Anche io desidererei che questi casi trovassero una soluzione drastica, qualunque essa sia, purche suffragata da una posizione di diritto univocamente nterpretabile: mi interessano proprio perchè mi ritrovo con una situazione abbastanza simile, e non è facile aver ragione di vicini prepotenti.
Che questo caso sia più semplice è invece da vedere: anche qui dipende da quando è stata realizzata questa porta, e se possa comunque definirsi abusiva una apertura eventualmente realizzata dall'unico proprietario, verso il fondo a suo tempo di sua proprietà.
Dalla descrizione iniziale a parlare di chiusura della porta sarebbe stato il venditore dello scrivente, che non è detto sia l'attuale proprietario del garage adiacente. Il fatto che non sia stato riportato in rogito mi fa pensare che si stesse trattando di diritto altrui.
Aggiungo anche in caso di immobili, parlare non coincide con scrivere su rogito.
Ne deduco che in questi casi anche lo scrivente acquirente è stato imprudente a non definire correttamente, in fase di acquisto, la reale situazione.