V

Valerio Spallina

Ospite
.................. ma che può essere sanata da un riaccatastamento, .........

Il tuo post esprime pensieri largamente dibattuti nel forum anche nell'ambito di molteplici discussioni.

Rilevo che l'affermazione citata è, a mio parere, fuorviante, in quanto avrebbe dovuto essere espressa in forma "dubitativa" e non "assertiva".

Cioè, sempre a mio parere, andrebbe modificata :

............ma che potrebbe, forse, essere sanata e riaccatastata.

Nel forum, che ha pluralità di interventi di esperti-professionisti dei vari settori legati all'immobiliare, fra cui urbanistica, catasto etc..., è stato precisato in questi giorni, su mia specifica richiesta, che la sanabilità e riaccatastamento è vincolata dalla compatibilità con i regolamenti urbanistici vigenti adesso ed allora.

La richiesta di sanatoria non è un condono perenne.

Questo mio post, se approvato dai professionisti tecnici partecipanti al forum, è animato a chiarire dubbi, che a me, che non sono conoscitore della materia, sono stati dissolti da interventi nel forum .
 

italia1960

Membro Junior
Ho bisogno di un nuovo chiarimento, in attesa che il mio tecnico di fiducia rientri dalle ferie (tra 15 giorni;)), ma non posso aspettare tanto, potete dirmi cosa significa di preciso porzione di sottotetto non praticabile?
 

Cucci49

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Professionista
Il tuo post esprime pensieri largamente dibattuti nel forum anche nell'ambito di molteplici discussioni.

Rilevo che l'affermazione citata è, a mio parere, fuorviante, in quanto avrebbe dovuto essere espressa in forma "dubitativa" e non "assertiva".

Cioè, sempre a mio parere, andrebbe modificata :

............ma che potrebbe, forse, essere sanata e riaccatastata.

Nel forum, che ha pluralità di interventi di esperti-professionisti dei vari settori legati all'immobiliare, fra cui urbanistica, catasto etc..., è stato precisato in questi giorni, su mia specifica richiesta, che la sanabilità e riaccatastamento è vincolata dalla compatibilità con i regolamenti urbanistici vigenti adesso ed allora.

La richiesta di sanatoria non è un condono perenne.

Questo mio post, se approvato dai professionisti tecnici partecipanti al forum, è animato a chiarire dubbi, che a me, che non sono conoscitore della materia, sono stati dissolti da interventi nel forum .

Scusami ma hai estratto un pezzo di frase dal suo contesto che non si riferiva specificatamente al caso in esame ma genericamente ad una scala di importanza, per forza diventa fuorviante.

Il testo era:
Infatti la grande e complicata congerie di norme ed adempimenti che ci affliggono può essere ricondotta a due grandi imperativi:
Il Titolo di proprietà: validità e tipo del titolo di provenienza , situazione ipotecaria, continuità delle trascrizioni.
Il Titolo abilitativo: la conformità amministrativa ed urbanistica dei fabbricati
Questi sono indispensabili pena la nullità delle transazioni.
Vi sono poi molti aspetti accessori altrettanto importanti, quali l'allineamento e la congruità catastale, anch'essa causa di nullità, ma che può essere sanata da un riaccatastamento, quello condominiale, le eventuali liti pendenti, i diritti di terzi, le servitù.
Vuol dire che se ho la conformità urbanistica e la validità del titolo (presupposti indispensabili) e un accatastamento incongruo o mal rappresemtato, basta fare un Docfa nuovo per miglior rappresentazione grafica, per correzione e allineamento per entità sfuggite ad accertamento.

I due imperativi sono il titolo di proprietà e quello abilitativo che non c'entrano col Catasto.

Una volta, prima delle varie leggi urbanistiche, il titolo abilitativo era insito in quello di proprietà. Sono proprietario del terreno e in forza dello Jus edificandi posso costruire da cielo a terra. Una volta. Poi questo diritto ancestrale ci è stato espropriato.

Tutto qui.

