Rosa1968

Membro Storico
Nella mia realtà precedente era così, ma oggi assolutamente no.
quello che io vedo di diverso rispetto a prima sono i tempi di decisione dovuti al fatto che apparentemente tutto il mercato è su internet e sembra che di appartamenti da vedere ce ne sono a bizzeffe ecco che il cliente prima di decidersi vuole vedere e toccare con mano il mondo
Molti probabilmente fanno raccolta di schede catastali di immobili che non potranno mai permettersi. Se entri in un immobile e guardi il soffitto per vedere se ci sono le ragnatele e non ti frega della casa cosa mi chiedi la scheda catastale a fare? Ho cantieri a Lugano dove sarebbe logico chiedere schede catastali o altro ma ne Italiani ne Tedeschi e ne Francesi ci hanno chiesto schede rogito e neanche su sono portati dietro tecnico amici Notai e architetti eppure hanno fatto delle proposte su bilocali a 200 mila chf non a cifre altissime. Si fidano del prodotto e di chi lo propone se vieni in ufficio e metti in dubbio la mia professionalitá cercando documentazioni che fino al momento del rogito non ti sono dovute e sei malfidente mi autorizzi a chiederti se tu sei portato il libretto degli assegni se la risposta fosse no mi autorizzi a sbatterti fuori dal mio ufficio.
Ho venduto a stranieri con tecnici di parte che mi hanno chiesto di tutto. Il sapere cosa compro non e' tipica italiana ma di chi deciso nell'acquisto vuole vedere cosa compra. E come dargli torto. Io non mi faccio problemi. Perché devo essere l'ostacolo. Quello e' guardatelo pure girato e prendi il tempo che vuoi. Troppo spesso si da l'impressione di voler chiudere a tutti i costi allontanando il cliente buono.
 

Rosa1968

Membro Storico
Ma non e' questo il punto.

Come quelli, che per comperare devono prima vendere e in appuntamento, si ostinano a tutti i costi, a voler vedere pure la cantina.

Non sposta di certo l'economia delle cose.

Proprio perche' inutile.
Chi e' inutile. Se cerchi il cliente che non deve vendere lo devi ricercare alla radice nell'annuncio. No chi ha immobile da vendere, no chi ha fregole e paturnie. Ma davvero possiamo permetterci di giudicare cosi i clienti? Il motivo c'è e parte dalla selezione. Io sarò troppo petulante e vecchia maniera ma i tempi li valuto io dopo il colloquio conoscitivo in base ai tempi di liberabilita dell'immobile. Ma queste sono le variabili che mi permettono di gestire il contatto.
 

Rosa1968

Membro Storico
Ti sballa il bilancio una fotocopia (o un'email) in più?
Io dico al cliente vuoi la planimetria? Disegnatela da solo. Gliela piazzo davanti 30 secondi e poi fium via la planimetria non c'è più. Naturalmente dietro a questo c'è una nuova strategia che da il punteggio all'attenzione e all'abilità. Se non superano questo passaggio ho buone probabilità di acquisto, prendono la sfida di petto e non vedono l'ora, dopo la proposta con tanto di assegno in deposito, di confrontare e vedere gli errori che hanno fatto. La settimana enigmistica non li diverte più.
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
quello che io vedo di diverso rispetto a prima sono i tempi di decisione dovuti al fatto che apparentemente tutto il mercato è su internet e sembra che di appartamenti da vedere ce ne sono a bizzeffe ecco che il cliente prima di decidersi vuole vedere e toccare con mano il mondo
Ho venduto a stranieri con tecnici di parte che mi hanno chiesto di tutto. Il sapere cosa compro non e' tipica italiana ma di chi deciso nell'acquisto vuole vedere cosa compra. E come dargli torto. Io non mi faccio problemi. Perché devo essere l'ostacolo. Quello e' guardatelo pure girato e prendi il tempo che vuoi. Troppo spesso si da l'impressione di voler chiudere a tutti i costi allontanando il cliente buono.

Se vabbe'...

Pero' il cliente "buono" lo pesi fin da subito.

Inutile andare a caccia o consegnare documentazioni, se la fusione dell'accordo economico, resta lontana.

Il rischio e' di fare il ciabattino, andando avanti indietro, per poi raccogliere una proposta irrisoria.

La documentazione va consegnata.
Quella che necessita.

Mentre tanti vogliono mettersi a sindacare su questioni che non li riguardano.

Vale sempre la vecchia regola.
Piu dai corda ad un cliente, piu quello tirera', per prendersi anche il braccio.

Per quanto riguarda i tempi di decisione tutto dipende dalla qualita' del prodotto.

Alcuni clienti se ne accorgono.
Che talune case che vedono al venerdi', al lunedi', non saranno piu disponibili.

Chi puo' acquistare, sovente gia' alla prima visita, ritorna a casa a prendere il libretto degli assegni.
Per sottoscrivere la proposta di acquisto prima che lo facciano altri.

