mrc70

Membro Junior
Privato Cittadino
E' tutto vero ossia notai, costruttori e anche proprietari nel hanno approfittato, ma occorre uscire da questo pantano soprattutto per chi ha pagato gli immobili, consapevolmente o inconsapevolemente, a prezzo pieno e l'unica strada è che l'Amministrazione sia chiara sulle varie situazioni che si vanno profilando e non agisca in maniera generalista come sta facendo.
Inoltre, secondo me, c'è anche un certo tipo di connivenza statale nell'applicazione della legge 167 in quanto è stata utilizzata come un sussidio al settore edilizio più che come strumento a favore del cittadino. Sicuramente ci sono stati casi in cui la plusvalenza è stata a favore del primo assegnatario ma in tanti casi ci sono state pure varianti o rifinanziamenti. In tutti quei casi il contributo era per il cittadino che lo riversava per il completamento dell'opera. Il principio è giusto ma si scontra con la cattiva applicazione della norma a partire dalle amministrazioni stesse. Ora non si può mica pensare che tutto questo sia tutto a carico del terzo, quarto o quinto proprietario? Speriamo di riuscire ad uscirne presto.
Comunque bastava farsi un giro per i cantieri delle zone PEEP per rendersi conto che il prezzo non era proprio così "economico e popolare". Devo essere stato molto sfortunato a quei tempi per trovare solo situazioni del genere per poi acquistare un immobile a prezzo di mercato in area PEEP!
 

Santi60

Membro Attivo
Professionista
PS Ma se sapevo dei vincoli non avrei certo comprato in area PEEP a prezzo di mercato o forse non avrei proprio comprato. Sul mio atto e su quello di provenienza non c'è neanche scritto (sono il terzo proprietario).
I vincoli non c'erano neanche scritti sul mio atto notarile come primo acquirente ...
 

mrc70

Membro Junior
Privato Cittadino
Quello che non trovo normale è un'amministrazione che ha fatto tutti gli errori possibli e che continua a mettere in difficoltà i cittadini.
Il problema è che non siamo in difetto noi ma un'amministrazione lenta al cambiamento e interessata nelle persone che la hanno amministrata evidentemente ad altro e non a tutelare i cittadini.
 

Santi60

Membro Attivo
Professionista
neanche sul mio , e sono prima acquirente , sono pure andata dal notaio e mi ha detto che i vincoli non ci sono se non x i primi 5 anni .....
Per inciso, anche andando a leggere le Convenzioni fra Comune di Roma ed Impresa costruttrice, è praticamente impossibile capire quale siano i vincoli che si estendono anche agli "aventi causa" (cioè ai primi e successivi acquirenti), poiché si parla, per lo più, di obblighi del concessionario (l'Impresa costruttrice). Solo nei seguenti punti della Convenzione gli "aventi causa" sono specificatamente indicati:
  1. "La concessione si Intende effettuata per la durata di anni 99 e potrà essere rinnovata ad istanza del concessionario o suoi aventi causa presentata almeno un anno prima della scadenza.". E questa è un'ovvietà.
  2. "L'obbligo di cessione degli alloggi al prezzo sopra indicato vale anche come promessa irrevocabile a favore dei terzi aventi causa dal concessionario." Ma questa frase, in realtà, non è un vincolo a carico degli aventi causa (che siamo dei "terzi" rispetto alle due parti firmatarie della Convenzione), ma piuttosto un vantaggio a favore di questi ultimi, ma a carico del concessionario. O sbaglio?
  3. "Il Concessionario ... in tutti gli atti di vendita delle singole unità immobiliari, loro pertinenze e parti comuni, dovranno inserire le clausole limitative dell'uso e del godimento degli alloggi eventualmente previste dalla legge di finanziamento." La forma al plurale del verbo "dovere" sopra sottolineata, mi fa pensare che il "Notaio" ha dimenticato di inserire, dove ho messo i puntini, l'indicazione "ed i suoi aventi causa". Ed anche questa sarebbe un'ovvietà, se non fosse per il fatto che lo stesso "Notaio" che ha stipulato sia la Convenzione che i singoli atti di vendita ha "dimenticato" di inserire tali clausole limitative in tutti gli atti di vendita dall'Impresa ai primi acquirenti, quindi come facevano noi a conoscere tali vincoli se non li abbiamo sottoscritti nel nostro atto di vendita ed anche nella convenzione questo concetto è piuttosto nebuloso?
 

