La democrazia parte dal basso: chi non si sente rappresentato dovrebbe mettersi in gioco assieme ai tanti altri che si trovano nella stessa situazione o provarci in prima persona, almeno nelle piccole amministrazioni. Ora si chiuderanno anche i piccoli comuni con un risparmio di bilancio vicino allo zero (i piccoli comuni li conosco bene in prima persona), guardacaso gli unici con amministratori non controllabili dai partiti, così anche i "piccoli uomini" di buona volontà non esiteranno più. Ma c'è un altro problema: il disinteresse (+la sfiducia) del popolo per la cosa pubblica unitamente ai troppi crucci di ogni giorno che impediscono agli elettori di dedicarsi con attenzione e competenza ai problemi reali. Non servono 30milioni di "voglio votare ma non posso": teoricamente ne basterebbero poche migliaia che invece di "non fare" si dedichino anima e corpo ... ma tanto nessuno li ascolterà perché troppo impegnati a mugugnare, a dire che "tanto sono tutti uguali", a guardare le partite o il grande fratello in TV. Non parlo ovviamente di chi ha scritto su questo forum ma in generale. Ci ho provato anche in prima persona, ma al di fuori della cerchia di conoscenze e dei piccoli comuni (che provvidenzialmente non essendo allineati verranno silurati) non si riesce a fare nulla e neppure ad organizzarsi. Spero di cuore di sbagliare, ma oramai credo che la democrazia si sia rivelata un fallimento, purtroppo anche per colpa nostra.