se si fanno sbagli ......qualcuno li fa certo ......va capito chi !!!Nel senso che se fai queste domande ed insisti a parlare solo di fusione, è bene che ti legga l'articolo che ti ho postato, e se preferisci ti vada a rileggere la nota della Ag Territorio Prot. 15232 del 21 feb. 2002 e seguenti, relativa alla pratica di variazione catastale con causale "Dichiarazione di porzione di UIU, necessaria quando sono da unire due o più unità immobiliari aventi intestazione/titolarità diverse.
Tu stai presupponendo che sia stato posto in essere una unione catastale a fini fiscali, tutta da provare!
Sin ora negli elementi indicati non si è mai fatto cenno ad una “unione di fatto” catastale.
Io sto presupponendo che invece le due unita siano state fuse (unificate) da un punto di vista edilizio effettivo e distributivo senza porre in essere una pratica edilizia di fusione.
Riferendomi a pratica edilizia della materiale fusione al fine di rendere le 2 unità un singolo appartamento.
Che evidentemente non si può porre in essere a causa del terzo incomodo “Z”.
Che la RTI chiama in causa una regolarità (ma poi di che tipo ?) senza evidenziare che esisterebbe una “unione di fatto” catastale……come non fa quando accenna all'essere un unico alloggio.
Nella parte di descrizione dell'immobile così si legge:
Le unità immobiliari sono identificate catastalmente in due unità distinte, in quanto appartenenti a ditte con diversa intestazione, di fatto, sotto l'aspetto distributivo interno risulta un unico alloggio contiguo comunicante,
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