Ecco cosa intendo , ho 25 anni e se non rischio adesso non rischio più, si ho un contratto indeterminato ma ho anche bisogno di stimoli e di sentirmi appagato ,con delle responsabilità e di ambire a qualcosa , cosa che il mio lavoro attuale non può darmi
25 anni, se non hai una famiglia da mantenere, se hai il paracadute dei tuoi che potrebbero sempre aiutarti... che dire, buttati!! Anche perchè se non ti piace il lavoro che stai facendo, prima o poi lo dovrai mollare!
Questo è il consiglio che ti darei di pancia.
Razionalmente invece ti direi che se ti occorre lo stipendio e puoi resistere, affiancati anche gratuitamente ad un AI e comincia a lavorare per lui, a limite anche gratis, magari il sabato e/o nel tempo libero. Inizierei dalle acquisizioni che secondo me sono alla base come dice Pyer, anche perchè scoprirai che di 100 incontri e 100 telefonate che farai, ne andranno in porto pochissime... riuscirai a resistere? Ecco, nonostante mi abbia sempre intrigato, questo è il motivo base per cui io non potrei mai fare l'AI: fare tanti e tanti appuntamenti a vuoto, prima di vedere finalmente la provvigione.
Contestualmente mettiti a studiare gli argomenti dell'esame.
Se vedi che ti piace, se vedi che riesci ad acquisire e poi anche a vendere, allora licenziati!
Stavolta mi sento di concordare con Pyer riguardo al fatto che per un agente l'acquisizione conta molto di più che la preparazione.
Dico questo perchè nonostante conosca diversi agenti preparatissimi, mi sento di affermare che la maggior parte di loro non lo sia, o faccia finta di non esserlo... Un esempio? Nella maggior parte delle compravendite ancora non si fanno controlli approfonditi sugli aspetti di urbanistica. Giusto o sbagliato che sia, questa è a mio avviso la realtà.
Essendo un tecnico potete anche dirmi che la maggior parte dei tecnici tratta l'urbanistica con superficialità e quindi con scarsa competenza, anzi sono il primo a sostenerlo (basta vedere come vengono impostate 9 CILA su 10 a Roma) quindi non mi offendo; dunque, cari amici AI non vi offendete per la mia affermazione.
Ritengo che l'AI sia più una persona di pubblic relations che di cultura, e non è una colpa anzi secondo me una dote, innata!
Ho venduto 2 case senza agenzia ma grazie al mio pittore che col fatto che al paese conosce tutti, non so come abbia fatto ma ogni giorno in cui stava lavorando nella mia casa mi trovava un nuovo acquirente... gli ho detto che ha sbagliato mestiere, e lui, persona simpatica ma grezza e ignorante, di case, di tecnico-giuridico non me capisce nulla!!! Ciò non toglie che si possa sempre fare squadra con un socio meno socievole, ma magari più preparato tecnicamente e giuridicamente!
Poi è chiaro che conta anche il contesto: se vendi case a Roma Parioli, ove abita gente referenziata, si predilige un AI laureato, o comunque con una certa base culturale.