Non capisco perché a Roma, dopo la delibera del Prefetto Tronca, ci debba essere una nuona deliberazione che sancisca il costo di un singolo metro³ per ogni piano di zona (cosidetti lavori di stima, che dovrebbero essere terminati).
Gli altri comuni hanno agito diversamente. Basta leggere le delibere dei principali Comuni (in un precedente messaggio ho citato Milano e Firenze, aggiungerei anche SIENA, tanto per comunicarvi le città più importanti).
Una volta che le Giunte hanno deliberato e dette delibere sono state poi ratificate dai rispettivi Consigli, o in presenza di delibere richieste ed approvate direttamente dal Consiglio comunale, il tutto è stato demandato alle competenze dei vari uffici tecnici. Poi, singolarmente, ogni Ufficio Tecnico ha adottato per ogni piano di zona (alcuni comuni le chiamano microaree) una determinazione dirigenziale, che attui le modalità di rimozione dei vincoli.
Non capisco perché a ROMA dopo la delibera di Tronca necessiti una nuova ed ulteriore delibera, e non vengano adottati i provvedimenti tramite una DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE, come hanno fatto gli altri Comuni.
La delibera del prefetto, finisce con questa frase: di dare mandato agli Uffici di procedere all’adeguamento del contenuto dei vigenti schemi di convenzioni comunali, approvati con le deliberazioni Consiglio Comunale nn. 173/2005, 31/2007 e Assemblea Capitolina n. 60/2014, prevedendo l’introduzione di meccanismi deputati a dare esecuzione a quanto stabilito nel presente
provvedimento.
Alla lettera, il Prefetto ha adottato una delibera con la quale ha adottato un atto d'indirizzo programmatico generale, e poi spetta al dirigente preposto a capo del Dipartimento di Programmazione ed Attuazione Urbanistica, emettere una determinazione dirigenziale, con cui venga stabilito per ogni piano di zona il costo di un metro³, e quindi alle rimozioni dei vincoli del prezzo massimo.
Ripeto, non capisco perché a ROMA necessiti una ulteriore delibera del Prefetto.
Lunedì mattina vado al Dipartimento e in merito chiederò delucidazioni su questo punto.
Dopodiché vi infermerò. Sulla base di quanto mi dicono Lunedì prossimo, vi aggiornerò sulla denuncia che presenterò alla Procura della Corte dei Conti, per procurato danno erariale.