pensoperme

Membro Storico
Privato Cittadino
salvo eccezioni, purtroppo è così.



vero anche questo, purtroppo.


Quindi che facciamo? Abbassiamo la percentuale del mediatore, diventiamo tutti (obbligatoriamente) solo mandatari o eliminiamo i mediatori?

Non avete mai lottato per il distinguo, oramai è tardi: tutti mandatari senza i privilegi da CC che sono stati pensati per la figura nobile del mediatore, figura scomparsa nella massa di figuri "professionisti" convinti di avere spesso poteri extrasensoriali (io non prendo immobili fuori prezzo! Le mie stime sono perfette...) che fanno altro e si arrogano diritti che non dovrebbero avere.
 

gianluca78

Membro Junior
Secondo me un'Agenzia può anche decidere di rifiutarsi di presentare una PdA, ma in quel caso dovrebbe firmare la rinuncia alla mediazione (e alla provvigione) per quella e solo per quella trattativa.

L'agenzia non può e non deve essere d'ostacolo fra le parti mai !!!
Come può un agente decidere che il proprietario non veda una proposta?

Secondo me un agente corretto, firma la rinuncia poi lascia liberamente che il possibile acquirente presenti la sua PdA, e se contattato in merito dal venditore può spiegare perchè lui non ha voluto presentare quella PdA.

Magari può dare consigli al venditore dicendogli che la forma in cui era scritta la PdA non lo convinceva. Ma non può sostituirsi alla volontà del proprietario (a meno che non ne abbia chiaro mandato).
 

gcaval

Membro Attivo
Professionista
Secondo me, mediamente un AI, a meno che non sia uno sprovveduto, cerca sempre di trovare una possibile soluzione. Soprattutto di questi tempi. Capisco che qualche anno fa gli affari si facevano schioccando le dita e nessuno aveva voglia di perder tempo, ma di questi tempi...

Già il fatto che uno si presenti con una proposta scritta ed un assegno, dovrebbe far pensare moltissimo, in virtù di quanto sottolineava Silvana. Per me l'agente che manda via un tale cliente, che poi magari potrebbe anche alzare la proposta, è folle. Ma evidentemente ognuno è padrone delle proprie azioni.
 

methodman

Membro Junior
Professionista
Secondo me un'Agenzia può anche decidere di rifiutarsi di presentare una PdA, ma in quel caso dovrebbe firmare la rinuncia alla mediazione (e alla provvigione) per quella e solo per quella trattativa.

L'agenzia non può e non deve essere d'ostacolo fra le parti mai !!!
Come può un agente decidere che il proprietario non veda una proposta?

Secondo me un agente corretto, firma la rinuncia poi lascia liberamente che il possibile acquirente presenti la sua PdA, e se contattato in merito dal venditore può spiegare perchè lui non ha voluto presentare quella PdA.

Magari può dare consigli al venditore dicendogli che la forma in cui era scritta la PdA non lo convinceva. Ma non può sostituirsi alla volontà del proprietario (a meno che non ne abbia chiaro mandato).
:ok::ok::applauso:
 

pensoperme

Membro Storico
Privato Cittadino
Bene, siete arrivati da me, or la domanda: con i peggiori di tutti, cioè con gli esclusivisti armati di penale che pretendono i soldi pure dall'acquirente o addirittura solo da quest'ultimo nonostante siano mandatari come la mettiamo?
 

gianluca78

Membro Junior
Io gli direi o mi firmi questa rinuncia alla mediazione per questa proposta di acquisto (e non mi chiederai nessuna provvigione nè il rimoborso spese) o ti vado a denunciare prima in polizia per: "Turbata liberta’ dell’industria o del commercio (art. 513):
Chiunque adopera violenza sulle cose ovvero mezzi fraudolenti per impedire
o turbare l’esercizio di un’industria o di un commercio e’ punito, a
querela della persona offesa, se il fatto non costituisce un piu’ grave
reato, con la reclusione fino a due anni e con la multa da lire
duecentomila a due milioni."

