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Cesco76
Ospite
Aggiungo inoltre che credo fortemente che per quanto riguarda la retroattività vuole inoltre dire che chi ha comprato a prezzo di mercato dovrà comunque aderire alla nuova convenzione se vuole rivendere e quindi pagare.Salve a tutti. Ho seguito in questi giorni la discussione sulla sentenza della Cassazione perché anch’io avrei dovuto rogitare ma il notaio ho bloccato l’atto. Mi sono iscritta solo ora perché ho delle novità che potrebbero interessare molti di voi e ve le comunico.
Ho parlato con un funzionario del Comune che mi ha spiegato a che punto è la situazione sulla famigerata delibera che dovrebbe sbloccare il prezzo di mercato per le abitazioni con diritto di superficie. La delibera è stata approvata ieri dalla Giunta capitolina (sul sito del Comune ancora non c’è). L’iter per l’approvazione definitiva è il seguente: parere non vincolante dei municipi, presentazione al Consiglio comunale e approvazione del Commissario ad Acta (nel caso in cui le dimissioni di Marino siano confermate e definitive). Tempo previsto una ventina di giorni.
Cosa prevede la delibera: una nuova convenzione con il Comune per lo sblocco del prezzo libero di mercato sulle abitazioni con diritto di superficie previo pagamento da parte del proprietario che vende di una quota (pare esigua) da versare al Comune. La quota sarà conteggiata in base a vari parametri. La delibera NON è retroattiva e la sua efficacia varrà soltanto dal momento della sua approvazione definitiva. Credo, suppongo, ipotizzo quindi che tutti coloro i quali hanno venduto o acquistato a prezzo libero di mercato prima della sentenza della Corte di Cassazione non devono pagare nulla. Ma su questo non farei troppo affidamento...
Non fa parte di questa delibera, ma di un provvedimento diverso e distinto ancora in fase di elaborazione, la questione relativa alla trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà. Anche qui la quota da pagare per affrancarsi dal Comune sarà conteggiata in base a vari parametri, primo tra tutti il numero degli anni trascorsi dal momento della prima vendita da parte del costruttore o della cooperativa. Più saranno gli anni, meno sarà alta la quota da pagare.
Di più nin zo’!
In tutto questo quale è il parere di @ASS.NEE "AREA167" su questo post di @Oltremare?