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Membro Storico
meglio la formazione continua, se devo scegliere. concordo
non capisco solo perché si continua a dire che un geometra ha più preparazione
 

Antonio Troise

Membro Storico
Agente Immobiliare
mi spiace sentirtelo dire, se tu ti senti un sensale autorizzato è solo un tuo problema, del quale io (e penso anche altri) mi dissocio.

e sono orgoglioso e fiero di essere un sensale in regola con la legge e le tasse:

Il sensale era già conosciuto dai persiani e dagli arabi dove rispettivamente era denominato “sapsar” e “simsar”, mentre nell’antica Grecia la figura del sensale era conosciuta con il termine proxenètes, dal quale trae origine la parola “proxenèta”, utilizzata sia in epoca romana che nel periodo medievale.
L'etimologia del termine (dall'arabo "simsar") è da collocarsi presumibilmente tra il 600 e l’800 d.C., periodo in cui l’Italia meridionale veniva conquistata dagli arabi.
Inizialmente la sua funzione consisteva nel mettere in contatto persone del luogo per soddisfare esigenze anche diverse da quelle di carattere commerciale, mentre successivamente, nell’antica Roma, il “proxenèta” assunse la figura di “intermediario di matrimoni” e di “conciliatore di dissidi familiari”. Solo successivamente, grazie allo sviluppo dell’impero romano, la sua figura assunse la più importante funzione di “mediatore in affari commerciali”.
Già ai tempi dei Romani la figura del proxenèta era giuridicamente conosciuta e codificata: a testimoniarlo è il Corpus Iuris Civilis o Corpus Iuris Iustinianeum.
Dovranno trascorrere circa settecento anni, però, per trovare con la nascita dei Comuni nuovi riferimenti giuridici relativi alla figura e alle attività del sensale, la cui opera, grazie al rapido incremento dei commerci, divenne utile ad agevolare le contrattazioni assumendo in molti casi la funzione di pubblico ufficiale.
In quel periodo, infatti, insieme alle attività commerciali si svilupparono anche quelle ausiliarie del commercio, come appunto quella del sensale che, come tutti gli aspetti della vita comunale, inizia ad essere puntualmente regolata dalle norme degli Statuti delle corporazioni e civici.
Il 1 gennaio 1866 nacque il Codice di Commercio del Regno d’Italia, nella cui legislazione i sensali divennero “mediatori” e vennero distinti in due categorie: quelli pubblici, i quali erano muniti di mandato, e i “mediatori in altre specie di mediazione”, ovvero i sensali di merci, di assicurazione, per noleggio navi e quelli per trasporto per terra e acqua.
La legge del 20 marzo 1913, n.272 sancì che la professione di mediatore fosse libera e senza necessità di iscrizione ai Ruoli della Camera di Commercio, eccezion fatta per gli agenti di cambio e coloro che svolgevano incarichi pubblici.

Nel 1958 venne invece reintrodotto l’obbligo dell’iscrizione al Ruolo della Camera di Commercio: agli iscritti per la prima volta venne attribuita la qualifica di “agenti di affari in mediazione”.
 

Ponz

Membro sognante
Agente Immobiliare
Io la penso come Antonio, chiaramente senza rinunciare a evolversi e formarsi, ma non nella direzione del "professionista" (ce ne sono anche troppi) ma nella direzione dell'efficienza, il cliente vuole quella.
 

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