Poi ti faccio radiare dall'associazione di categoria cui appartieni visti i seguenti codici:

Art. 1754 - Mediatore

E' mediatore colui che mette in relazione due o più parti per la conclusione di un affare, senza essere legato ad alcuna di esse da rapporti di collaborazione, di dipendenza o di rappresentanza.



Art. 1755 - Provvigione
Il mediatore ha diritto alla provvigione da ciascuna delle parti, se l'affare è concluso per effetto del suo intervento.

La misura della provvigione e la proporzione in cui questa deve gravare su ciascuna delle parti, in mancanza di patto, di tariffe professionali o di usi, sono determinate dal giudice secondo equità.



Art. 1756 - Rimborso delle spese
Salvo patti o usi contrari, il mediatore ha diritto al rimborso delle spese nei confronti della persona per incarico della quale sono state eseguite anche se l'affare non è stato concluso.



Art. 1757 - Provvigione nei contratti condizionali o invalidi
Se il contratto è sottoposto a condizione sospensiva, il diritto alla provvigione sorge nel momento in cui si verifica la condizione.

Se il contratto è sottoposto a condizione risolutiva, il diritto alla provvigione non viene meno col verificarsi della condizione.

La disposizione del comma precedente si applica anche quando il contratto è annullabile o rescindibile, se il mediatore non conosceva la causa d'invalidità.



Art. 1758 - Pluralità di mediatori
Se l'affare è concluso per l'intervento di più mediatori, ciascuno di essi ha diritto a una quota della provvigione.



Art. 1759 - Responsabilità del mediatore
Il mediatore deve comunicare alle parti le circostanze a lui note, relative alla valutazione e alla sicurezza dell'affare, che possono influire sulla conclusione di esso.

Il mediatore risponde dell'autenticità della sottoscrizione delle scritture e dell'ultima girata dei titoli trasmessi per il suo tramite.



Art. 1760 - Obblighi del mediatore professionale
Il mediatore professionale in affari su merci o su titoli deve:

1) conservare i campioni delle merci vendute sopra campione, finché sussista la possibilità di controversia sull'identità della merce;

2) rilasciare al compratore una lista firmata dei titoli negoziati, con l'indicazione della serie e del numero;

3) annotare su apposito libro gli estremi essenziali del contratto che si stipula col suo intervento e rilasciare alle parti copia da lui sottoscritta di ogni annotazione.



Art. 1761 - Rappresentanza del mediatore
Il mediatore può essere incaricato da una delle parti di rappresentarla negli atti relativi all'esecuzione del contratto concluso con il suo intervento.



Art. 1762 - Contraente non nominato
Il mediatore che non manifesta a un contraente il nome dell'altro risponde dell'esecuzione del contratto e, quando lo ha eseguito, subentra nei diritti verso il contraente non nominato.

Se dopo la conclusione del contratto il contraente non nominato si manifesta all'altra parte o è nominato dal mediatore, ciascuno dei contraenti può agire direttamente contro l'altro, ferma restando la responsabilità del mediatore.



Art. 1763 - Fideiussione del mediatore
Il mediatore può prestare fideiussione per una delle parti.



Art. 1764 - Sanzioni
Il mediatore che non adempie gli obblighi imposti dall'art. 1760 è punito con l'ammenda da 5,00 € a 516,00 €.

Nei casi più gravi può essere aggiunta la sospensione dalla professione fino a sei mesi.

Alle stesse pene è soggetto il mediatore che presta la sua attività nell'interesse di persona notoriamente insolvente o della quale conosce lo stato d'incapacità.



