Vi racconto una storia.
Circa un mese e mezzo fa sono stato contattato dal proprietario di un appartamento che aveva avuto il mio numero da un mio vecchio cliente, voleva vendere casa.
Ho spiegato loro che in quel momento ero impegnato con una società che doveva alienare alcune proprietà immobiliari in zona e che sarei stato distratto da quel lavoro per qualche settimana ma questa è solo una parte della verità, l'altra parte consiste nel fatto che quel tipo di immobile non fa parte di ciò di cui mi occupo normalmente, non sono il tipo di venditori che seguo e non ho clienti "pronti" per quel tipo di immobile, mi sono offerto di mediare la cosa grazie alla collaborazione di alcuni colleghi (molto bravi tra l'altro) con cui sono avvezzo a collaborare in questi casi.
Fatte le loro valutazioni si sono messi al lavoro.
Ormai libero dal precedente impegno, poco meno di un mese dopo ho contattato i colleghi e il proprietario per conoscere gli sviluppi:
"sai il mercato...gli spred...il governo".
"qualche appuntamento" mi dice il venditore, "ma ancora nulla di definitivo"
La persona che mi aveva procurato il contatto (non sprovveduto) diceva: "sicuramente vendibile", così richiamo i colleghi..."che ti devo dire, è il momento..."
"ma quale momento e momento, o si vende o non si vende" dico io.
Così mi metto a fare un tipo di lavoro che non facevo più da anni.
Concordo l'appuntamento con il venditore, arrivo con leggero anticipo, parliamo per tre ore abbondanti e lo convinco a rivedere il prezzo con un ribasso ragionevole per poter considerare l'immobile giusto anche per gli ipotetici acquirenti, prima di uscire dico al venditore che il lavoro avrà un costo e glielo determino, quando la moglie si riprende dal mancamento mi congedo (non ho davvero intenzione di fargli pagare quella cifra ma un'esperimento è tale e va portato agli estremi), avviso i colleghi che mi assicurano che modificheranno il prezzo in pubblicità.
Pubblicità su internet, siti e riviste che però già stavano facendo loro, decido di percorrere un'altra strada.
Torno a lavorare come all'inizio della professione...dico ai collaboratori di fissarmi appuntamenti per altre faccende in alcuni giorni definiti ma di lasciarmi libero il martedì e il sabato mattina, mi prendono per pazzo ma nessuno osa commentare...sarà stato per gli occhi igniettati di sangue in ogni caso incasso il colpo senza fiatare.
Faccio le foto alla vista dall'immobile(unica cosa degna di essere considerata visto che l'appartamento necessita di alcuni lavori) e preparo un numero considerevole di volantini con sola scritta e alcuni, meno, in formato A5 con tre foto a fare da cornice, gli dò una veste grafica sobria ma d'effetto ed esco.
Faccio tutto da solo come se non avessi nessuno su cui contare e dovessi gestirmi da agente immobiliare autonomo ed indipendente.
Metto i volantini con foto ovunque nel raggio di 5/7 km, alle fermate del bus, alle stazioni ferroviarie, nei bancomat, nelle bacheche dei municipi, delle chiese, delle palestre, dei centri commerciali...gli altri (quelli senza foto) li distribuisco personalmente nei piccoli negozi di quartiere (prestinaio, salumiere, estetista, barbiere, fruttivendolo) stando bene attento a dedicare al negoziante tutto il tempo che vorrà dedicare lui a me, parlando di tutto dai figli nostri a quei figli di...dei nostri politici, non offendo nessuno, mi adatto al loro umorismo e ai loro discorsi ma non mi dimentico di descrivere bene l'immobile, di dire che merita una visita perchè quella metratura, quella posizione, quella vista, quel... e gli strizzo l'occhio prima di uscire dicendo: siamo tutti venditori, se non ci aiutiamo tra noi in questi momenti...
Dopo circa due ore dalla prima distribuzione mi chiama la proprietaria di un negozio di generi alimentari che non ha semplicemente permesso alla persona di prendere il volantino ma che su quell'appartamento ha addirittura intavolato una discussione...la cliente vuole saperne di più.
La mattina dopo passo a trovarla e a ringraziarla...avrà 60 anni per cui non fate battute di spirito...in ogni caso è stata una dei miei migliori sponsor ma anche gli altri all'occasione hanno fatto la loro parte.
Ricevo due telefonate al giorno per i primi 4 giorni poi meno, ripasso e lascio nuovi volantini e un sincero grazie, le telefonate riprendono ma sono un po' meno.
Inizio gli appuntamenti di martedì, i secondi già al sabato vogliono rivederlo, mi fanno una proposta accettabile ma hanno il loro appartamento da vendere.
Non prometto niente ma vado a casa loro e prendo l'incarico dicendo, se si dovesse vendere prima l'altro sospendiamo..."sospendiamo un corno" mi risponde la moglie, ormai abbiamo deciso, se non sarà quello me ne troverai un altro...mi invitano a cena, declino gentilmente l'invito, devo già uscire a cena con mia moglie ma prima di andare assaggio una salsina e mi porto via un arancino...Il mattino dopo telefono per fare i complimenti alla cuoca.
Faccio diversi appuntamenti la prima settimana, alla seconda sono già alle rivisite con parenti e amici competenti, questa mattina uno che si diceva interessato ha chiamato chiedendo se fosse possibile spostare l'appuntamento di un'ora...non ho tutto quel tempo, rifisso per domani... ricevo una buona proposta oggi pomeriggio, alle 20.30 mi arriva un messaggio per dirmi che hanno tentato di andare in banca per liberare dei soldi che servono al preliminare ma sono arrivati tardi ed era già chiuso, mi fanno sapere che torneranno domani...ceno...dopo cena mi arriva un messaggio dal tizio che non è riuscito ad arrivere stamattina, mi rammenta l'orario dell'appuntamento di domani e mi chiede se ci sono altri interessati...decido di non rispondere...domani è martedì e torno a portare ai miei nuovi amici un po' di volantini, sicuramente saranno finiti...
Mi domando...ho più c..o che anima o siamo tutti troppo presi dalla crisi, dal non si vende, da monti e la sua banda di vampiri per uscire e ricordarsi come si fa a lavorare?
Concordo sul fatto che le vendite siano in calo ma...quante in più ne avremmo fatte se avessimo impiegato il tempo che impieghiamo a lamentarci e a piangerci addosso o a deprimerci pensando che il 2006 non tornerà ,mai più (bella scoperta, nemmeno quelli prima e dopo non torneranno mai più ma non per questo intendo perderci un'ora di sonno) a lavorare e a fare quello che sappiamo fare...e in molti casi veramente bene!?