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enzo6
Ospite
il problema è che l'edilizia funziona quando c'è sviluppo, crescita demografica, insomma quando una massa di persone compra...ma questo come in tutti settori, solo che il resto è (volendo) esportabile. Qui siamo in una fase di declino spaventoso, con una forbice prezzi costo della vita in salita al nord (per questo enzo non concordo con te. Ci sentiamo al centro del mondo, ma non lo siamo, a Milano in 5 anni il 40% dei manager è andato via, all'estero...a chi diavolo le vendiamo le case da 300-400k??? esiste il problema dell'emigrazione di ritorno, di gente che se ne va perché il costo è insostenibile e il lavoro non c'è, l'offerta è di boiate non remunerative, sta succedendo l'esatto contrario di quello che è accaduto fino agli anni '90....)
Non credo di dire un'eresia nel pensare che il futuro sia in Perù, in Bolivia, insomma in posti dove prima o poi passeranno dalle baracche al futuro...e sono una marea di persone. Già altri mercati dove tutti si buttano a pesce prima o poi saranno in saturazione con i ritmi di crescita..
Questa è l'impostazione di chi caratterialmente vede tutto nero ma che o non ha visto o non ricorda le 2 crisi petrolifere degli anni '70, le tensioni sociali e la recessione.
Quello che i sta facendo in europa, nuotando controcorente causa la crisi, è qualcosa mai fatto per secoli e chi sta richiedendo uno sforzo importante soprattutto all'Italia (ago della bilancia in europa perchè se salta italia salta tutto).
Fai un confronto tra italia e spagna e vedi un differenziale del 15% di disoccupazione ma soprattutto un 5% di differenziale nel disavanzo sul pil.
Tre saranno i paesi ad avere l'orgoglio dell'unione europea e noi siamo il terzo.
Inutile piangere sulla crisi importata, sulla competizione globale, etc.
Ora l'unica strada e' andare avanti e chiudere la pratica nel 2013, da li arriveranno nel 2014 le stesse risorse che ha ottenuto la francia.
Faccio infine presente che se non fossimo nell'UE il costo interessi sul debito sarebbe almeno maggiore di 120 miliardi (per info vedi il 1992).
Il tutto in un paese che non trova 2 miliardi per bloccare IVA.