Buongiorno, pensando sia utile contribuire a una visione realistica delle questioni che ho già descritto e che potrebbero riguardare altri, vi aggiorno sulle mie “sfortune”.
Attraverso varie conoscenze, ho interpellato direttori lavori che mi sono state indicati come affidabili. 4 su 5 hanno chiesto preventivamente di conoscere il nome dell’impresa e professionista che presenta la CILA perché “in questo ambiente ci si conosce tutti”.
Tutti hanno formulato un preventivo a voce basato sull’importo lavori perché “ragioniamo a percentuale.”
3 su 5 sono spariti dopo aver ipotizzato una cifra al telefono. Spariti = non hanno formalizzato un preventivo, non hanno risposto a chiamate e messaggi né hanno richiamato.
Dopo aver comunicato il nome del direttore lavori e coordinatore sicurezza all’impresa, quest’ultima ha ventilato l’ipotesi di annullare il contratto qualora la persona individuata non si fosse rivelata “ragionevole”.
Ho quindi organizzato un incontro e, in mia presenza, i due si sono scambiati convenevoli parlando di future occasioni di collaborazione e rassicurandosi a vicenda.
L’impresa mi dice che eventuali “oneri di sicurezza” li dovrò pagare io perché nel contratto non erano previsti (???).
Ora se qualcuno riesce ancora a convincermi che i soldi che spenderò sono utili e che questo “sistema edilizia” funziona e mi tutela, accoglierò con gioia le sue motivazioni.
A me sembra semplicemente di dover pagare una tassa all’ordine degli Architetti (potevo in alternativa versare a Ingegneri o Geometri) e allo Stato per poter usufruire delle detrazioni. Mi sembra di essere stato costretto a inutili complicazioni a fronte di zero reali benefici visto che stiamo parlando di una normale ristrutturazione e non di costruire il ponte sullo stretto.
Buone feste.