Sei d'accordo con la soppressione del Ruolo?

  • Si, secondo me non serviva a niente

    Voti: 54 19,2%
  • Non saprei... dipende che piega prende

    Voti: 49 17,4%
  • No, è un vero disastro.

    Voti: 178 63,3%

  • Votanti
    281
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

Seroli

Membro Senior
Agente Immobiliare
sinceramente non credo ce la faranno mai....sarebbe una contraddizione in termini....prima ti liberalizzo poi ti vincolo...mah....pero' tutto ci sta'....poi se noi ci infuriamo......omo avvisato mezzo salvato....
 

mosca

Membro Assiduo
pensate i baffi ;) che si faranno con le strutture in franchising,in merito ai corsi aggiornamento? se saranno obbligatori i crediti annuali,li avranno per contratto e loro si..che luccicheranno:soldi:gli occhi:^^:

Andrea ......ma che dici.... :disappunto::disappunto:
i crediti formativi saranno ad appannaggio esclusivo di chi oggi organizza i corsi per AI.......e quindi rimarranno in mano alle Associazioni di categoria.
Se i Franchising potevano fare formazione non pensi che dall' 89 ad oggi lo avrebbero gia fatto ??
 

daniart

Membro Ordinario
Agente Immobiliare
in realtà molti franchising fanno cori di formazione per cui se diventassero obbligatori per loro che ci vuole a farli riconosciuti dalla cciiaa di provincia. chiaro che ne traggono vantaggio
 

casabella

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Più concorrenza ed innovazione nel mercato immobiliare


Rimane invariato l’impianto della legge sulla professione dell’agente immobiliare ed i requisiti soggettivi previsti nella legge 39/89 per gli agenti immobiliari.

A darne notizia è Fiaip dopo un incontro presso il Ministero dello Sviluppo Economico. Anche il Ministero guidato da Bersani ha ribadito oggi durante l’incontro con Fiaip la sua contrarietà ad una deregulation selvaggia nel settore immobiliare.

Sono queste le principali garanzie espresse dal Sottosegretario allo Sviluppo Economico on. Marco Stradiotto al Presidente nazionale Fiaip Franco Arosio e al Vicepresidente nazionale vicario Paolo Righi che stamani si sono incontrati negli uffici del ministero di Via Veneto alla presenza del direttore generale per l’armonizzazione del mercato e la tutela dei consumatori (DGAMTC) del ministero dello sviluppo economico Antonio Lirosi, e di Amedeo Levorato, del nucleo di valutazione delle politiche industriali del ministero dello Sviluppo.

“L’eventuale abolizione del ruolo non comporterà alcun sostanziale cambiamento alla legge 39/89, che regola la professione dell’Agente Immobiliare. Il Ministero dello Sviluppo ha garantito – dichiara Franco Arosio, presidente nazionale della Fiaip - che non verranno assolutamente modificati i requisiti soggettivi previsti nella legge che regola la professione di mediatore immobiliare e quindi non verranno effettuate radicali modifiche agli attuali strumenti di controllo per l’accesso alla professione già stabiliti nella legge”.

Fiaip ha rimarcato l’importanza del Ruolo per gli agenti immobiliari e la sua contrarietà all’abolizione del Ruolo presso le Camere di Commercio che aprirebbe un caos legislativo e si ritorcerebbe contro gli stessi cittadini consumatori. Il sottosegretario allo sviluppo Economico on. Marco Stradiotto, a fronte delle criticità espresse dalla Federazione agenti immobiliari professionali, aderente a Confindustria e Confedilizia, ha invece puntualizzato come vi sia la piena disponibilità da parte del Ministero dello Sviluppo ad attivarsi con tutte le associazioni del settore per un tavolo di concertazione sul merito dei regolamenti di attuazione qualora il testo sulle liberalizzazioni venga approvato nelle prossime settimane al Senato.

Comune l’intento di Fiaip e del Ministero dello Sviluppo Economico di sostenere la crescita e lo sviluppo nel settore immobiliare al fine di una maggior concorrenza nel settore del Real Estate che possa dare oggettivi benefici ai cittadini consumatori.

Fonte Fiaip.it

Questo era il lontano Dicembre 2007.......:domanda:

Barbara :fico:
 

more

Membro Attivo
Privato Cittadino
sento parlare di crediti formativi..... corsi obbligatori organizzati dalle ass di categoria .........le stesse ass che dovevano difendere il ruolo ....... mi sembra un palese conflitto di interessi ................c'è una ass che ci manda in ufficio venditori replat a raccontarci di mirabili convenzioni ..... tal ass ha preferito rivolgersi a replat ( forse + conveniente per lei forse non per gli associati ) che incariare una tantum una softerhouse e produrre un prodotto similare :disappunto::disappunto:
 

roberto.spalti

Membro Senior
Agente Immobiliare
Appena ricevuto:

Alla cortese attenzione degli Associati FIAIP

Roma, 23 marzo 2010

Prot. n. 303-10/PR/rm

OGGETTO: Direttiva 123/2006/CE

Cari Colleghi,

dopo la mia comunicazione di venerdì ultimo scorso relativa all’abolizione del nostro Ruolo professionale e dopo che, varie testate giornalistiche hanno riportato inesattezze circa l’applicazione dell’art.73 e sulle conseguenze che si avrebbero sulla nostra professione, è necessario fare un po’ di chiarezza.

