Santi60

Membro Attivo
Professionista
Il Comune di Ciampino non può fare quello che ha fatto. Non capisco come non si sia ancora capito (scusate il gioco di parole); ci sono e ci sono sempre state precise leggi in materia, che dicono sostanzialmente che:
1) i vincoli di prezzo massimo e gli altri, per gli immobili in diritto di superficie durano quanto la convenzione, ossia 99 anni;
2) i vincoli di vendita sugli immbobili in diritto di proprietà (legge Bucalossi) vengono meno 20 anni dopo il deposito della convenzione;
3) se i vincoli sono ancora in vigore, in entrambi i casi bisogna fare con in comune una convenzione integrativa di affrancamento, e pagare.
La sentenza della cassazione di un anno fa non fa che ribadire i succitati punti.
La diatriba semmai verte sulle cifre esagerate che il comune richiede.
Alla diatriba delle cifre esagerate, aggiungerei anche quella della decadenza dei vincoli dopo 20 anni per le convenzioni trasformate in diritto di proprietà con convenzione tipo Bucalossi, cosa che viene negata dal Comune.
 

Santi60

Membro Attivo
Professionista
Cortesemente spiegami perché sul mio rogito per il riscatto del terreno c'è scritto che trascorsi 20 anni nulla è dovuto al comune...?

Oggi mi laureo, domani mi dicono che la mia laurea non vale e devo fare x esami integrativi...
La convenzione è sempre stata di 20 anni, non si possono cambiare le carte a posteriori alla bisogna...

Fosse cosi nessun contratto sarebbe al riparo da ipotetiche revisioni. Oggi sei medico, domani ti dicono che non è più cosi...mi pare che qualcosa stoni.
Assolutamente GIUSTO! Se il rogito per il riscatto del terreno adesso non gli sta bene e dicono che c'è un refuso, andassero a chiedere i soldi dell'Affrancazione al Funzionario del Comune che ha firmato la Convenzione ed a tutti i Dirigenti della catena gerarchica sopra di lui che lo hanno autorizzato a firmare la nuova convenzione, ma non a chi ha in mano un atto pubblico per il quale ha pagato un corrispettivo oltre tasse e parcella notarile!
 

Santi60

Membro Attivo
Professionista
E' che sei diventato medico (in buona fede) dopo aver fatto 3 esami anziché i 30 previsti dalla legge, perché così faceva (illecitamente) l'università dove eri iscritto.
@ab.qualcosa se ti riferisci alla Convenzione di Trasformazione, che mi pare di capire ritieni errata (giustificando in questo modo il Comune), NON posso essere d'accordo dato che la Convenzione di Trasformazione approvata con la Deliberazione 54/2003 è perfettamente in linea con il comma 46 dell'art. 31 della Legge 448/1998. Quello che non è in linea con la Legge è la nuova interpretazione del Comune di Roma che considera "refusi" clausole assolutamente lecite. Nel caso del tuo esempio i 30 esami sono stati superati TUTTI e non solo 3, il problema è che adesso il Comune vuole che di esami se ne facciano 60 invece di 30 (cioè che si paghi il doppio)!
Se invece ti riferisci alle famose lettere di Nulla Osta/chiarimenti che hanno ingannato tutti consentendo la vendita a prezzo di mercato, allora è un'altra questione e sono pienamente d'accordo.
 

Nicestar

Membro Attivo
Privato Cittadino
Da Fb " Caos dei prezzi massimi di cessione" Marco Ciccotti Junior pubblica in allegato la lettera inviata al Notariato di Roma dal IX dipartimento nel 2013, aggiungendo questo suo parziale commento:

