parere legittimo, ma secondo me, sbagliato ! io non voglio essere costretto per legge a campare la famiglia con un unica attività , voglio potere scegliere se affiancare una seconda o terza attività a quella di agente immobiliare, se lo faccio bene o lo faccio male saranno problemi miei e non deve essere il governo ( doppiolavoristi e ladroni ) a limitare la mia vita, e, per favpre, non mi tirare in ballo il fatto che il consumatore potrebbe ricevere un servizio non adeguato se io facessi + attività.
Sul fatto della utilità di mantenere o meno l'incompatibilità sono indeciso al 50 % !
Tutte e due le strade hanno dei vantaggi e svantaggi . Resta da capire quali sono maggiori.
1)mantenendo l'incompatibilità chi è A I regolarmente iscritto non può esercitare altre attività
ma è pur vero che
2) togliendo l'incopatibilità si può avere ingerenza di altre categorie , forse anche politicamente piu forti della nostra!!
Un buon compromesso, a mio modo di vedere , sarebbe liberalizzare la professione mantenendo però l'incompatibilità con le categorie che possono avere dei conflitti di interessi!!
E' ovvio che se devo fare una relazione tecnica o rogitare non dovrei avere anche la possibilità di compravendere l'immobile!!! Mi pare che la possibilità che i miei interessi prevalgano su quelli delle parti sia abbastanza possibile!!
Differentemente altre categorie potrebbero essere autorizzate a esercitare l'attività, ovviamente dopo aver ottenuto i requisiti richiesti per legge, fra cui metterei anche l'obbligo degli aggiornamenti.
Chiaramente sarà poi il mercato a decidere se un macellaro che in vetrina insieme alla bistecca alla fiorentina ha anche annunci immobiliari avrà un seguito!!!