Art. 1765 - Leggi speciali
Sono salve le disposizioni delle leggi speciali.
 

pensoperme

Membro Storico
Privato Cittadino
diciamo che condivido l'astio, ma le soluzioni sono semplicistiche. Al nostro caro proprietario furbone che si mette in mano a questi individui, mica glielo ha ordinato il dottore di firmare un esclusiva con penale e indicare un prezzo in incarico dove paga lo stesso, a prescindere dall'accettazione. Inoltre come ho detto secondo alcuni legulei è assolutamente nella disponibilità del mediatore rinunciare a presentare la proposta "scandalo" (che poi spesso è ragionevole e potenzialmente foriera anche di possibilità concrete di chiusura) senza per questo perdere il diritto alla provvigione, perché il nesso permarrebbe. Io spero che queste interpretazioni, se pur autorevoli, siano errate nella realtà, anche visto la mutata sensibilità dei "giudici" che negli ultimi tempi è un po' intollerante nei confronti dei mediatori e dei problemi portati dal miscuglio di tipica, atipica e mandato, tendendo nelle ultime sentenze a cancellare di fatto il diritto del mediatore come da CC sostituendolo con "chi ultimo arriva meglio alloggia". Fatta la solita pre-analisi, c'è da dire quindi che il contratto in esclusiva, che è paesemente un mandato occulto, è fuori dalla portata "asfaltatrice" dei giudici, perchè essendo un contratto, legittimo tra l'altro, la legge non può limitarlo, ameno che non ci siano palesi vessazioni. Quindi il proprietario dovrà comunque pagare la penale e se onerosa potrebbe comunque far scattare il blocco psicologico "pago lo stesso senza servizio, non mi conviene", specie agli inizi della trattativa a questi mica conviene trattare da se, visto che non ne ha un vantaggio. Questo tra l'altro è l'unico scopo dell'esclusiva, qualsiasi altro scopo venduto dai nostri cari agenti immobiliari è fumo per giustificare l'uscita dal confronto col mercato e il mettersi al sicuro dalla concorrenza (che non è mai bene per il consumatore). Ecco quindi che abbiamo il quadro e uno dei motivi principali della nomea degli agenti immobiliari, che rifiutano per dissonanza cognitiva.
 

Roby

Fondatore
Agente Immobiliare
Pensoperme, velatamente come dici tu probabilmente operiamo come mandatari, resta il fatto che io mi sento un mediatore a tutti gli effetti, anche perché non sono mai riuscito (in 24 anni) a obbligare in cliente all'acquistodi un immobile al prezzo che decido io.
Sappiamo la prassi: PDA contro PDA, ricontro PdA, alla fine incontro in ufficio tra le parti, dicasi l'essenza della mediazione.
Il tutto valutato caso per caso nelle contingenti situazioni di mercato.
Chi, in questo periodo, si reca almeno una volta alla settimana dal "venditore" per fargli capire che se non scende di prezzo non si vende?? Noi o l'acquirente??
 

pensoperme

Membro Storico
Privato Cittadino
Caro Roby, tu hai il difetto di tutti gli agenti immobiliari: vivi nel tuo mondo e lo espandi all'infinito. Quando si ragiona in termini macro, quello che fa Roby o cincidellaiazzi non conta. Se ci fai caso sono nelle grandi metropoli che ci sono le storture più grandi, ma queste fanno un terso delle ntn e inoltre sono quelle a maggior densità di agenti immobiliari. Palese che queste deformità presenti in quelle grandi realtà si riflettono sul giudizio comune che la gente da sugli agenti immobiliari; sia a roma che a milano ci sono le redazioni di molte testate giornalistiche, oltre a una massiccia dose di impiegati o di gente che lavora col pc e quindi posta commenti, scrive sui forum, chiaro che volenti o nolenti la prima fonte di notizie è quella più vicina :)
Il vecchio adagio a voi tanto caro "mai avuto carie in vita mia" e "io sono diverso" fa tenerezza, perchè per quanto possa esser vero nel piccolo mondo di Roby, sta succedendo che il grande mondo cattivo la fuori sta fagocitando e influenzando il destino di tutta la categoria, a prescindere dai piccoli fiammiferai. ;) Vedi le sentenze per esempio... continuare a tirarsene fuori non paga.
 

Silvio Luise

Membro Attivo
Agente Immobiliare
...certo che a leggere questi post c'e' di che preoccuparsi : c'e' di tutto ed il contrario di tutto.....poi mi rassereno pensando ad un vecchio proverbio veneto che dice + o - cosi' :

" L'ignorante sa tanto, l'intelligente sa poco, il saggio non sa niente, el mona el sa tuto. "
:^^::^^::^^:
 

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