ab.qualcosa

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Agente Immobiliare
Spero che tu ti stia sbagliando... perchè acquistare una nuda proprietà il valore viene stabilito in base a precise regole e tabelle che farà il notaio, per te acquisto sarà conveniente perchè lo pagherai molto meno del suo valore reale ma tu entrerai in quella casa solo dopo che il proprietario sarà morto,
A parte l'iperbole.
Le tabelle servono solo quando si divide usufrutto e nuda proprietà tra persone che acquistano l'intero.
Quando viene venduta sono tutt'al più una vaga indicazione ma non hanno alcun valore commerciale.
 

Marionedda

Membro Junior
Privato Cittadino
Salve a tutti,

Ancora una volta sono qui.
Il mio notaio dopo eventuali controlli ha riscontrato dei problemi inerenti all’atto di provenienza. Risulterebbe che il progetto edilizio riguardanti le cantine e autorimessa con posti auto sia stato presentato separatamente e successivamente al comune rispetto al progetto edilizio del fabbricato stesso. Risulterebbe che dall’atto di provenienza sia stata presentata richiesta sanatoria e che doveva avere riscontro entro 60 giorni dalla presentazione (ai tempi) e che se il comune non avesse dato nessuna approvazione entro tale giorni, la richiesta sarebbe risultata come non approvata. Cosa bisognerebbe fare in questo caso? Acquistare un immobile con questo problema conviene oppure è meglio dimenticare tutto e passare ad altro? Non credo che questo problema influenzerebbe la perizia della banca ma altresí il rogito stesso.
 

ferruccio

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Salve a tutti,

Ancora una volta sono qui.
Il mio notaio dopo eventuali controlli ha riscontrato dei problemi inerenti all’atto di provenienza. Risulterebbe che il progetto edilizio riguardanti le cantine e autorimessa con posti auto sia stato presentato separatamente e successivamente al comune rispetto al progetto edilizio del fabbricato stesso. Risulterebbe che dall’atto di provenienza sia stata presentata richiesta sanatoria e che doveva avere riscontro entro 60 giorni dalla presentazione (ai tempi) e che se il comune non avesse dato nessuna approvazione entro tale giorni, la richiesta sarebbe risultata come non approvata. Cosa bisognerebbe fare in questo caso? Acquistare un immobile con questo problema conviene oppure è meglio dimenticare tutto e passare ad altro? Non credo che questo problema influenzerebbe la perizia della banca ma altresí il rogito stesso.
Era una prassi comune trasferire l'immobile citando la richiesta di condono. Oggi si potrebbe fare lo stesso con impegno del Venditore, in atto, di provvedere alla sua definizione entro un tot. tempo. Da come scrivi, almeno io, ho capito questo.

Oggi non siamo negli anni '80 quindi ti consiglierei di acquistare solo dopo che sia stato definito il tutto.
 

Mimi

Membro Attivo
Privato Cittadino
Il mio notaio dopo eventuali controlli ha riscontrato dei problemi inerenti all’atto di provenienza.
Questo il mio parere, derivante da un fatto analogo interessato in prima persona, senti anche il parere di altri e decidi.
Il problema non è sulla proprietà (la casa è vendibile) ma e condominiale. Come tu dici la sanatoria richiesta non è stata concessa quindi, molto probabilmente sarà (io direi certamente) un abuso non sanabile. Qualora il comune dovesse "ripensarci" abuso edilizio da sanare non costa poco, (nella mia esperienza sanatoria condominiale) 3 volte il maggior volume moltiplicato per il valore catastale "IMU" in pratica n.7 autorimesse collocate sotto il fabbricato che dovrebbero avere il pavimento a +75cm in pratica non si entrerebbe più nelle autorimesse per il gradino di 75cm oltre al fatto che poi le autorimesse avrebbero una altezza di 1,75mt. per sistemare il tutto si parlava di circa 52.000 euro. nel tuo caso ancora peggio dato che non è stata approvata la richiesta di sanatoria.
Oggi si potrebbe fare lo stesso con impegno del Venditore, in atto, di provvedere alla sua definizione
Io non procederei per i seguenti motivi:
- Se avviena la sanatoria e il venditore non paga bisogna agire legalmente, quindi rogne e soldi da tirare fuori;
- Ancora peggio se il venditore nel frattempo è deceduto;
- Avendo già una richiesta "non passata" non rischierei,
In definitiva ti dico cosa feci io in un caso simile, Concordai con il venditore di dare incarico ad un mio professionista di fiducia di fare l'accesso a gli atti e quantificare l'eventuale spesa che il condominio avrebbe dovuto sostenere per mettere a posto tutto.
La spesa relativa alla sanatoria sarebbe stata scalata dal prezzo di vendita concordato e la spesa del professionista andava divisa a metà, caso contrario il venditore si sarebbe accollato intera spesa del professionista.
La vendita è andata in fumo dato che per la sanatoria condominiale (le autorimesse) la quota a lui spettante era di 7.250€ + 1960 del professionista.
Questa la mia esperienza
P.S. Aggiungo che l'accordo fu scritto dal notaio nel preliminare.
 

