Ho seguito poco e male la discussione però questa volta concordo con Ale.
Personalmente dubito che i numeri siano quelli indicati in quanto con un numero così esiguo di compravenduto pro agenzia, restare aperti non avrebbe senso, probabilmente esistono risposte al quesito che sarebbe superfluo analizzare ma questi numeri hanno la pretesa dell'assolutezza anche se appaiono poco plausibili...e chi lavora in un ufficio dove si fanno prevalentemente affitti?
chi fa l'amministratore di condominio e pur da agente di vendere non gliene frega più di tanto, chi collabora con altri...quale dei due attori si prende carico della vendita in termini statistici e quale no?
Anche ammettendo che per i più i numeri sono differenti dal passato (ed è qui che Ale secondo me ha ragione) e che molti vorrebbero fare altro...cos'altro possono trovare da fare in un sistema in cui il "disoccupato" è il lavoro più diffuso e più facile da trovare?
Certo che l'analisi che ho cercato di fare puo' essere fallibile ed errata poichè ci sono alcuni dati stimati. Tuttavia se analizzi il dato finale 1,1 vendita per agente nel 2013 e considei è media nazionale troverai molti consensi negli AI.
Come ho già spiegato è un dato medio, quindi il ns. punto di vista di AI che operano al nord italia è privilegiato rispetto al resto d'italia.
Se parli con colleghi del centro/sud italia ti diranno che in molti casi non hanno ancora fatto una vendita da gennaio 2013.
Mi sono confrontato con 10 colleghi non operanti a Milano che confermano tale stima in base a consuntivo primo semestre 2013.
Tieni conto che caratterialmente sono un ottimista e che anche se parlassimo di 2 vendite per agente la cosa non sarebbe sostanzialmente differente.