robert50

Membro Attivo
Privato Cittadino
Ripeto per l'ennesima volta: perché gli uffici capitolini, dopo la delibera di Tronca, raccolgono e protocollano le domande per le rimozioni dei vincoli convenzionali ? Che senso ha accumulare grandi quantità di domande, e non lavorarle ? Perché, soprattutto dopo la sentenza della Cassazione, a Roma non si applica la legge 448/1998 (art. 31 - comma 46,47 e 49 bis) che obbliga tutte le amministrazioni comunali, TUTTE e nessuna esclusa, ad ottemperare alle rimozioni? Tutte le più grandi città d'Italia hanno operato in tal senso, vedasi ad esempio MILANO, FIRENZE, incassando molti soldi. Mi risponda a queste domande? Ci sono associazioni che fanno casino perché non vogliono l'applicazione delle rimozioni, fanno grandi discorsi e non si pongono il problema dei mancati introiti nelle casse comunali prefigurando gravissimi danni erariali. Gentilissima Bagudi, nel caso in cui il 12 aprile a ROMA non succede niente, personalmente mi rivolgo alla Procura della Corte dei conti per chiedere un'inchiesta per danni erariali. Buona serata.
Come gia ho avuto modo di proporre attraverso i miei pochi interventi su questo sito, sono senzaltro daccordo sulla necessità di ricorrere alla Procura della Corte dei Conti per procurato danno erariale, così da far emergere, con le relative responsabilità " la cronica incapacità degli uffici preposti",(cesco76), Suggerirei , intanto di informare la stessa Procura su quanto sta avvenendo intorno a questa incresciosa vicenda anche attraverso mail , così come abbiamo tentato di sensibilizzare il Prefetto Tronca.
 

maria piconi

Membro Junior
Privato Cittadino
sono d'accordo a rivolgersi alla procura della corte dei conti per procurato danno erariale più siamo meglio è.
se qualcuno sa l'indirizzo e. - mail può pubblicarlo? oppure informare sulla procedura
grazie
 
A

Andrea Fiocco

Ospite
Non capisco perché a Roma, dopo la delibera del Prefetto Tronca, ci debba essere una nuona deliberazione che sancisca il costo di un singolo metro³ per ogni piano di zona (cosidetti lavori di stima, che dovrebbero essere terminati).

Gli altri comuni hanno agito diversamente. Basta leggere le delibere dei principali Comuni (in un precedente messaggio ho citato Milano e Firenze, aggiungerei anche SIENA, tanto per comunicarvi le città più importanti).

Una volta che le Giunte hanno deliberato e dette delibere sono state poi ratificate dai rispettivi Consigli, o in presenza di delibere richieste ed approvate direttamente dal Consiglio comunale, il tutto è stato demandato alle competenze dei vari uffici tecnici. Poi, singolarmente, ogni Ufficio Tecnico ha adottato per ogni piano di zona (alcuni comuni le chiamano microaree) una determinazione dirigenziale, che attui le modalità di rimozione dei vincoli.

Non capisco perché a ROMA dopo la delibera di Tronca necessiti una nuova ed ulteriore delibera, e non vengano adottati i provvedimenti tramite una DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE, come hanno fatto gli altri Comuni.

La delibera del prefetto, finisce con questa frase: di dare mandato agli Uffici di procedere all’adeguamento del contenuto dei vigenti schemi di convenzioni comunali, approvati con le deliberazioni Consiglio Comunale nn. 173/2005, 31/2007 e Assemblea Capitolina n. 60/2014, prevedendo l’introduzione di meccanismi deputati a dare esecuzione a quanto stabilito nel presente
provvedimento.


Alla lettera, il Prefetto ha adottato una delibera con la quale ha adottato un atto d'indirizzo programmatico generale, e poi spetta al dirigente preposto a capo del Dipartimento di Programmazione ed Attuazione Urbanistica, emettere una determinazione dirigenziale, con cui venga stabilito per ogni piano di zona il costo di un metro³, e quindi alle rimozioni dei vincoli del prezzo massimo.

Ripeto, non capisco perché a ROMA necessiti una ulteriore delibera del Prefetto.

Lunedì mattina vado al Dipartimento e in merito chiederò delucidazioni su questo punto.


