Con tutto il rispetto, gli unici punti di svolta che ho visto accadere nel settore (al netto della fuffa di espertoni, geni, scrittori, tutor, web expert, presidenti, enti e associazioni, li ha imposti il mercato.
La questione si riassume in poche righe: Compravendite ridotte del 55% dal 2008 (1 milione contro le 400.000 scarse previste per il 2013). Mutui erogati ridotti del 65% dal 2008. Prezzi ribassati ma non ancora rapportati alla disponibilità media degli acquirenti (che con i mutui erogati al 60% del prezzo reale, non hanno il restante 40% da metterci). Agenzie immobiliari statiche e alla fame. Franchising allo sbando. Portali immobiliari con fatturati decisamente ridotti. Alcuni dimezzati, altro hanno chiuso, altri sopravvivono un po' meglio.
I piccoli portali sono destinati alla chiusura per due fattori: Mancanza di competitività economica, tecnologica e strategica. Mancanza di una filosofia di prodotto. Internet sta migrando velocemente nel mobile, e siamo ancora qua a parlare di farne uno con Joomla o di SEO vecchio stile.
E' come parlare di come trasportare il carbone per alimentare la caldaia mentre il mondo usa le centrali geotermiche.
Manca visione, coscienza di se e senso di appartenenza.
questo è guardare in faccia alla realtà senza tanti giri di parole