Va be' ragazzi, la questione ormai è stata sviscerata, mettetevi d'accordo voi... Wetto, almeno l'arma del duello falla scegliere alla Roby
Scherzi a parte, una cosa ancora non mi è chiara... e vorrei anche un po' uscire da questo "cul de sac", rimanendo in tema:
Ma se ad esempio l'immobile in asta, da un prezzo di 100 mila di vendita venisse aggiudicato a 200 mila, l'agenzia dovrebbe prendere il 3% del prezzo di aggiudicazione? Ma non è assurdo (l'acquirente va all'asta per pagare un prezzo basso rispetto al mercato, se ha questo servizio sarà anche felice di pagare una consulenza, altrimenti...)? Più il prezzo sale, più paga l'acquirente, più incassa l'AI. Ma questo non è un servizio serio...
Cosa ne pensate? Apriamo un altro 3d?, così evitiamo di arrivare a pagina 40...
Vorrei risponderti: L'affare non si valuta dal prezzo di base dell'asta.Anche € 200.000 di aggiudicazione con una base di 100.000 potrebbero essere sempre un affare rispetto il mercato. In genere si stabiliscono dei paletti con il cliente, se lui li supera, per motivi suoi, é libero di fare ciò che crede e avrà messo in conto anche il compenso dell'agenzia che era già stato concordato fin dall'origine.
una volta per esempio ho visto un immobile all'asta con perizia di € 250.000 ( mercato 270.000),per ben due volte nessuno ha fatto un'offerta. Alla terza era sceso a € 150.000 ma qualcuno se lo é poi aggiudicato per € 200.000.
Nonc'é niente di matematico, dipende da tanti fattori.
Si dovrebbe pagare di più l'Agenti Immobiliari se il prezzo di aggiudicazione é più basso da quello che si era stabilito fin dall'origine.