Dopodiché vi infermerò. Sulla base di quanto mi dicono Lunedì prossimo, vi aggiornerò sulla denuncia che presenterò alla Procura della Corte dei Conti, per procurato danno erariale.
 

Allegati

  • principali città che hanno deliberato.pdf
    788 KB · Visite: 58
C

Cesco76

Ospite
Come gia ho avuto modo di proporre attraverso i miei pochi interventi su questo sito, sono senzaltro daccordo sulla necessità di ricorrere alla Procura della Corte dei Conti per procurato danno erariale, così da far emergere, con le relative responsabilità " la cronica incapacità degli uffici preposti",(cesco76), Suggerirei , intanto di informare la stessa Procura su quanto sta avvenendo intorno a questa incresciosa vicenda anche attraverso mail , così come abbiamo tentato di sensibilizzare il Prefetto Tronca.
Si puó fare
 
C

Cesco76

Ospite
Non capisco perché a Roma, dopo la delibera del Prefetto Tronca, ci debba essere una nuona deliberazione che sancisca il costo di un singolo metro³ per ogni piano di zona (cosidetti lavori di stima, che dovrebbero essere terminati).

Gli altri comuni hanno agito diversamente. Basta leggere le delibere dei principali Comuni (in un precedente messaggio ho citato Milano e Firenze, aggiungerei anche SIENA, tanto per comunicarvi le città più importanti).

Una volta che le Giunte hanno deliberato e dette delibere sono state poi ratificate dai rispettivi Consigli, o in presenza di delibere richieste ed approvate direttamente dal Consiglio comunale, il tutto è stato demandato alle competenze dei vari uffici tecnici. Poi, singolarmente, ogni Ufficio Tecnico ha adottato per ogni piano di zona (alcuni comuni le chiamano microaree) una determinazione dirigenziale, che attui le modalità di rimozione dei vincoli.

Non capisco perché a ROMA dopo la delibera di Tronca necessiti una nuova ed ulteriore delibera, e non vengano adottati i provvedimenti tramite una DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE, come hanno fatto gli altri Comuni.

La delibera del prefetto, finisce con questa frase: di dare mandato agli Uffici di procedere all’adeguamento del contenuto dei vigenti schemi di convenzioni comunali, approvati con le deliberazioni Consiglio Comunale nn. 173/2005, 31/2007 e Assemblea Capitolina n. 60/2014, prevedendo l’introduzione di meccanismi deputati a dare esecuzione a quanto stabilito nel presente
provvedimento.


Alla lettera, il Prefetto ha adottato una delibera con la quale ha adottato un atto d'indirizzo programmatico generale, e poi spetta al dirigente preposto a capo del Dipartimento di Programmazione ed Attuazione Urbanistica, emettere una determinazione dirigenziale, con cui venga stabilito per ogni piano di zona il costo di un metro³, e quindi alle rimozioni dei vincoli del prezzo massimo.

Ripeto, non capisco perché a ROMA necessiti una ulteriore delibera del Prefetto.

Lunedì mattina vado al Dipartimento e in merito chiederò delucidazioni su questo punto.


Dopodiché vi infermerò. Sulla base di quanto mi dicono Lunedì prossimo, vi aggiornerò sulla denuncia che presenterò alla Procura della Corte dei Conti, per procurato danno erariale.
Xche in quei comuni era già noto il valore venale dei terreni in questione. In pratica è come se il lavoro di stima fosse stato fatto prima ( anche per permettere il riscatto del terreno previsto anche prima del 2011, anche in questo caso oltre che per l'affrancamento è necessario il valore venale del terreno). O comunque già noti ed oggetto di deliberazioni.
Il problema è che, esclusi quei 10 pdz x cui a Roma il riscatto del terreno è già possibile, la questione è stata per decenni trascurata perchè tanto le case si vendevano a libero mercato e nessuno rompeva. E ad avere interesse che non si facesse una stima del valore venale dei terreni erano in molti.
Questo lavoro di stima in futuro dovrebbe permettere di accelerare anche il lavoro per un futuro riscatto del terreno
 

Bagudi

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Gentilissima Bagudi, nel caso in cui il 12 aprile a ROMA non succede niente, personalmente mi rivolgo alla Procura della Corte dei conti per chiedere un'inchiesta per danni erariali. Buona serata.

Non devi dirlo a me come se fossi connivente...