Per la sanabilità degli abusi rimando al testo dell'ufficio studi del Notariato che riallego con alcuni commenti

Saluti carissimi
 

Allegati

  • STUDIO 5389 NOTARIATO ABUSI MINORI.pdf
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V

Valerio Spallina

Ospite
Scusami ma hai estratto un pezzo di frase dal suo contesto che non si riferiva specificatamente al caso in esame ma genericamente ad una scala di importanza, per forza diventa fuorviante.

Il testo era:
Infatti la grande e complicata congerie di norme ed adempimenti che ci affliggono può essere ricondotta a due grandi imperativi:
Il Titolo di proprietà: validità e tipo del titolo di provenienza , situazione ipotecaria, continuità delle trascrizioni.
Il Titolo abilitativo: la conformità amministrativa ed urbanistica dei fabbricati
Questi sono indispensabili pena la nullità delle transazioni.
Vi sono poi molti aspetti accessori altrettanto importanti, quali l'allineamento e la congruità catastale, anch'essa causa di nullità, ma che può essere sanata da un riaccatastamento, quello condominiale, le eventuali liti pendenti, i diritti di terzi, le servitù.
Vuol dire che se ho la conformità urbanistica e la validità del titolo (presupposti indispensabili) e un accatastamento incongruo o mal rappresemtato, basta fare un Docfa nuovo per miglior rappresentazione grafica, per correzione e allineamento per entità sfuggite ad accertamento.

I due imperativi sono il titolo di proprietà e quello abilitativo che non c'entrano col Catasto.

Una volta, prima delle varie leggi urbanistiche, il titolo abilitativo era insito in quello di proprietà. Sono proprietario del terreno e in forza dello Jus edificandi posso costruire da cielo a terra. Una volta. Poi questo diritto ancestrale ci è stato espropriato.

Tutto qui.

Per la sanabilità degli abusi rimando al testo dell'ufficio studi del Notariato che riallego con alcuni commenti

Saluti carissimi

Riporto integralmente il tuo post, così non posso essere accusato erroneamente di avere fatto estrappolazioni, attribuendomi senza esserci un riferimento al caso in esame.
"fuorviante".

Anzi ho proprio criticato la generalità di applicazione della tua affermazione, definendola "fuorviante".

Il verbo corretto è, a mio parere, potrebbe e non può , tant'è che tu stesso al capoverso seguente poni le condizioni per la applicabilità di può al di potrebbe : Vuol dire che se INTRODUZIONE DI FRASE CONDIZIONALE : POTREBBE.......SE.........)

Tutta la materia è stata ampiamente trattata nel forum e nel recente passato con anche alcuni molto interessanti interventi di Umberto Granducato, con cui ho avuto una "conversazione privata" del forum, ove Umberto ha sottolieato gli elemnti condizionanti la conformità catatstale di cui parla la legge 122/2010.

La pagina web del Consiglio del Notariato è uno degli interveneti in materia, fra cui un pagina del Rizzi che sarebbe anche interessante leggere (puoi trovarla da solo, è facile con google ).

Io affronterò la materia in una udienza presso il Tribunale di Palermo -Seconda Sezione Civile nella seconda metà di settembre prossimo.

Certo hai fatto bene a riassumere la materi a per i nuovi iscritti o per i vecchi iscritti, che non avessero seguito le interventi di Umberto.
 

italia1960

Membro Junior
Oh mamma! Ragazzi non ho capito la risposta alla mia domanda:D cioè potete dirmi cosa significa di preciso porzione di sottotetto non praticabile?:confuso:
 

studiopci

Membro Storico
No... tecnicamente parlando significa che non si può praticare ...cioè non ci si può proprio entrare, non dovrebbe essere neanche pavimentato... ma siamo in Italia!!!
 

italia1960

Membro Junior
A posto! questo è pavimentato, intonacato,imbiacato. Figuriamoci la scala! Se faccio togliere la scala a chiocciola sarei ancora non in regola quindi in caso di acquisto da parte mia.
 

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