L’agente deve anche dimostrare di averla sottoposta al venditore, che altrimenti non avrebbe potuto decidere in merito.
Concordo sulla stranezza, manca qualche info, e le motivazioni del rifiuto.
Scusami ma non concordo sulla tua prima affermazione.
Cosa diresti se l'agente ha incontrato il conferente l'incarico a quattr'occhi e gli ha sottoposto la proposta, ma questi non l'ha sottoscritta (o per accettazione o per rifiuto) e negasse di averla vista?
Sarebbe la parola dell'uno contro quella dell'altro, non trovi?
Perciò come potrebbe poter dimostrare d'avergliela sottoposta?
Per logica se l'agente è in possesso della proposta scritta e a maggior ragione a prezzo pieno, è ovvio che l'agente l'abbia sottoposta al conferente l'incarico, sarebbe stato anche suo "interesse" farlo.
Perciò non è credibile la versione del conferente l'incarico, il quale molto meglio avrebbe fatto a pretendere di verla e lasciare traccia scritta anche di questa fase della trattativa.
Inoltre, come anche tu hai ben compreso, la vicenda presenta diversi lati oscuri e poco credibili: quando si è mai visto un venditore che rifiuta una proposta ricevuta a prezzo pieno, "solamente" perchè ha fatto delle indagini private dalle quali è emerso che il proponente è "nulla tenente"?