Io sono d'accordo con te, ma quello che non hai capito del mio intervento è che, stante la situazione terrificante, nulla (secondo me, naturalmente...) è fattibile con una semplice delibera.
 
A

Andrea Fiocco

Ospite
Xche in quei comuni era già noto il valore venale dei terreni in questione. In pratica è come se il lavoro di stima fosse stato fatto prima ( anche per permettere il riscatto del terreno previsto anche prima del 2011, anche in questo caso oltre che per l'affrancamento è necessario il valore venale del terreno). O comunque già noti ed oggetto di deliberazioni.
Il problema è che, esclusi quei 10 pdz x cui a Roma il riscatto del terreno è già possibile, la questione è stata per decenni trascurata perchè tanto le case si vendevano a libero mercato e nessuno rompeva. E ad avere interesse che non si facesse una stima del valore venale dei terreni erano in molti.
Questo lavoro di stima in futuro dovrebbe permettere di accelerare anche il lavoro per un futuro riscatto del terreno
Molti comuni si sono basati sulla Banca Dati delle Quotazioni immobiliari dell'Agenzia delle Entrate. Vedi allegato.
 

Allegati

  • Relazione_allegata.pdf
    1,5 MB · Visite: 61
A

Andrea Fiocco

Ospite
Non devi dirlo a me come se fossi connivente...

Io sono d'accordo con te, ma quello che non hai capito del mio intervento è che, stante la situazione terrificante, nulla (secondo me, naturalmente...) è fattibile con una semplice delibera.
a questo punto prendiamo tutti una corda e impicchiamoci. A questo punto mi fermo e non voglio aggiungere altro.
 

Bagudi

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
a questo punto prendiamo tutti una corda e impicchiamoci. A questo punto mi fermo e non voglio aggiungere altro.

Non riesco a capire lo spirito con cui rispondi ai miei interventi, o, meglio, lo capisco perchè siete in una situazione terribile, non voluta da voi e quindi completamente subìta, ma la mia abitudine è quella di essere realista.

I facili ottimismi non vi rendono giustizia, purtroppo, perchè la delibera non può risolvere solo il problema contingente di voi che siete stretti tra l'incudine e il martello, ma deve agire su più fronti, per essere inattaccabile.

I problemi da risolvere sono molteplici e il vostro è solo uno di quelli da affrontare.

Hanno creato un mostro dalle cento teste e devono reciderle tutte, se mi passi il paragone...
 
A

Andrea Fiocco

Ospite
Non riesco a capire lo spirito con cui rispondi ai miei interventi, o, meglio, lo capisco perchè siete in una situazione terribile, non voluta da voi e quindi completamente subìta, ma la mia abitudine è quella di essere realista.

I facili ottimismi non vi rendono giustizia, purtroppo, perchè la delibera non può risolvere solo il problema contingente di voi che siete stretti tra l'incudine e il martello, ma deve agire su più fronti, per essere inattaccabile.

I problemi da risolvere sono molteplici e il vostro è solo uno di quelli da affrontare.

Hanno creato un mostro dalle cento teste e devono reciderle tutte, se mi passi il paragone...
I giudici della Cassazione. I notai. Qualcuno dà la colpa all'amministrazione capitolina, come se fosse l'unica colpevole. Le eminenze grigie della LEGGE, fino al 2011 sentenziavano diversamente. Ora si scoprono tutti caritatevoli e scoprono che esiste il prezzo massimo di cessione. Non voglio fare polemiche con LEI. Mi dica perché in tutti gli altri Comuni d'Italia hanno risolto e a Roma ci sono tutte queste difficoltà. A questo punto mi viene in mente che Lei è a conoscenza di particolari che non vuole condividere con la comunità. I problemi da risovere sono molteplici ? Quali ? Il nostro è uno solo ? e ti pare poco, visto che sono impossibilitato a vendere casa e non potermi trasferire dove sono stato trasferito per motivi di lavoro, e nel frattempo sono costretto a pagare al costruttore della casa dove andrò a trasferirmi gli interessi bancari del suo mutuo !!! E' problema mio. Certo. Condivido. E' un problema mio. Non certo dei Notai, degli agenti immobiliari, dei giudici che vivono ai PARIOLI (i signori, quelli che non si vogliono decurtare la pensione...poverini pariolini) di quelli di aree che studiano matematica e geometria, loro che inseguono la "giustizia" del .................
 

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