Concordo.
Nella normalità dei casi, c’è l’opzione4), cioè l’agenzia trova un acquirente ad una cifra un po’ inferiore ai 500k, tu accetti e si conclude la vendita con pagamento provvigioni e soddisfazione per tutti.
Certamente, ma per me non risulta conveniente, considerando che ho individuato un acquirente disposto a offrire 475.000 €.
Poiché nel contratto non è espressamente previsto che io sia obbligato ad accettare un’offerta inferiore anche di un solo euro rispetto alla soglia stabilita, non vedo alcun motivo per cui dovrei farlo.
Se qualcuno ritiene che questa posizione sia irrispettosa o poco professionale, si tratta di un errore di valutazione: il mio comportamento è infatti pienamente conforme alle clausole contrattuali.
Così come mi viene ricordato che sono stato io a firmare un contratto con una determinata provvigione e una specifica penale, allo stesso modo faccio notare che è stata l’agenzia a sottoscrivere un accordo che prevede una cifra esatta come condizione per il pagamento della provvigione.
Se ritenete che questo tipo di situazione possa rappresentare un problema, potreste considerare di inserire nei vostri contratti una clausola che preveda l’obbligo per il venditore di accettare offerte comprese in un determinato range, ad esempio pari almeno al 90% del prezzo di vendita. Alla fine, come ho fatto io – che ho poca esperienza in materia – è probabile che il venditore firmi comunque.