Francesco PZ

Membro Junior
L'atteggiamento dell'acquirente é totalmente da imbecille. Si mi ha confermato che ha firmato la proposta di acquisto ma solo ora che l'agenzia ci ha inviato la richiesta di pagamento ad entrambi.Lui la casa la voleva a tutti i costi quindi ti aggiungo che é un demerito dell'agente la stima della casa. Anche perché dopo l'affissione del cartello vendesi ho ricevuto molte chiamate a cui quel prezzo non risuonava di certo fuori dal mondo
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
gli ha dato anche le chiavi di casa! :shock:
Scusa Umberto: gli ha dato le chiavi di casa. E questo dimostra che una certo rapporto con l'Agenzia l'ha avuto, e questo indebolisce la posizione di Francesco. Ma basta a stabilire la relazione tra Agenzia, venditore acquirente ed oggetto della vendita?

Trovo più pertinente l'approccio di Roby: non mi pare utile fare il processo alle intenzioni, qui stiamo ragionando in generale e confrontando le conclusioni

Se Francesco avesse venduto a me il suo alloggio, diciamo per corrispondenza ... :D su immobilio; che potrebbe pretendere l'Agenzia da Francesco, chiavi o non chiavi?
A me pare che questo agente non abbia fatto molto bene il suo lavoro, finirà per avere la sua fetta di provvigione, ma non ha certo guadagnato in stima e considerazione.
E quando vedesse diminuire la sua attività, non dovrebbe imputare tutto alla crisi internazionale....;)
 

Roby

Fondatore
Agente Immobiliare
A mio parere l'agenzia il 3% dal giudice se lo sogna di solito i giudici riconoscono un 2 %.

Resta poi il fatto delle spese legali che ci soccombe spesso deve risarcire.

Fatti consigliare da un buon avvocato che (mi scusino gli avvocati ma è cosi) "mastichi" bene di immobiliare.
 

Umberto Granducato

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Scusa Umberto: gli ha dato le chiavi di casa. E questo dimostra che una certo rapporto con l'Agenzia l'ha avuto, e questo indebolisce la posizione di Francesco. Ma basta a stabilire la relazione tra Agenzia, venditore acquirente ed oggetto della vendita?

beh... vedi tu..

Io non faccio nessun processo :confuso:, nè tanto meno alle intenzioni. Se avessi fatto il processo alle intenzioni avrei detto che magari il venditore avrebbe anche potuto chiedere all'AI se per caso l'acquirente era il medesimo presentatosi tempo addietro, ma si è ben guardato dal farlo: si sa mai che fosse proprio lui! :maligno:

Al contrario io ragiono i n maniera pratica: qui abbiamo dei dati (lascia stare i 'risvolti' xchè al giudice non interesseranno):
- un mediatore mostra un immobile di un privato che gli ha dato le chiavi x fare la visita (nesso causale piu di questo non ce n'è: il compratore dovrebbe negare spudoratamente di aver fatto la visita con l'AI e non lo farà perchè il punto successivo lo inchioda)
- il mediatore ha una proposta d'acquisto scritta e firmata con i dati di quello che sarà il compratore (impossibile dimostrare di non averla vista anche se è così)
- successivamente i due si accordano senza mediatore con un altro prezzo (decisamente piu alto)

Un giudice deve decidere in maniera inequivocabile se dare completamente ragione a uno (venditore) o all'altro (agente immobiliare).
Concludi tu...
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
beh... vedi tu..

Un giudice deve decidere in maniera inequivocabile se dare completamente ragione a uno (venditore) o all'altro (agente immobiliare).
Concludi tu...

Ma ..., mi rendo conto che è difficile spiegarsi ed è facile essere fraintesi.

Intanto spero che il giudice prenda anche in considerazione la via di mezzo, e non per inettitudine a decidere: quindi certamente darà torto all'acquirente che è ed ha fatto il tonto, e ragione all'Agente nei confronti dell'acquirente. Quanto invece al ruolo dell'AI nella vendita potrebbe anche considerarlo nullo, (come parrebbe a me), visto che non si è premurato di svolgere in alcun modo una qualche mediazione tra offerta e domanda: non risulta si sia detto che questo abbia ricontattato uno o l'altro, per far collimare richieste ed offerte, e si sia mostrato solerte nel mediare...