Premetto che il testo del Decreto Legislativo non è ancora stato reso pubblico, per questo motivo è necessaria la massima prudenza ma, le nostre fonti Ministeriali, danno per certa l’abolizione del Ruolo e l’adozione di una nuova stesura dell’art.73 (che nel Decreto dovrebbe diventare art.72). Vi allego quindi l’Art. 73/72 che dovrebbe essere adottato.

Dalla lettura del documento, si può rilevare che gli articoli 6 e 7 richiamano tutte le disposizioni della Legge 39/89 e, di conseguenza, tutte le sue successive modificazioni. A differenza della prima stesura dell’art. 73, tutte le procedure per diventare e rimanere agente immobiliare rimangono quindi immutate.

L’articolo pubblicato su “Il Sole 24 Ore” di sabato ultimo scorso e altri articoli o dichiarazioni diffusi sulla stampa in questi giorni, riportano delle inesattezze. Non corrisponde a verità il fatto che la nostra professione sia “liberalizzata”, questo sarebbe stato vero se il Governo avesse approvato il precedente Art. 73, (in allegato), ma così non è stato.

In questi mesi Fiaip ha lavorato duramente per evitare la cancellazione del Ruolo, ma anche per evitare che, se l’obiettivo primario non fosse stato raggiunto, la nostra professione sarebbe stata comunque fatta salva. Infatti il nuovo Art. 73 approvato dal Consiglio dei Ministri è stato inserito all’ultimo momento dietro una forte pressione della nostra Associazione.

Per una corretta analisi di quanto accaduto è necessario comprendere che la partita dell’abolizione del Ruolo si è giocata su due livelli. Il primo, quello politico, che ha visto contrapposta Fiaip agli interessi di chi, cercando di liberalizzare la nostra professione voleva ingenerare un abbassamento dei livelli di servizio a discapito dei consumatori, godendo poi del fatto che quegli stessi consumatori, impauriti e senza riferimenti, si sarebbero rivolti a chi investe ogni anno milioni di Euro in pubblicità. Il secondo, quello tecnico, in cui il Ministero, dopo numerosi incontri, ha compreso che “liberalizzare” la nostra professione avrebbe creato una profonda turbativa sul mercato immobiliare a discapito dei consumatori italiani.

Infatti il primo testo presentato dal Ministero dello Sviluppo Economico, all’inizio di questa annosa vicenda, era volto alla completa liberalizzazione (in allegato art.10), da lì è iniziata la grande battaglia di Fiaip, che via via ha visto mutare i pareri del Ministero, fino all’approvazione del testo definitivo che, ribadisco ancora una volta, lascia immutata la nostra Legge e quindi, tutti i criteri di accesso e di mantenimento dei requisiti per essere agenti immobiliari.

In una nota ufficiale del Ministero dello Sviluppo Economico si può leggere, tra l’altro, quali siano stati i principi cardine su cui si è lavorato nel recepimento della Direttiva:

“Per questa parte, il recepimento della Direttiva si è mossa secondo tre criteri guida:

1) Semplificazione degli adempimenti a vantaggio degli operatori economici, attraverso la valorizzazione dello strumento della DIA che consentirà l’avvio di una nuova attività utilizzando una semplice comunicazione allo Sportello unico per le attività produttive.
2) Piena garanzia dei requisiti di professionalità a garanzia del consumatore con il mantenimento di tutti i requisiti di professionalità necessari all’accesso alle professioni e per l’esercizio delle singole attività (corsi abilitanti, esami, verifica dei requisiti di onorabilità ecc.),
3) Valorizzazione del Registro delle imprese come quale piattaforma informatica unica in cui registrare le qualifiche professionali ed i relativi requisiti per l’esercizio delle attività ed il conseguente superamento dei tradizionali albi, ruoli ed elenchi grazie alla telematica.”

Ma il fatto che si sia vinta una battaglia, non sposta di una virgola il giudizio negativo della nostra Federazione sul fatto che il Ministro dello Sviluppo Economico, abbia eliminato il nostro Ruolo professionale.

La politica, quella sana, fatta di idee e di valori, richiede anche una forma di coerenza che, purtroppo, nel nostro Paese non trova riscontri. Durante l’ultima campagna elettorale e dopo che gli allora Ministri Visco e Bersani avevano massacrato la nostra categoria, con l’adozione di provvedimenti a dir poco deliranti, tutto il Centro Destra si era schierato a nostra difesa e dopo che ben tre Commissioni parlamentari avevano espresso i loro pareri, fatto ancor più sconcertante è stato quello per cui, nei lavori di Commissione, anche i parlamentari di opposizione avevano convenuto sul fatto che era necessario mantenere in vita il Ruolo agenti immobiliari. (in allegato lettera UDC). Praticamente, nonostante la maggioranza unitamente al consenso dell’opposizione, invitava il Governo a mantenere il Ruolo agenti immobiliari lo stesso ha ritenuto di abolire il Ruolo ritrattando le promesse fatte in campagna elettorale.

