Situazione Agenzie Immobiliari primo semestre 2011

  • Tutto fermo peggio del 2010

    Voti: 145 41,7%
  • A parte qualche mese positivo, tutto fermo

    Voti: 122 35,1%
  • Benone considerato il periodo

    Voti: 35 10,1%
  • Bene! Meglio del 2010

    Voti: 46 13,2%

  • Votanti
    348

Tommaso Badano

Membro Attivo
Agente Immobiliare
La democrazia parte dal basso: chi non si sente rappresentato dovrebbe mettersi in gioco assieme ai tanti altri che si trovano nella stessa situazione o provarci in prima persona, almeno nelle piccole amministrazioni. Ora si chiuderanno anche i piccoli comuni con un risparmio di bilancio vicino allo zero (i piccoli comuni li conosco bene in prima persona), guardacaso gli unici con amministratori non controllabili dai partiti, così anche i "piccoli uomini" di buona volontà non esiteranno più. Ma c'è un altro problema: il disinteresse (+la sfiducia) del popolo per la cosa pubblica unitamente ai troppi crucci di ogni giorno che impediscono agli elettori di dedicarsi con attenzione e competenza ai problemi reali. Non servono 30milioni di "voglio votare ma non posso": teoricamente ne basterebbero poche migliaia che invece di "non fare" si dedichino anima e corpo ... ma tanto nessuno li ascolterà perché troppo impegnati a mugugnare, a dire che "tanto sono tutti uguali", a guardare le partite o il grande fratello in TV. Non parlo ovviamente di chi ha scritto su questo forum ma in generale. Ci ho provato anche in prima persona, ma al di fuori della cerchia di conoscenze e dei piccoli comuni (che provvidenzialmente non essendo allineati verranno silurati) non si riesce a fare nulla e neppure ad organizzarsi. Spero di cuore di sbagliare, ma oramai credo che la democrazia si sia rivelata un fallimento, purtroppo anche per colpa nostra.
 

talk

Membro Attivo
Privato Cittadino
il futuro del mercato immobiliare è quindi di A.I è legato alla ricchezza del paese, è visto che l'italia si avvia ad un periodo nero! non vedo come possano incrementare le vendite, i ricchi ci saranno sempre... ma non muovono l'economia di un paese. siamo quasi in fallimento! ma la gente è troppo presa a seguire calcio gossip ecc. intanto il governo per correre ai ripari continua a togliere ai poveri per dare ricchi!
 

Beniamino

Nuovo Iscritto
Io dico la mia anche se non piacerà troppo: in ogni crisi grave i mercati si modificano; così come si modificano le abitudini dei consumatori e quindi dei nostri clienti. Un'agenzia tradizionale per me è superata. Ovvero: se è grande e ben radicata sul territorio potrà resistere ancora, diversamente la vedo dura. Credo che l' agenzia immobiliare debba essere parte di un business aricolato. Una struttura cioè non solo in grado di mettere di fronte la parte venditrice con la parte compratrice, ma anche offrire alle due parti l'essetto migliore per il prodotto immobiliare oggetto di trattativa. Quindi l' agenzia dovrebbe avere in loco, seppure complementari, uno studio di architettura o studio tecnico di geometra, una impresa edile in grado di rilasciare subito un preventivo competitivo e una pianificazione di tempi certi per l'esecuzione di eventuali lavori di ristrutturazione, ammodernamento, adeguamento energetico e se del caso, di ampliamento, per sfruttare al massimo le potenzialità dell'immobile.

Va da se che non è generalizzabile questa ipotesi. Va vista area per area. Ma il futuro per me è nei centri servizi immobiliari. Queste unità complesse darebbero maggiore servizio alla clientela e troverebbero nelle sinergie professionali ottime opportunità di aumento dei margini.
 

mircocurvasud

Membro Ordinario
Privato Cittadino
Io dico la mia anche se non piacerà troppo: in ogni crisi grave i mercati si modificano; così come si modificano le abitudini dei consumatori e quindi dei nostri clienti. Un'agenzia tradizionale per me è superata. Ovvero: se è grande e ben radicata sul territorio potrà resistere ancora, diversamente la vedo dura. Credo che l' agenzia immobiliare debba essere parte di un business aricolato. Una struttura cioè non solo in grado di mettere di fronte la parte venditrice con la parte compratrice, ma anche offrire alle due parti l'essetto migliore per il prodotto immobiliare oggetto di trattativa. Quindi l' agenzia dovrebbe avere in loco, seppure complementari, uno studio di architettura o studio tecnico di geometra, una impresa edile in grado di rilasciare subito un preventivo competitivo e una pianificazione di tempi certi per l'esecuzione di eventuali lavori di ristrutturazione, ammodernamento, adeguamento energetico e se del caso, di ampliamento, per sfruttare al massimo le potenzialità dell'immobile.

Va da se che non è generalizzabile questa ipotesi. Va vista area per area. Ma il futuro per me è nei centri servizi immobiliari. Queste unità complesse darebbero maggiore servizio alla clientela e troverebbero nelle sinergie professionali ottime opportunità di aumento dei margini.