Notare bene come nel 2013 l'ufficio del IX dipartimento preposto a rispondere al cittadino in tema di "prezzo massimo di cessione" emanava una "nota esplicativa" indirizzata al Notariato di Roma in cui lo stesso ufficio riteneva inapplicabile quanto previsto dalla legge 106/2011 (rimozione del vincolo di prezzo massimo) ed invitava i proprietari, con la lettere che trovate quì di seguito, a rispettare solo le limitazioni relative ai primi 5 (cinque) anni a far fede dalla data del primo acquisto da costruttore o cooperativa. Nel 4° e 5° paragrafo appare ben chiaro come il preposto ufficio riteneva commerciabili gli immobili in edilizia convenzionata legge 865/71 a libero mercato superati i primi 5 anni specificando oltretutto che in tutto il territorio del comune di roma NON ESISTONO convenzioni che prevedono divieti superiori ai 5 anni di tempo.
Questo atteggiamento da parte dei dirigenti dell'ufficio dell'Edilizia Residenziale Pubblica ha dato il via libera per 40 anni alla libera commercializzazione degli immobili e...................Sarebbe cosa opportuna la divulgazione assoluta di tutto ciò al fine di creare una sorta di associazione e rivolgersi direttamente al Tribunale Europeo dei Diritti Umani.
 

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    Nota esplicativa inviata nel 2013 al notariato di Roma.jpg
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U

Utente Cancellato 67606

Ospite
Da Fb " Caos dei prezzi massimi di cessione" Marco Ciccotti Junior pubblica in allegato la lettera inviata al Notariato di Roma dal IX dipartimento nel 2013, aggiungendo questo suo parziale commento:

Notare bene come nel 2013 l'ufficio del IX dipartimento preposto a rispondere al cittadino in tema di "prezzo massimo di cessione" emanava una "nota esplicativa" indirizzata al Notariato di Roma in cui lo stesso ufficio riteneva inapplicabile quanto previsto dalla legge 106/2011 (rimozione del vincolo di prezzo massimo) ed invitava i proprietari, con la lettere che trovate quì di seguito, a rispettare solo le limitazioni relative ai primi 5 (cinque) anni a far fede dalla data del primo acquisto da costruttore o cooperativa. Nel 4° e 5° paragrafo appare ben chiaro come il preposto ufficio riteneva commerciabili gli immobili in edilizia convenzionata legge 865/71 a libero mercato superati i primi 5 anni specificando oltretutto che in tutto il territorio del comune di roma NON ESISTONO convenzioni che prevedono divieti superiori ai 5 anni di tempo.
Questo atteggiamento da parte dei dirigenti dell'ufficio dell'Edilizia Residenziale Pubblica ha dato il via libera per 40 anni alla libera commercializzazione degli immobili e...................Sarebbe cosa opportuna la divulgazione assoluta di tutto ciò al fine di creare una sorta di associazione e rivolgersi direttamente al Tribunale Europeo dei Diritti Umani.
Grazie per la condivisione. A me la parte più interessante invece risulta proprio l'ultimo paragrafo, precisamente la prima frase dell'ultimo paragrafo ... stendiamo un velo pietoso
 
U

Utente Cancellato 67606

Ospite
Comunque signori siamo sempre alle solite: abbiamo il DNA da Italiani, Italiani e ITALIANI. Anche questo documento viene interpretato e alla frase "secondo gli schemi attualmente in vigore" viene attribuito il significato che questa nota è riferita *SOLO* alle convenzioni in diritto di superficie più recenti (stipulate dal 2005). Quindi la domanda è: perchè il Comune non consentiva l'affrancazione alle convenzioni più vecchie (pre 2005)? Perchè i notai hanno rogitato lo stesso ignorando la nota? Perchè il Comune ha rilasciato nulla-osta PER TUTTI anche dopo questa nota?

E' inutile discutere, da qualsiasi punto di vista aggrediamo il problema siamo in balia di noi stessi. Secondo la logica, ogni cittadino Italiano dovrebbe avere competenze legali da far impallidire Perry Mason mentre su questa storia oggi, persino avvocati iper-laureati, hanno ancora tantissimi dubbi e incertezze...

Non mi stancherò mai di dirlo, noi cittadini siamo vittime di noi stessi, la prova è che alle soglie del 2017 ancora le istituzioni Italiane si permettono di piazzare autovelox in punti strategici al solo fine di spennare gli ingenui; e in questo caso gli automobilisti sono persino tutti solidali gli uni con gli altri!!!

E' una battaglia persa in partenza :confuso:
 

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