Ritengo comunque corretto ringraziare i deputati di maggioranza l’On Monica Faenzi, l’On. Lo Presti, L’On Gibelli, L’On. Del Tenno, L’On. Formichella, l’On. Antonio Mazzocchi e tanti altri ancora che non cito per amor di brevità, i deputati di opposizione, L’On. Michele Vietti, l’On Formisano del Gruppo UDC, l’On. Cimadoro dell’IDV e gli On.li Lulli, Tenaglia e Ginoble del PD.

Come potrete notare da questa breve relazione, Fiaip in tutte le sue componenti ha lavorato tenacemente, al fine di raggiungere gli obiettivi prefissati e ancor di più lavorerà sui Regolamenti di Attuazione, al fine di rendere la nostra professione e la nostra professionalità un valore sempre più riconosciuto a livello sociale.

A questo punto la FIAIP metterà in campo un nuovo e rinnovato impegno in particolar modo, in questo momento di crisi economica e sociale, chi come noi rappresenta i piccoli professionisti e la piccola impresa, deve saper guardare avanti con fiducia e porre in atto tutte le azioni volte al rinnovamento della nostra professione.

Voglio comunque ribadire a beneficio di tutti voi che i corsi e gli esami presso le CCIAA non sono aboliti e che il superamento del’esame sarà uno dei requisiti soggettivi da presentare al momento della richiesta di iscrizione al REA e Registro Imprese. Inoltre tutto l’articolato della L.39/89 e successive modificazioni, sarà in vigore, anche dopo la firma del Decreto di recepimento.

Ripartiamo quindi dal fatto che la nostra Legge è salva, con quell’apertura al futuro che ci fa avere un sguardo positivo sulle sfide che andremo ad affrontare e in attesa della pubblicazione del testo ufficiale, vi porgo i miei più cordiali saluti

Paolo Righi
Presidente Nazionale
 

andrea boschini

Moderatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
perche' pensi che non organizzino immantinenete:shock:...delle societa' certificate e abilitate per crediti formativi a prezzi convenzionati;)
 

roberto.spalti

Membro Senior
Agente Immobiliare
Art. 73
(Attività di agente di affari in mediazione)
1. E’ soppresso il ruolo di cui all’articolo 2 della legge 3 febbraio 1989, n. 39 e successive modificazioni.

2. Le attività disciplinate dalla legge 3 febbraio 1989, n. 39 sono soggette a dichiarazione di inizio di attività, da presentare alla camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura per il tramite dello sportello unico del comune competente per territorio ai sensi dell'articolo 19, comma 2, primo periodo, della legge 7 agosto 1990, n. 241, corredata delle autocertificazioni e delle certificazioni attestanti il possesso dei requisiti prescritti.


3. La camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura verifica il possesso dei requisiti e iscrive i relativi dati nel registro delle imprese, se l'attività è svolta in forma di impresa, oppure nel repertorio delle notizie economiche e amministrative (REA) previsto dall'articolo 8, comma 8, lettera d), della legge 29 dicembre 1993, n. 580, e dal relativo regolamento di attuazione, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 7 dicembre 1995, n. 581, e successive modificazioni, assegnando ad essi la qualifica di intermediario per le diverse tipologie di attività, distintamente previste dalla legge 3 febbraio 1989, n. 39.

4. Le disposizioni del presente articolo non si applicano alle attività di agente d'affari non rietranti tra quelle disciplinate dalla legge 3 febbraio 1989, n. 39. E’ fatta salva per le attività relative al recupero di crediti, ai pubblici incanti, alle agenzie matrimoniali e di pubbliche relazioni, l'applicazione dell'articolo 115 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, di cui al regio decreto 18 giugno 1931, n. 773.

5. Fermo restando quanto disposto dall’art. 8, comma 8, lettera d), della legge 29 dicembre 1993, n. 580 e dal D.P.R. 7 dicembre 1995, n. 581, le iscrizioni previste dal presente decreto legislativo per i soggetti diversi dalle imprese, sono effettuate in una apposita sezione del REA ed hanno effetto dichiarativo del possesso dei requisiti abilitanti all’esercizio della relativa attività professionale.

6. Ad ogni effetto di legge, i richiami al ruolo contenuti nella legge 3 febbraio 1989, n. 39, si intendono riferiti alle iscrizioni previste dal presente articolo nel registro delle imprese o nel repertorio delle notizie economiche e amministrative (REA).

7. Le competenze già attribuite alle Commissioni per la tenuta del ruolo, soppresso ai sensi del comma 1, sono svolte dagli uffici delle Camere di Commercio.
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

Gratis per sempre!

  • > Crea Discussioni e poni quesiti
  • > Trova Consigli e Suggerimenti
  • > Elimina la Pubblicità!
  • > Informarti sulle ultime Novità
Alto