E se la provvigione è frutto di un servizio e di una mediazione, qui non se ne vedrebbe l'ombra.
Se invece è dovuta per la semplice ragione che ci si è incontrati e si è discussa una possibile collaborazione, ....:basito: allora dovrei anche guardarmi dal dialogare con voi?
Se i fatti sono quelli descritti, mi sembra anche una pretesa assurda che il venditore debba andarsi a chiedere se chi gli versa 330 sia lo stesso che ha rifiutato 280...:occhi_al_cielo:

Sono d'accordo che solo gli interessati sanno come in dettaglio sono andate le cose, e per un giudice potrebbe essere difficile esprimere un giudizio senza elementi probatori della buona fede del venditore. Per questo ritengo che una causa sia molto pericolosa: ma questo non esime dal fatto che venditore ed A.I guardandosi in faccia, possano convenire su un compromesso più aderente ai fatti.
 

Bagudi

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Quanto invece al ruolo dell'AI nella vendita potrebbe anche considerarlo nullo, (come parrebbe a me), visto che non si è premurato di svolgere in alcun modo una qualche mediazione tra offerta e domanda


Quello che tu dici contrasta con il principio del nesso causale: cioè l'acquirente ha saputo dell'esistenza dell'immobile tramite l'Agente Immobiliare, a maggior ragione per il fatto che l'immobile non era ufficialmente in vendita, quindi non poteva conoscerlo in altro modo.
E a me sembra che più nesso causale di questo non ci possa essere...
 

Roby

Fondatore
Agente Immobiliare
SI Silvana ok, ma se è vero che il venditore non ha avuto conoscenza della proposta dell'acquirente, nei termini concreti del soggetto, che colpa ne ha??
Se è andata davvero cosi e io fossi il venditore mi inchacchierei non poco.....
 

Umberto Granducato

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Intanto spero che il giudice prenda anche in considerazione la via di mezzo, e non per inettitudine a decidere: quindi certamente darà torto all'acquirente che è ed ha fatto il tonto, e ragione all'Agente nei confronti dell'acquirente.

vera la prima parte, ma la seconda è OT ;) :l'acquirente non viene tirato in causa dal venditore che si difende dalla richiesta dell'AI.

Quanto invece al ruolo dell'AI nella vendita potrebbe anche considerarlo nullo, (come parrebbe a me), visto che non si è premurato di svolgere in alcun modo una qualche mediazione tra offerta e domanda: non risulta si sia detto che questo abbia ricontattato uno o l'altro, per far collimare richieste ed offerte, e si sia mostrato solerte nel mediare... E se la provvigione è frutto di un servizio e di una mediazione, qui non se ne vedrebbe l'ombra.
Se invece è dovuta per la semplice ragione che ci si è incontrati e si è discussa una possibile collaborazione,

come conosce l'appartamento l'acquirente?

Sono d'accordo che solo gli interessati sanno come in dettaglio sono andate le cose, e per un giudice potrebbe essere difficile esprimere un giudizio senza elementi probatori della buona fede del venditore. Per questo ritengo che una causa sia molto pericolosa: ma questo non esime dal fatto che venditore ed A.I guardandosi in faccia, possano convenire su un compromesso più aderente ai fatti.
sarà un caso che sei uno dei miei utenti preferiti? ;)
 

Umberto Granducato

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
ma se è vero che il venditore non ha avuto conoscenza della proposta dell'acquirente, nei termini concreti del soggetto, che colpa ne ha??
Se è andata davvero cosi e io fossi il venditore mi inchacchierei non poco.....


Roby dopo l'incac***** prova anche a pensare che senza l'AI magari l'acquirente non avrebbe mai saputo della vendita (330000euro di qst tempi....)
 

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