Marionedda

Membro Junior
Privato Cittadino
Questo il mio parere, derivante da un fatto analogo interessato in prima persona, senti anche il parere di altri e decidi.
Il problema non è sulla proprietà (la casa è vendibile) ma e condominiale. Come tu dici la sanatoria richiesta non è stata concessa quindi, molto probabilmente sarà (io direi certamente) un abuso non sanabile. Qualora il comune dovesse "ripensarci" abuso edilizio da sanare non costa poco, (nella mia esperienza sanatoria condominiale) 3 volte il maggior volume moltiplicato per il valore catastale "IMU" in pratica n.7 autorimesse collocate sotto il fabbricato che dovrebbero avere il pavimento a +75cm in pratica non si entrerebbe più nelle autorimesse per il gradino di 75cm oltre al fatto che poi le autorimesse avrebbero una altezza di 1,75mt. per sistemare il tutto si parlava di circa 52.000 euro. nel tuo caso ancora peggio dato che non è stata approvata la richiesta di sanatoria.

Io non procederei per i seguenti motivi:
- Se avviena la sanatoria e il venditore non paga bisogna agire legalmente, quindi rogne e soldi da tirare fuori;
- Ancora peggio se il venditore nel frattempo è deceduto;
- Avendo già una richiesta "non passata" non rischierei,
In definitiva ti dico cosa feci io in un caso simile, Concordai con il venditore di dare incarico ad un mio professionista di fiducia di fare l'accesso a gli atti e quantificare l'eventuale spesa che il condominio avrebbe dovuto sostenere per mettere a posto tutto.
La spesa relativa alla sanatoria sarebbe stata scalata dal prezzo di vendita concordato e la spesa del professionista andava divisa a metà, caso contrario il venditore si sarebbe accollato intera spesa del professionista.
La vendita è andata in fumo dato che per la sanatoria condominiale (le autorimesse) la quota a lui spettante era di 7.250€ + 1960 del professionista.
Questa la mia esperienza
P.S. Aggiungo che l'accordo fu scritto dal notaio nel preliminare.
Veramente Grazie! Secondo me il proprietario era a conoscenza di questo, ed infatti era contrario a darmi tutti i dati immobile fino a quando il mio notaio di fiducia lo ha convinto e che nessuna trattativa si sarebbe conclusa senza tali documentazioni.
Ora se non sbaglio le opzioni sono due:
- chiedo un riabassamento di prezzo, e prendermi la responsabilità di tuttocio
- facciamo un accordo che eventuali spese verranno a carico suo, ma questo solo possibile se effettivamente il problema è sanabile (visto che nel lontano 2012 la presentazione DIA è stata effettuata ma nessuna risposta entro 60 giorni non è stata pervenuta dal comune, quindi rigettato).
 

Marionedda

Membro Junior
Privato Cittadino
Salve,
Ho un altra domanda. Se la DIA presentata è stata rigettata in passato probabilmente per mancanza di requisiti legati alla struttura autorimessa e cantine, probabilmente solo risolvibile con lavori straordinari da sostenere per rendere il tutto agibile e cosí sanato, se questi lavori non verranno deliberati dalla maggioranza dei condomini, è possibile che tali proprietà accessorie vengano proibite all’uso e cosi chiuse dal comune? Mi sono chiesto questa domanda perchè in passato ricordo che in zona dove abitava un mio amico l’autorimessa del condominio era chiusa a tutti (abbandonata) con catene e lucchetto.
 

Mimi

Membro Attivo
Privato Cittadino
Mi sono chiesto questa domanda perchè in passato ricordo che in zona dove abitava un mio amico l’autorimessa del condominio era chiusa a tutti (abbandonata) con catene e lucchetto.
Ma poi catene e lucchetti sono stati tolti perchè si sono messi "a posto" oppure sono "abusivi"... stai attento, per il fatto che ci tieni tanto ad acquistare questa abitazione non vorrei che poi rimpiangerai dell'acquisto fatto.
Rivolgiti ad un professionista chiedigli quando vuole per una verifica approfondita e quando sarebbe eventualmente il minor valore dell'intero immobile (il condominio) poi a quanto ammonterebbe la tua quota in base ai millesimi di proprietà dopo di che gli fai la proposta scritta in atto (per evitare rogne con AdE), ammettendo che la tua quota fosse di 8.000€ ci aggiungi una parte della spesa del professionista e proponi di acquistare casa a 10K in meno del prezzo pattuito a causa del minor valore per quanto riscontrato.
Se ti dice di no lascia perdere e trovati un altro immobile.
 

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