Pyer sappiamo benissimo che non c'è alcuna differenza di lavoro tra chiudere una trattativa con un bilocale di tutto rispetto ma che costa 50k e una villa. Anzi nel caso della villa di solito ci sono meno problemi. E non dirmi che il lavoro di ricerca di immobili di basso profilo sia più facile di quelli ad alto profilo. E sicuramente il venditore del bilo da 50k ha molte più esigenze di trasparenza e di affidabilità che pretende da una agenzia immobiliare. Si fa assolutamente più fatica a gestire un acquirente che ha pochi soldi come un venditore che ha poca liquiditá. Le grandi immobiliari presenti su Milano hanno su cifre piccole che non superano i 100k mediazioni standard. Non credo che lascino andare immobili di basso profilo a cifre del 2% o 3% di mediazione. Poi siamo su Milano dove tutti possono fare tutto. Ma se entri in alcuni uffici di un grande marchio e compri un immobile o vuoi venderlo, loro, hanno,mediazione al 5% ti piaccia o no non puoi assolutamente mercanteggiare perchè rischi di volare fuori. Non parliamo del collaboratore che ha fatto l' acquisizione non è molto gratificante svendere l'immobile alla mediazione del 2 o 3 porterebbe a casa una miseria quante vendite al mese dovrebbe fare per vivere in modo decoroso? Chi sono io per quantificare in modo cosi scellerato il suo impegno per acquisire un immobile anche di basso profilo? quanti campanelli avrá suonato?
...Pacifico, che pratiche da 50k o da un milione di euro, prevedano lo stesso iter di espletamento.
Cio' a cui facevo riferimento, e' al "target", di clientela che si avvicina a quei generi di acquisti.
Su quelle scorte, tra l'altro difficili da reperire, famiglie in start up o alla ricerca di immobili di pregio e o decorosi, si escludono da se', dalle trattative.
Sicche' la domanda, si limita ai meno abbienti, oppure agli speculatori.
Che ambiscono, essendone alla caccia, a questo genere di affari.
Premettendo, da qualsiasi parte provenga, la definizione qui usata per taluni clienti, quale quella di "morto di fame", che occorre precisare che cio', sia da catalogare, tra i piu' gravi degli errori dilettanteschi.
Se, per la prima tipologia cliente, e' assai frequente raggiungere e addirittura superare, le cifre che hai esposto.
Circostanza leggittima, sia chiaro, giustificata dalla semplice motivazione di saper porre il soggetto interessato, nella condizione di acquistare, senza strascichi di sorta e che se dovesse far da se', non saprebbe venirne a capo.
Diverso e' per i secondi.
Che sanno benissimo cosa e come fare, che sono pronti all'acquisto e quindi al pagamento delle mediazioni, contro termine.
Dinamiche e prassi si fanno differenti.
Sino ad arrivare alla meta' di quanto esposto.
Cio' dettato, se non imposto, da conti economici, che restano tali, qualsiasi siano le grandezze economiche e o immobiliari, del soggetto promissario acquirente.
Dubito, che davanti ad un soggetto consapevole, di ciacun onere e responsabilita' intrinseca, derivante da un offerta di acquisto, formulata in ordini congrui e con effetti brevi, tu ti faccia scappare l'opportunita', commettendo errori dilettanteschi