Scusami gcaval, non ho nessun interesse ne intenzione ad entrarei n una polemica ridondante, però ( spero di sbagliarmi ) mi sembra di percepire dalle Tue parole l'impressione ( spero giustificata ) che gli Agenti Immobiliari siano ignoranti ( nel senso che ignorano la materia ) il lupo cattivo pronto a circuire l'incapace di turno, insomma... non ne hai gran stima. Sarà ... anche vero, come è anche vero che non è solo la nostra categoria ad annoverare figure del genere bensi le troviamo ovunque ed a tutti i livelli.
Devo rispondere ( come ho fatto prima riportando le tue parole) purtroppo alle tue dichiarazioni giusto per puntualizzare
La paternità non è per il nome, ma per i contenuti. La Cassazione, a tal riguardo, ha più volte sottolineato che non serve dire preliminare, compromesso o contratto di compravendita, ma quello che conta è ciò che è scritto nel contratto. La paternità sta nel fatto che si è deliberatamente deciso di dribblare gli effetti obbligatori del contratto.
Ri- disconosco, anche a nome degli altri Agenti Immobiliari la partenità anche dei contenuti, per il semplice fatto che fino alla sentenza della cassazione, tralaltro non pubblicizzata, come giustamente hanno indicato altri colleghi, tutti e dico tutti, avvocati, Agenti Immobiliari ed operatori del settore, hanno sempre redatto la proposta di acquisto in questi termini, sono indotto a pensare che si è iniziato a creare un certo caos nel momento in cui l'AdE ha reso obbligatorio la registrazione portando la proposta di acquisto da mera formalizzazione di intenti a contratto a tutti gli effetti.
La cassazione non ha più volte, bensi una sola volta, chiarito che nel momento in cui si pone in essere un negozio giuridico , la compravendita, che prevede due passi contrattuali fondamentali , la trattativa ( compromesso ) ed la formalizzazione del passaggio di proprietà ( il rogito ) un atto terzo che rimanda al compromesso non ha validità. Poi certo che ciò che conta è quello che è scritto nel contratto ma quello che è scritto deve essere aderente alle normative e poi nessuno ha deciso deliberatamente di driblare gli effetti obbligatori tutti in buona fede hanno agito così.
Infatti, ma sei tu che travisi, non io. In una normale proposta d'acquisto (e io citavo a posta i vostri moduli ufficiali) c'è scritto che la parte acquirente si obbliga ad acquistare ed il proprietario si obbliga a vendere, a seguito dell'accettazione della proposta stessa, insieme alla quale si lascia un assegno come caparra. Per me è questa la proposta, e non una lettera d'intenti a sottoscrivere in seguito qualche altra cosa. L'equivoco nasce da qui. Siete abituati a far firmare più "carte", di cui le prime non hanno senso né alcun impegno. E quindi nascono problemi. Quello che tu citi, è esattamente quello che ho detto anch'io.
Da quello che leggo quella che intendi tu per proposta
è una lettera di intenti la proposta di acquisto deve riportare tutta una serie di indicazioni , estremi catastali, dati delle parti, ecc.ecc. e l'unica cosa che non deve riportare pena la perdita di efficacia è il rimando ad un succesivo atto che non sia il rogito. Questo ha detto la Cassazione , è bene chiarirlo , non che la proposta in se non ha valore o che è un atto raffazzonato, ma solo che se la proposta che di persè è un contratto perchè ne abbia l'efficacia deve essere tale, quindi non deve rimandare ad un successivo atto ( compromesso ) altrimenti è inutile.
Io neanche utilizzo il vostro modulo, qualunque esso sia. Faccio una proposta preparata dal mio avvocato, che controfirmata è per legge un preliminare, già completissimo, senza bisogno di altri ritocchi. Se il proprietario non è d'accordo su qualcosa? Se ne parla, si può modificare oppure ritiro la proposta.
In ogni caso, per non saper né leggere e né scrivere, preferirei di gran lunga una proposta redatta su modulistica "ufficiale" che un contratto come quello fatto firmare all'amico che ha avviato questa discussione, senza nemmeno i dati catastali. Almeno il modulo ti indica le cose essenziali da mettere...
Con questo non critico il tuo operato (anche perché non lo conosco). Probabilmente i tuoi contratti contemplano molte voci in più utili affinché le parti in causa non abbiano sorprese... e questo sarebbe ottimale.
La procedura che usi tu è quella che moltissimi di noi usano ( far leggere il compromesso ai clienti e molto spesso sottoporlo alle approvazioni dei legali di turno ) proprio per tutelare tutte le parti e per tranquillità di tutti. Infine Ti ringrazio per non aver criticato il mio operato anche perchè a me non piacciono le sorprese.
Ti saluto con affetto