le banche e le borse valori hanno sostituito le officile e i laboratori. I potenti industriali hanno preferito investire in obbligazioni e titoli di stato i guadagni, invece di reinvestire in sviluppo e ricerca, perché lo Stato assetato di risorse per alimentare la casta, ha imposto tasse mediovali. Uno Stato molto simile alla nobiltà francese fine '400, tutto sprechi, privilegi da nobili e passività che non ha saputo parlare con l'Impresa e le parti sociali per fare un programma di detassazione dei capitali investimenti in nuova impresa. Bastava rendere profittevole il reinvestimento in impresa e della finaza -di questa finanza- si sarebbe potuto far bene a meno. Le azioni sono nate come richiesta di prestito al risparmio per sostenere e far crescere l'impresa, oggi i titoli sono diventati l'impresa.
Visco, Amato, Prodi, Bersani si sono dimenticati che l'italia produce trasformando. E che hanno fatto questi 'illuminati'? hanno portato la tassazione dell'impresa alla stelle (pensando di mangiare solo la polpa) e vendendo all'impresa energia fuori mercato (a causa di una politica energetica da cavernicoli). Cos'ha fatto invece l'impresa? S'è mangiata lei la polpa delocalizzando in paesi che la favoriscono in ogni modo ma nello stesso tempo producendo titoli di carta e lasciando l'osso (la disoccupazione) allo Stato. Uno stato carrozzone -il nostro- che non è in grado di produrre idee, ma solo di sfruttare il lavoro del privato usando una burocrazia capestro, faraginosa e inefficiente. E quando la crisi incanza mettersi li a fare alchimie cervellotiche per strappare ad uno ad uno i capelli dalla testa dei contrubuenti.
Ora salta fuori la patrimoniale, che naturalmente sarà sulla casa. Dimenticano i nostri cervelloni che la casa è spesso l' investimento della del popolo ma che ancora sua non è, perché coperta da mutuo? Qualche furbo dirà: si ma si rivaluta. NO! Non si rivaluta se la crisi soffoca leconomia. La casa segue la legge domanda offerta e se per caso la crisi permane ci sarà il crollo dei prezzi. Ma non un crollo salutare, perché non ci saranno acquirenti pronti. Andrà bene a investitori avvoltoi e alle banche, che compreranno le case all'asta.
Questo cari miei è il dilemma: buttare fuori Berlusconi che col suo berlusconismo ha tatto il suo tempo e mettere dentro i lupi col vello da pecora, o rassegnarci al nostro destino italiota che dice: a due dita dal mio sedere è fallo... peggio per chi è toccato?
Qualcuno dice che l'arma ce l'abbiamo: il voto. Mi sto contorcendo dalle risate. Il voto... scegliere il colore degli occhi di chi ci mangerà... (ops, da fiorentino stavo per scrivere: di chi ce lo metterà nel c..o).
Buon 16 agosto a tutti, e Buoni affari.