Mi ritrovo molto in questo commento.Giustamente chi fa onestamente e correttamente il proprio lavoro si inalbera a leggere le potenziali malefatte e mancanze di pseudo-colleghi.
Ma il polverone sollevato dal nostro OP nasce dal fatto che di “polvere giacente” c’è n’è parecchia un po’ in tutti i campi.
Ed il committente che non fa di abitudine certi lavori non ha molte possibilità se non affidarsi a referenze e sentito dire (in positivo) : e questo non è una sua colpa.
Di situazioni spiacevoli ne abbiamo vissute in tanti: coordinatori della sicurezza che producono col copia e incolla una risma di carta senza aver mai visionato il cantiere ( e magari non fornire a pagamento effettuato regolare fattura…).
In tutti gli ambiti (professionali, commerciali, artigianali) c’è chi lavora bene e chi meno bene. Non si deve generalizzare.
Il guaio è che per l’interessato incappare in quello sbagliato solitamente significa avere il 100% di esperienza negativa
Le mie esperienze personali e di amici non sono indicative chiaramente di un'intera categoria. Tuttavia sono esperienza reali.
A chi come me lavora in un campo con molte analogie, risulta evidente come il potenziale conflitto di interesse dettato dai rapporti DL, progettista, coordinatore sicurezza e impresa sia molto alto a discapito degli interessi dei committenti. Questo non significa necessariamente che chi è nelle condizione di "usare male" il proprio ruolo lo faccia, ma è la possibilità stessa che genera una situazione dal mio punto di vista molto inopportuna.
Verissimo anche che nella vita di ristrutturazioni il privato ne vive poche, magari un paio e a distanza di anni. Come potrebbe avere il "polso" del mercato e di chi lavora in modo corretto e chi no? E soprattutto: perché dovrebbe essere in difetto se non conosce "il professionista giusto"? Mettevi per favore nei panni di chi i lavori li commissiona e paga!
Un sistema che si regge sul fatto che il singolo professionista voglia (per sua serietà) essere corretto e scrupoloso, è semplicemente un sistema che non funziona!
Siamo poi sicuri che le persone capiscano in cosa si fanno a infilare quando firmano contratti e quando le imprese propongono tizio o caio? Qualcuno spiega loro ruoli, implicazioni e responsabilità come sarebbe dovuto?
A me non è mai successo (sempre esperienza personale, per carità). Tuttavia ho qualche nozione affine e voglia di informarmi. Quanti lo fanno?
Non parliamo poi del frazionamento di responsabilità che questo sistema implica. Se qualcosa dovesse andare storto, io privato con chi me la prendo: impresa? progettista? direttore lavori? coordinatore sicurezza? Sarà probabilmente colpa un po' di tutti e quindi di nessuno. Con il privato che per ottenere un correttivo deve inseguire n figure diverse che si rimpalleranno la responsabilità del problema.
Ricordiamoci infine che stiamo parlando delle case delle persone, qualcosa che ha un altissimo impatto sulla vita quotidiana e sul portafoglio. Quindi gli errori, i difetti, quando ci sono, li vivi tutti i giorni sulla tua pelle. Cosa che, se permette, lascia molto amareggiati.
Il dubbio per cui ho aperto il post mi è stato chiarito.
Mi è sembrato utile condividere il mio pensiero e le mie esperienze. Credo sia anche questo lo scopo del forum.
Un saluto a tutti