Senza presupposti di fiducia non esisterebbero i buoni affari.
 

ludovica83

Membro Vintage
Privato Cittadino
Questi discorsi mi ricordano tanto quando bisognava assumere qualcuno ma al colloquio non potevi far domande che potevano in qualche modo testare l'effettiva conoscenza.

Prima REGOLA: TACERE.... perché vai sulla fiducia di quello che l'ha portato se no è uno sgarbo. Praticamente + che un colloquio un the coi biscotti.
Lo assumi SUBITO (se no scappa...), poi (tu lo sai già perché ti è chiaro...) nel periodo di prova... salta.

Questa è la prassi. Che poi la gente perde tempo perché cmq devi inserire una persona per quel periodo... chissene frega...
E così... via uno, arriva l'altro, via uno e ancora l'altra....

Il modus operandi è sempre quello... devi fare le cose subissimo e in fretta... se no, non sei dentro a certi ambiti. Veloceeeeeeeeeeeeeeee è la parola d'ordine. Sta aspettandoooo!

Se tu ad uno gli dici guarda che 2+2 fa 4 e non 3... si offende.

"perché tu non sei... tu sei NOIA, sei peggio di chi ha inventato il numero progressivo sulle fatture"
"perché io io.. faccio anche a mano... basta l'assegno... e in quella casella ci metto....?? N°... N°.... di telefono!!!!"

E li... ti è chiaro che... anche la particella di sodio ha un business assicurato se gioca bene le sue carte...
 
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Rosa1968

Membro Storico
Se vabbe'...

Pero' il cliente "buono" lo pesi fin da subito.

Inutile andare a caccia o consegnare documentazioni, se la fusione dell'accordo economico, resta lontana.

Il rischio e' di fare il ciabattino, andando avanti indietro, per poi raccogliere una proposta irrisoria.

La documentazione va consegnata.
Quella che necessita.

Mentre tanti vogliono mettersi a sindacare su questioni che non li riguardano.

Vale sempre la vecchia regola.
Piu dai corda ad un cliente, piu quello tirera', per prendersi anche il braccio.

Per quanto riguarda i tempi di decisione tutto dipende dalla qualita' del prodotto.

Alcuni clienti se ne accorgono.
Che talune case che vedono al venerdi', al lunedi', non saranno piu disponibili.

Chi puo' acquistare, sovente gia' alla prima visita, ritorna a casa a prendere il libretto degli assegni.
Per sottoscrivere la proposta di acquisto prima che lo facciano altri.

Senza presupposti di fiducia non esisterebbero i buoni affari.
E chi li conosce e chi ti conosce? Fiducia per una visita di mezz'ora? Qualità dell'affare? Per te forse.per me ma è giusto dare i tempi per chi li vuole cogliere subito e per chi invece deve maturarlo. Tu gli dai un'opportunità nel mostrare. Poi sta a lui non farselo sfuggire da un lato e per quel che ci riguarda esimerci dal farlo valutare. Tute le volte che si spinge un affare allontani il cliente gli dai il la per fare filosofia. Parliamo di meno ...
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
E chi li conosce e chi ti conosce? Fiducia per una visita di mezz'ora? Qualità dell'affare? Per te forse.per me ma è giusto dare i tempi per chi li vuole cogliere subito e per chi invece deve maturarlo. Tu gli dai un'opportunità nel mostrare. Poi sta a lui non farselo sfuggire da un lato e per quel che ci riguarda esimerci dal farlo valutare. Tute le volte che si spinge un affare allontani il cliente gli dai il la per fare filosofia. Parliamo di meno ...

..Mi sembri di quelle brianzole, che parlano o vogliono fare affari, solo con le persone che conoscono.

Oltre al fatto che, se fosse vero quanto sostieni, si snaturerebbe tutta la figura dell'intermediario.

Che va' con la valigetta, in casa del cliente, a prendere l'incarico.
In quella mezz'ora, il piu' delle volte senza conoscersi, a farsi conferire una procura di vendita.
Per l'intero oggetto.

Il confronto non regge con la fase di vendita e quindi della proposta.
Dove c'e' "in palio" solo un "assegnuccio" che sostiene l'offerta di acquisto.
Che non e' affatto scontato che venga accettata.

Nella stessa mezz'ora, il cliente acquirente, appropriato a quel genere di prodotto, puo' comprendere che per effettuare il suo acquisto, non vi sia altro tempo da perdere.

Prima che possa accadere l'asta al rialzo.

Dicesi vendite lampo.

Il cliente acquirente comprende che il mediatore incide sul venditore.
Perche' questi ha la sua fiducia.

Senza essersi mai conosciuti prima.
 

Rosa1968

Membro Storico
No non vendo solo a chi conosco era per dire. La fiducia si conquista proprio perché non ci si conosce.
Comunque capitano le vendite a tempo ma il più delle volte hanno il colpo di ritorno.
 

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