Enca tu hai ragione, ma vedi il problema è che è troppo ampio il gap prezzi/reddito medio. Chi compra non vuole togliersi più il sangue per un bene che nonostante l'italianità perde appeal quando raggiunge una soglia insormontabile. Il fenomeno di fronte a cui siamo è spaventoso, i pensionati italiani se ne vanno dalle grandi città perchè la vita è troppo cara. C'è gente che emigra in paesi dell'est perchè è stanca di pagare in affitto i due terzi della pensione. Se ci aggiungi il medesimo problema per i giovani (unito al fatto che nelle città al caro vita non corrispondono più opportunità lavorative serie e ben pagate) capisci che siamo di fronte a un qualcosa che non si era mai verificato in passato. E' ovvio che una certa percentuale di benestanti c'è, ma lo sviluppo di un Paese si valuta dal benessere diffuso. Meno lo è più si scivola verso condizioni da secondo mondo. Noi in questa situazione ci siamo già abbastanza vicini, ma nonostante questo non cè ancora il riallineamento di prezzi di beni e servizi alle reali disponibilità della clientela. Da qui gran parte di quella che chiamiamo "crisi". Quanto all'aumento della popolazione io non vorrei sembrarti uno che fa discorsi razzisti, perchè non lo sono affatto, ma tu saprai che non sono certo i partenopei o i milanesi ad aver aumentato la popolazione nazionale, bensì gli immigrati, gli unici che abituati a standard di vita molto peggiori possono trovare interessante vivere in venti in un normale appartamento delle nostre città. La conseguenza è che sì, certo, può essere che sia aumentata la popolazione, ma non abbiamo certo aumentato la ricchezza nazionale e di sicuro molta di questa gente non ha nessun interesse ad acquistare in Italia, contrariamente a quanto si vuol far credere. Quando il terreno sarà stato sfruttato abbastanza partiranno per altri lidi, migliori, poichè anch'io in terra straniera farei lo stesso. Non so quindi con quanto ottimismo guardare realmente al futuro....di sicuro non con lo sguardo dei beoti, perchè rischiamo di trovare un muro davanti.