Parli di diritto di proprietà o di diritto di superficie? Perché per il secondo è la legge nazionale che dice che le concessioni non possono durare meno di 60 anni e più di 99.No, nelle convenzioni di Bologna e provincia durano dai 20 ai 25 anni.
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Parli di diritto di proprietà o di diritto di superficie? Perché per il secondo è la legge nazionale che dice che le concessioni non possono durare meno di 60 anni e più di 99.No, nelle convenzioni di Bologna e provincia durano dai 20 ai 25 anni.
Alla diatriba delle cifre esagerate, aggiungerei anche quella della decadenza dei vincoli dopo 20 anni per le convenzioni trasformate in diritto di proprietà con convenzione tipo Bucalossi, cosa che viene negata dal Comune.Il Comune di Ciampino non può fare quello che ha fatto. Non capisco come non si sia ancora capito (scusate il gioco di parole); ci sono e ci sono sempre state precise leggi in materia, che dicono sostanzialmente che:
1) i vincoli di prezzo massimo e gli altri, per gli immobili in diritto di superficie durano quanto la convenzione, ossia 99 anni;
2) i vincoli di vendita sugli immbobili in diritto di proprietà (legge Bucalossi) vengono meno 20 anni dopo il deposito della convenzione;
3) se i vincoli sono ancora in vigore, in entrambi i casi bisogna fare con in comune una convenzione integrativa di affrancamento, e pagare.
La sentenza della cassazione di un anno fa non fa che ribadire i succitati punti.
La diatriba semmai verte sulle cifre esagerate che il comune richiede.
Assolutamente GIUSTO! Se il rogito per il riscatto del terreno adesso non gli sta bene e dicono che c'è un refuso, andassero a chiedere i soldi dell'Affrancazione al Funzionario del Comune che ha firmato la Convenzione ed a tutti i Dirigenti della catena gerarchica sopra di lui che lo hanno autorizzato a firmare la nuova convenzione, ma non a chi ha in mano un atto pubblico per il quale ha pagato un corrispettivo oltre tasse e parcella notarile!Cortesemente spiegami perché sul mio rogito per il riscatto del terreno c'è scritto che trascorsi 20 anni nulla è dovuto al comune...?
Oggi mi laureo, domani mi dicono che la mia laurea non vale e devo fare x esami integrativi...
La convenzione è sempre stata di 20 anni, non si possono cambiare le carte a posteriori alla bisogna...
Fosse cosi nessun contratto sarebbe al riparo da ipotetiche revisioni. Oggi sei medico, domani ti dicono che non è più cosi...mi pare che qualcosa stoni.
@ab.qualcosa se ti riferisci alla Convenzione di Trasformazione, che mi pare di capire ritieni errata (giustificando in questo modo il Comune), NON posso essere d'accordo dato che la Convenzione di Trasformazione approvata con la Deliberazione 54/2003 è perfettamente in linea con il comma 46 dell'art. 31 della Legge 448/1998. Quello che non è in linea con la Legge è la nuova interpretazione del Comune di Roma che considera "refusi" clausole assolutamente lecite. Nel caso del tuo esempio i 30 esami sono stati superati TUTTI e non solo 3, il problema è che adesso il Comune vuole che di esami se ne facciano 60 invece di 30 (cioè che si paghi il doppio)!E' che sei diventato medico (in buona fede) dopo aver fatto 3 esami anziché i 30 previsti dalla legge, perché così faceva (illecitamente) l'università dove eri iscritto.
si lo so , ma pare che abbiano messo questa cifra x far si che tutti potessero pagare, chiaramente c'è poi da pagare la trasformazioneCiampino non è comune di Roma.
E comunque il comune in autotutela dovrebbe formalmente revocare i nulla osta emessi
Grazie per la condivisione. A me la parte più interessante invece risulta proprio l'ultimo paragrafo, precisamente la prima frase dell'ultimo paragrafo ... stendiamo un velo pietosoDa Fb " Caos dei prezzi massimi di cessione" Marco Ciccotti Junior pubblica in allegato la lettera inviata al Notariato di Roma dal IX dipartimento nel 2013, aggiungendo questo suo parziale commento:
Notare bene come nel 2013 l'ufficio del IX dipartimento preposto a rispondere al cittadino in tema di "prezzo massimo di cessione" emanava una "nota esplicativa" indirizzata al Notariato di Roma in cui lo stesso ufficio riteneva inapplicabile quanto previsto dalla legge 106/2011 (rimozione del vincolo di prezzo massimo) ed invitava i proprietari, con la lettere che trovate quì di seguito, a rispettare solo le limitazioni relative ai primi 5 (cinque) anni a far fede dalla data del primo acquisto da costruttore o cooperativa. Nel 4° e 5° paragrafo appare ben chiaro come il preposto ufficio riteneva commerciabili gli immobili in edilizia convenzionata legge 865/71 a libero mercato superati i primi 5 anni specificando oltretutto che in tutto il territorio del comune di roma NON ESISTONO convenzioni che prevedono divieti superiori ai 5 anni di tempo.
Questo atteggiamento da parte dei dirigenti dell'ufficio dell'Edilizia Residenziale Pubblica ha dato il via libera per 40 anni alla libera commercializzazione degli immobili e...................Sarebbe cosa opportuna la divulgazione assoluta di tutto ciò al fine di creare una sorta di associazione e rivolgersi direttamente al Tribunale Europeo dei Diritti Umani.
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