mrc70

Membro Junior
Privato Cittadino
A volerla dire tutta questa questione del prezzo massimo di cessione mi sembra svilente proprio per il patrimonio immobiliare che rappresenta. Lasciando perdere peccati e virtù di controllori e controllati ho difficoltà ad immaginare un venditore che mette l'immobile sul mercato al prezzo massimo di cessione senza generare una rialzo nell'offerta. Voglio dire che, vista l'interpretazione ondigava (come recita anche qualche atto), mi sembra difficile non aspettarsi da parte di potenziali acquirenti un "rilancio" rispetto ad un prezzo massimo di cessione stante la domanda sul mercato immobiliare ed il pregio di alcuni immobili (soprattutto di alcune zone). L'immissione reale di un numero cospicuo di immobili a prezzo "calmierato" avrebbe come effetto quello di diminuire tutti i valori immobiliari compresi quelli delle aree non PEEP. Forse questo favorirebbe le manovre speculative dei soggetti con maggiore disponibiltà economica magari nelle aree non-PEEP con una maggiore concentrazione della proprietà.
Questo discorso un po' complicato e astratto, di cui mi scuso, per dire che lo spostamento dell'equilibrio tra domanda e offerta è un processo delicato che deve essere gestito con attenzione da parte di chi attua questo tipo di politiche (l'Amministrazione) perché non ci si può attenere alla semplice applicazione di una norma ma considerare lo spostamento di tutto il contesto economico. Chi decide deve agire in base a criteri di costo-opportunità perché non è detto che attuando una politica restrittiva si ottiene effettivamente il rientro economico e il beneficio sociale aspettato.
 

Santi60

Membro Attivo
Professionista
A volerla dire tutta questa questione del prezzo massimo di cessione mi sembra svilente proprio per il patrimonio immobiliare che rappresenta. Lasciando perdere peccati e virtù di controllori e controllati ho difficoltà ad immaginare un venditore che mette l'immobile sul mercato al prezzo massimo di cessione senza generare una rialzo nell'offerta. Voglio dire che, vista l'interpretazione ondigava (come recita anche qualche atto), mi sembra difficile non aspettarsi da parte di potenziali acquirenti un "rilancio" rispetto ad un prezzo massimo di cessione stante la domanda sul mercato immobiliare ed il pregio di alcuni immobili (soprattutto di alcune zone). L'immissione reale di un numero cospicuo di immobili a prezzo "calmierato" avrebbe come effetto quello di diminuire tutti i valori immobiliari compresi quelli delle aree non PEEP. Forse questo favorirebbe le manovre speculative dei soggetti con maggiore disponibiltà economica magari nelle aree non-PEEP con una maggiore concentrazione della proprietà.
Questo discorso un po' complicato e astratto, di cui mi scuso, per dire che lo spostamento dell'equilibrio tra domanda e offerta è un processo delicato che deve essere gestito con attenzione da parte di chi attua questo tipo di politiche (l'Amministrazione) perché non ci si può attenere alla semplice applicazione di una norma ma considerare lo spostamento di tutto il contesto economico. Chi decide deve agire in base a criteri di costo-opportunità perché non è detto che attuando una politica restrittiva si ottiene effettivamente il rientro economico e il beneficio sociale aspettato.

Concordo in pieno!

Comunque, applicando bene le Leggi in vigore (prima fra tutte la 448/98), invece di perdere tempo, al solo scopo di FARE CASSA, inventandosi interpretazioni di parte della stessa Legge (che mi sembra abbastanza chiara e non dovrebbe essere interpretata), tutti i problemi che ci sono adesso a Roma sarebbero risolti alla radice!
 

antari

Membro Attivo
Privato Cittadino
Concordo in pieno!

Comunque, applicando bene le Leggi in vigore (prima fra tutte la 448/98), invece di perdere tempo, al solo scopo di FARE CASSA, inventandosi interpretazioni di parte della stessa Legge (che mi sembra abbastanza chiara e non dovrebbe essere interpretata), tutti i problemi che ci sono adesso a Roma sarebbero risolti alla radice!
A me sembra che non vogliono risolvere i problemi e vorrei capire PERCHE'.......a chi fa comodo questa situazione? :maligno:..........Siamo a luglio e non si vede luce.....:rabbia:
 
Ultima modifica:
U

Utente Cancellato 67182

Ospite
Ma nessuno parla di questa sentenza della corte di Cassazione che di fatto ripropone il prezzo massimo di cessione per tutti gli immobili in diritto di superficie? Voi cosa ne pensate? E soprattutto chi sta avendo problemi a vendere o comprare a causa di questa sentenza?
Io. Ho acquistato 10 anni fa da un primo venditore_proprietario coop. Senza problemi e ad un prezzo libero. Ed ora che devo rivendere lo stesso notaio dice che devo svincolare! Scusate ma avendo tre anni fa trasformato il diritto di superficie in dir. Di proprietà...la convenzione ( fatta nel 1987) nn si riduce x legge a 20 anni?
 

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