Forse non mi spiego bene, o forse quello che scrivo NON viene letto, e sinceramente sono anche stanco di dire le stesse cose, quindi questo è il mio ultimo commento a questo post.
Anche perchè non voglio fare il professore, ma tanto meno essere trattato come un alunno ai primi giorni di scuola (non devi spiegarmi le differenze caro ponz, perchè le conosco fin troppo bene)
Nessuno ha mai parlato dell'assegno e della caparra, ma di un errore commesso dall'agente immobiliare, è inutile che ripeti la regoletta che ti hanno insegnato a "memoria"....(L'assegno se ce l'hai in mano oppure no..il titolo o non titolo...)
SE sulla proposta sottoscrivo (e lo faccio anch'io da anni) che l'assegno n..... del.....banca........CC....... rimane in CUSTODIA all'agente immobiliare XXXXX (con nome cognome e iscritto all'albo di....) fino all'avveramento della condizione , il quale si obbliga a consegnare prontamente l'assegno al promittente venditore nel caso di avveramento della sospensiva e che quest'ultima ha natura confirmatoria (e il promittente venditore ACCETTA tale accordo) e, l'agente immobiliare non comunica tale avveramento nei termini prestabiliti al venditore (dopo mia comunicaizone con A/R), io non me ne esco con le mani in mano, e se c'è qualcuno che ha sbagliato (l'agente) paga!
Il "come" e "quando" non lo so perchè non mi è mai capitato (altrimenti avrei dato la soluzione invece di esprimere un parere), ma certamente non farei passare liscia una cosa del genere.
Se l'agente avesse comunicato al venditore, nei termini prestabiliti, l'avveramento della condizione sospensiva, il discorso sarebbe stato diverso (tant'è vero che il venditore ha scritto che non ha ricevuto la comunicazione entro i termini).
A prescindere dalla consegna della caparra o meno ("Consegna" vincolata alla condizione sospensiva)
Con questo passo e chiudo.
Chi vivrà vedrà..
Prendi come vuoi i miei interventi.
Solo che qua qualcuno vuole sapere come agire e tu gli dici che tu faresti una causa perchè "secondo me chi sbaglia deve pagare" io dissento un pochino, permettimelo.
Tu gli dici quindi che, secondo te, non su base del diritto ma sulla base di quello che tu pensi, lui può agire. e avere soddisfazione.
io dico che se quel contratto è scritto in quel modo, non c'è errore nel contratto, ma c'è un errore nel modo in cui si pensava quel contratto funzionasse.
E dico che può chiedere che il contratto venga mantenuto, ma con una causa, e che non può richiedere caparre ripetute ne esecuzioni in fomra specifica dell'atto, perchè la caparra NON c'è (ce l'ha l'agente perchè era previsto che fosse versata DOPO la decadenza della condizione).
Quindi per addebitare una responsabilità all'agente si deve provare che ci sia stato danno nel non aver fatto ritirare la caparra subito, cioè che il proponente voleva che la stessa fosse da subito attivata.... non so come si possa fare... ma se tu lo sai... accomodati.
Io gli dico che, secondo me e portando anche qualche documento in appoggio, la caparra non c'è perchè non è stata versta e gli dico di andare da un legale a chiederne conferma, con il contratto firmato in mano.
Tu chi ascolteresti, se i soldi per l'eventuale causa fossero i tuoi?
E a prescindere no, affatto: la caparra esiste SOLO se la consegni, NON se prevedi di consegnarla, ma magari qualche giudice può dire qualcosa di differente nel caso... ma io non costruirei la causa su questo punto.
Il contratto è comunque valido, e il nostro (pare) ha le prove di aver comunicato in tempo che il finanziamento c'era, quindi ha in mano una obbligazione da far rispettare, SOLO CHE LA CAPARRA NON C'è e quindi, se mi chiede se può avere indietro il doppio, io gli dico una semplice parola: NO, almeno non per effetto del 1385..
E non è per insegnarti qualcosa, di insegnare qualcosa agli altri non mi interessa una beata cippa, mi interessa però dire la mia, anche con forza quando mi pare si dicano cose sbagliate, e più uno insiste a dire la cosa che mi pare sbagliata, più io argomento del contrario con dovizia di particolari, tutto qua.
Se uno può correggere, meglio con documenti che con convinzioni, ben venga, se invece si sente trattato come allievo... è un problema tutto suo visto che non è il caso, non essendo né interessato né in grado di insegnare nulla a nessuno.