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brina82

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Mica si cristallizza tutto a ciò che impari a scuola. Per fare un esempio recente: il SALVACASA, te l'hanno insegnato i soloni del tuo ateneo o ti tocca studiarlo e capirlo come i poveri geometri che imparavano solo a camminare nei campi coi tacheometri?
Ma per studiarlo quanto tempo ci vuole? Forse per chi è del mestiere studiarlo vuol dire metterci il tempo giusto, forse, ma per chi non lo è, potrebbe volere dire metterci anni a capire di cosa si parla, oppure potrebbe significare leggerla 1000 volte e non impararla mai... O peggio ancora, interpretare MALE e creare NUOVI ORRORI!!!

Secondo te, io come strutturista sarei in grado di dirti quante tonnellate porta un pilastro, così ad occhio, se è sottodimensionato sismicamente ecc., oppure mi è necessario andare in ufficio, lavorarci sopra per quanto serve o basta, per poi darti una risposta? Quanto ci metterei? Un pomeriggio? Una settimana? Un mese? Un cittadino senza competenze che volesse fare questo esercizio, non pensi che ci metterebbe come minimo il tempo necessario a prendere una laurea in Ingegneria Civile?

Stessa cosa per leggere il testo di un codice, per gli Avvocati, un testo, una norma oppure un protocollo di medicina per i medici, ecc.
 

MauroScherlin

Membro Assiduo
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L'esperienza la si acquisisce con il tempo ma per "l'intelligenza", come la chiami tu conta il titolo o meglio il numero degli anno di studi nei quali ci si è cimentati in più ambiti disciplinari svariati
Quella si chiama cultura e non si apprende solo a scuola. Il Brunelleschi aveva un master in costruzione di cupole per caso? Vitruvio pure non credo fosse laureato in architettura.
 

marcanto

Membro Senior
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esempio recente: il SALVACASA, te l'hanno insegnato i soloni del tuo ateneo o ti tocca studiarlo e capirlo come i poveri geometri
In premessa lasciami dire:
Ma accedi alle discussioni solo per riprendere gli interventi degli altri ?

tocca studiare il provvedimento, come tutte le cose......
Ma qui ti voglio:
Un laureato titolato (definizione tua qui o in altre) di certo ha la predisposizione a comprendere in modo più appropriato in virtù dei suoi più numerosi anni di studi nei quali si è cimentato.
 

MauroScherlin

Membro Assiduo
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Ma per studiarlo quanto tempo ci vuole? Forse per chi è del mestiere studiarlo vuol dire metterci il tempo giusto, forse, ma per chi non lo è, potrebbe volere dire metterci anni a capire di cosa si parla, oppure potrebbe significare leggerla 1000 volte e non impararla mai... O peggio ancora, interpretare MALE e creare NUOVI ORRORI!!!
Dipende da quanto sei sveglio, per le interpretazioni è piena la giurisprudenza e i grattacieli di Milano (mica progettati da poveri geometri sporchi di terra eh) le interpretazione le han fatte i migliori tecnici laureati.
Secondo te, io come strutturista sarei in grado di dirti quante tonnellate porta un pilastro, così ad occhio, se è sottodimensionato sismicamente ecc., oppure mi è necessario andare in ufficio, lavorarci sopra per quanto serve o basta, per poi darti una risposta? Quanto ci metterei? Un pomeriggio? Una settimana? Un mese? Un cittadino senza competenze che volesse fare questo esercizio, non pensi che ci metterebbe come minimo il tempo necessario a prendere una laurea in Ingegneria Civile?
Tu puoi seguire metodi di calcolo, codici, interpretazioni, e produrre tonnellate di carta. Il prossimo sisma dirà se sta in piedi quel pilastro. Lo sai vero che l'irrigidimento della cerchiatura fa più male che bene ma per anni ci è stato venduto come il meglio, del meglio, del meglio?
Stessa cosa per leggere il testo di un codice, per gli Avvocati, un testo, una norma oppure un protocollo di medicina per i medici, ecc.
Allora non leggerlo il DPR e non ascoltare nemmeno Pagliai che ha una formazione da ingegnere, mica da architetto urbanista. Chiama l'avvocato, o meglio, chi ha scritto il testo.
 

