si però quando l'acquisto diventa quasi tutto onere della banca come di questi tempi, non è questione di finanza ma di un mercato saturo, composto di soggetti senza capacità di reddito-risparmio adeguati che decidono un acquisto che nella logica delle cose non dovrebbero fare.....non possiamo chiedere alle banche di tenere in piedi un mercato dove non ci sono più soldi perchè anche losro se pur colpevoli ORA con la raccolta che hanno ( da crisi nera ) non ce la fanno.
Il punto è che rimane sul mercato una fetta bassisima di italiani e sono quasi tutti debolissimi economicamente......ma sono veramente possibili acquirenti quando a malapena riescono ad avere le spese di agenzia ??
Per i costruttori sono d'accordo in parte, molti sono brava gente che lavora ma molti sono sati e sono tutt'ora dei palazzinari che costruivano solo per i guadagni e le motivazioni che diceva Mil.....poi se adesso si ritrovano con i terreni cari e non possono svendere è la dimostrazione di una classe imprenditoriale a dir poco sprovveduta che ha fatto soldoni senza mai fare neanche un business plan o previsione di mercato ma costruendo solo perchè " tanto le case prima o dopo si vendono "
Forse non ti rendi conto che una società come la kodak ieri è fallita...e mi risulta essere in buona e illustre compagnia.
I fallimenti si contano in ogni settore e copiosamente continuano ad aumentare.
Immagino che secondo il tuo punto di vista anche loro stiano nella schiera dei mentecatti incapaci di leggere un libro contabile o stilare un business plan...
L'acquisto è diventato, diventa e diventerà sempre più onere delle banche perchè i salari sono insufficienti perchè la gente possa mettere da parte qualcosa, ma questo è colpa di chi?
...non certo dei costruttori, degli imprenditori o dei lavoratori.
Ma non vedi che ogni manovra, fatta da qualsiasi governo, favorisce sempre gli stessi e ora tocca alla grande distribuzione, ora alle banche, ora alle assicurazioni ma alla gente comune non tocca mai.
L'Italia è cresciuta grazie agli sforzi e al lavoro di gente che si è messa in gioco, artigiani, piccoli imprenditori, commercianti...
La F.I.A.T. al paese è sempre e solo costata cara, loro si tenevano i guadagni, ottenevano sgravi, agevolazioni, favori e il contribuente gli pagava la cassa integrazione quando necessaria...o anche no...
Ridi pure caro mio, finche puoi...
Qui o ci si rende conto che il derby non risolve i problemi del paese o sono caxxi.
l'italiano medio mi sembra quel pugile stanco e un po' suonato che all'ultima ripresa barcolla sul ring prendendo botte da tutte le parti senza nemmeno capire più da che parte arrivano e senza la benchè minima capacità di reagire.
...ma tanto milan inter è un buon anestetico e se lo fa bastare.
Quello che voglio dire è che se i prezzi sono aumentati in modo così marcato non è certo colpa del costruttore, piccolo o grande che fosse ma di coloro che hanno creato i presupposti perchè ciò potesse avvenire.
Non è stata la xxx costruzioni s.r.l. a determinare tutto ciò ma un certo sig. Alan Greenspan che allora presidente fed pensò che la creazione di una bolla immobiliare potesse curare o almeno far dimenticare agli americani i casini creati da lui e dai suoi amici banchieri con le speculazioni fatte durante la bolla della new economy.
l'incapacità di gestire il passaggio tra valute locali ed euro più che incapacità reale era volontà di aumentare utili a discapito del cittadino e a favore delle multinazionali.
Prodi stesso ha svenduto la lira accettando un cambio insensato.
Caro Impittaro, la mia non è retorica, quest'anno è stato per noi in linea con le aspettative e siamo già posizionati per il prossimo in modo da risentire il meno possibile di questa situazione, solo che a differenza tua io non ci trovo nulla da ridere.
Quando vedo i miei amici di sempre pensierosi, affannati e sfiduciati, non posso non essere triste e quando molti conoscenti che ritengo persone capaci e competenti, cadono come mosche sotto i colpi di questa crisi, mi viene ancora meno da ridere.
Nessun'uomo è un'isola.
Con l'andar del tempo, se nulla cambia, della crisi ne risentiranno tutti...anche coloro che per ora se la cavicchiano piuttosto bene.
...certo è che per quelli che già si trovano in difficoltà...sarà tragedia.
Ridi pure amico mio...tu che te la senti di farlo...
Io quando sento di imprenditori che decidono di suicidarsi, strangolati dai debiti e magari con altrettanti o anche più crediti che non riescono ad esigere da uno stato miope, sordo...e tonto...non rido più!
Quello che contesto a te e a chi come te, da buon disfattista, crede che cambiare settore possa salvarlo è la mancanza di lungimiranza (parere personale si intende)
In più un amico direttore di banca mi dice che nel 2011 la loro filiale ha accresciuto le raccolte di un 25/30%, quindi qualcuno che potrebbe muoversi se non terrorizzato, potrebbe esserci.
Un'ultima cosa...quando sprono chi vuole ancora ascoltare a non arrendersi ma a continuare a lavorare, a cercare soluzioni innovative e a non cambiare settore perchè questo favorirebbe solo un cambio di moda, riversando nel settore prescelto un'incompetente in materia che spera solo nell'eldorado, lo faccio perchè altrimenti perderemmo importanti competenze, acquisite con anni di lavoro.
Se avessimo permesso anche a qualche banca di fallire e obbligato i responsabili a pagare, forse fin qui non saremmo arrivati.
Certo è che salvare ad oltranza chi si è reso responsabile di tutto ciò, grazie anche a governi concussi, è come dire a questi signori che qualsiasi porcheria non verrà mai punita...e allora perchè non farla ancora?
Loro guadagnano e noi (e in questo caso, d'accordo o meno, saremmo insieme nel farlo) a pagare.