Concordo con quello che dici ma sappi che non è nulla di nuovo.;)
Nello Studio dove lavoro io,cio' avviene già dal 1990.
Vi sono:
Un Agenzia Immobiliare.
Un Piccola Ditta Edile.
Uno Studio di Ingegneria.(Per molto tempo è stato di architettura.)
E un Avvocato .
Ovviamente parliamo di un Centro Uffici.:)
 

ccc1956

Membro Senior
Professionista
Quando entrerà in vigore l'aumento a 65 anni dell'età pensionabile per le donne nell'impresa privata, migliaia di loro verranno licenziate prima dei 65 anni e perdereranno la possibilità di andare in pensione. Perché? Perché una cosa è tenere al lavoro una donna fino ai 58/60 anni e una cosa portarla a 65. Commesse, operaie, impiegate nonne chi le vuole? Nel pubblico sono inlicenziabili, ma nel privato sono licenziabilissime. Quindi una volta licenziate non troveranno più lavoro e siccome non avranno maturato il quoziente non avranno niente. Inoltre se il marito avrà una pensione superiore ai 7.500 euro, non avranno nemmeno la 'sociale'. Bell' Italia!

qui credo che stai sbagliando. le donne nel settore privato dovranno andare in pensione a 65 anni ma molte non ci arriveranno perche perderanno il lavoro.
non e' che non prenderanno niente................la pensione di vecchiaia la prenderanno sempre. forse non avranno i contributi al massimo per prendere la pensione di anzianita' ma la pensione la prenderanno lo stesso.
 

Beniamino

Nuovo Iscritto
Dipenderà sempre dal reddito famigliare. Ora non conosco bene le cifre, ma sopra un certo reddito niente pensione cosiddetta sociale. E il reddito viene individuato col calcolo ISE. Ma il discorso è che se le donne dovranno raggiungere i 65 e ora magari ne hanno 55/58 e l'impresa è fuori articolo 18 le mettono fuori e ciao.
 

talk

Membro Attivo
Privato Cittadino
beniamino sono d'accordo con te! il problema è un altro... dentro un agenzia tu puoi mettere tutto ciò che vuoi:) architetti avvocati ingenieri dottori geometri... ma se non ci sono soldi per comprare, non ci sono ! basti pensare che dopo aver comprato casa, devi aggiungere spese agenzia, spese notarili, in più aggiungerei la ristrutturazione se serve, quante persone hanno questa possibilita economica? e se li hanno li sacrificano (ovviamente dovendo pagare un mutuo per 30 anni ) per queste spese? è poi di cosa campano??? d'aria?:D
 

Beniamino

Nuovo Iscritto
La realtà dell' immobiliare è quanto mai variegata. Ci sono agenzie che se gli si fa il bilancio si vede che lavorano in perdita e altre che invece vanno come treni. Ho amici che hanno agenzie che trattano immobili di pregio e altre agenzie che quando ci entri ti viene da piangere. Agenti capaci e carismatici e agenti che come parlano ti fanno cadere le braccia. Io credo di non sbagliare di molto se dico che 1/3 delle agenzie non sono adeguate al mercato e forse sono in sovrappiù. Se ci sono più agenzie di quello che il mercato richiede, stante il fatto che comunque vendono qualcosa, non è un fattore positivo. Probabilmente il mercato farà selezione. Giova ricordare -e lo dico per esperienza di 50 anni nel mondo del lavoro- che le grandi crisi hanno sempre fatto selezione.
 

skywalker

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
Il mio è un lavoro particolare in quanto si intende l'immobiliare al 70% sotto il profilo dell'investimento o speculazione e solo al 30% per l'esigenza abitativa.
E' evidente che con queste premesse la crisi cambia il suo nome in:"opportunità" e molte delle persone che incontro ogni giorno sono come in fibrillazione e si muovono rapidamente ed in modo massiccio.
In più non si è vincolati a dei limiti territoriali o geografici e questo esorta a cercare le opportunità, proprio là dove si trovano.
Concordo comunque con Beniamino, siamo tanti e non tutti sono portati per questo lavoro sopratutto ora che non si fa più da solo come qualche anno fa.
Vero anche che ogni crisi porta cambiamenti e spesso il mondo che le sopravvive è diverso dal precedente.
Vero anche che una pianta che muore lascia spazio alla crescita delle altre.
Chi intuirà la nuova rotta sarà il primo ad arrivare,ecc, ecc...
La verità è che i veloci, gli intuitivi ma sopratutto quelli molto carismatici, preparati e ben introdotti, sopravviveranno e guadagneranno quote di mercato per trovarsi pronti a discapito degli altri.
Quelli più lenti e meno preparati vagheranno per mari agitati, anche ad Ulisse è successo ed è stato un viaggio lungi vent'anni...
ma questa volta dubito che all'arrivo trovino ancora Penelope a tessere la tela...
Sapete come dice la parabola?
E' più facile che Brunetta entri in una squadra di basket NBA che per un Agenti Immobiliari tornare ai volumi del 2003-2007.
 

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