MauroScherlin

Membro Assiduo
Professionista
In premessa lasciami dire:
Ma accedi alle discussioni solo per riprendere gli interventi degli altri ?
Oddio, veramente di discussioni ne ho fatte parecchie e la maggior parte con contenuti tecnici e utili.

Pari tu che hai litigato con un geometra da piccolo e non perdi occasione per fare gné gné geometri brutti buuuh!
tocca studiare il provvedimento, come tutte le cose......
Ma qui ti voglio:
Un laureato titolato (definizione tua qui o in altre) di certo ha la predisposizione a comprendere in modo più appropriato in virtù dei suoi più numerosi anni di studi nei quali si è cimentato.
Se parliamo di media, di mondo ideale e tralasciamo le zappe che si laureano con esami a crocette. La Montessori, laureata e titolata, ha un metodo che porta il suo nome, poi non mi pare abbia cresciuto prole in prima persona. Teoria o pratica sono meglio? Ma poi il Brunelleschi e Vitruvio hai capito in cosa fossero laureati?
 

marcanto

Membro Senior
Professionista
Il Brunelleschi aveva un master in costruzione di cupole per caso? Vitruvio pure non credo fosse laureato in architettura
Erano antesignani
Non avevo problemi di leggi, di regole... .le sole regole che seguivano era esperienza....forse anche di quelle dettate dalla natura e intuito.
Andiamo a ritroso:
I romani ?
I greci ?
Le piramidi in Egitto?
Etcc etcc
 

brina82

Membro Storico
Professionista
Dipende da quanto sei sveglio, per le interpretazioni è piena la giurisprudenza e i grattacieli di Milano (mica progettati da poveri geometri sporchi di terra eh) le interpretazione le han fatte i migliori tecnici laureati.

Tu puoi seguire metodi di calcolo, codici, interpretazioni, e produrre tonnellate di carta. Il prossimo sisma dirà se sta in piedi quel pilastro. Lo sai vero che l'irrigidimento della cerchiatura fa più male che bene ma per anni ci è stato venduto come il meglio, del meglio, del meglio?

Allora non leggerlo il DPR e non ascoltare nemmeno Pagliai che ha una formazione da ingegnere, mica da architetto urbanista. Chiama l'avvocato, o meglio, chi ha scritto il testo.
Allora facciamo una cosa, aboliamo ordini e albi e facciamo in modo che tutti possano fare tutto.

In effetti mio nonno mi raccontava sempre che durante la guerra ad un certo punto serviva un Dottore perché c'era un ferito, e si fece avanti un Dottore in una disciplina differente, rispetto a quella medica, e qualcosa fece.

1) Tutti possono sbagliare, anche il migliore urbanista d'Italia, ma si dà il caso che se hai meno preparazione ed esperienza (entrambe!) hai più possibilità di commettere errori, non trovi?
2) E allora facciamo progettare al muratore? Il modello di calcolo è una rappresentazione della realtà, e funziona fino a prova contraria, ma non per questo ci si arrende (concordo sul fatto che le cerchiature indeboliscono le strutture murarie, e l'ho sempre pensato dalla notte dei tempi, quando mi chiamano per farne cerco sempre di convincerli a desistere, ma se la norma dice che si possono fare, in determinate condizioni, lì la norma supera la fisica). Fino al sisma Umbria-Marche si pensava che irrigidendo il tetto, mettendo un cappello/solaio in c.a. e relativo cordolo fosse cosa buona e giusta, salvo ricredersi a seguito di quell'evento sismico del 1997; allora che facciamo, buttiamo al secchio tutta la storia anche della sismica e ci azzardiamo a dire che quei tecnici non capivano nulla? No! Semplicemente hanno "sperimentato", purtroppo sulla pelle altrui ma perché più di così all'epoca non si poteva fare. Tutte le scienze sono in evoluzione, compresa quella strutturale.
3) No, Pagliai ha studiato urbanistica, ed una normativa tecnica si presta ad essere letta più dai Tecnici che dagli Avvocati.
 
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