Pippo4567

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non conosco la normativa specifica

so di Comuni che ci provano comunque e che occorrerebbe far i conti con tutti gli interventi legislativi succedutisi nel tempo

l'atto di vendita, però, non sarebbe nullo, sarebbe inefficace per la somma in supero che tu potresti chiedere in restituzione

(magari il tuo notaio potrebbe rifiutarsi di stipulare a quella cifra per non incorrere nel rischio di sanzioni)

se il venditore è tranquillo di poter vendere a quel prezzo, stai tranquillo anche tu

approfondisci la questione e, a mali estremi, potrai sempre rimediare con due atti di vendita così come ti ho suggerito qualche giorno fa oppure con altri rimedi
No. Onl
Ma perché dovrebbe far figurare che compra l’arredamento, oltre alla casa, per dare al venditore dei soldi che per legge non dovrebbe avere ?
Uno che ha comprato in edilizia convenzionata, quindi avendo delle facilitazioni di prezzo , non può vendere a prezzo di mercato: è evidentemente contrario alla logica e al buon senso !
Grazie. In pratica può, ma deve svincolare il bene su tutto. Questo costa, na neanche cifre improponibili. Gli costerebbe di più vendere a prezzo convenzionato
 

Pippo4567

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Privato Cittadino
Si, certo: intendevo questo.
Può, se paga per togliere i vincoli esistenti, e che doveva ben conoscere.
Lui e gli “ agenti immobiliari “ li conoscevano bene. Credevano , evidentemente, che io fossi completamente scemo. Piuttosto mi chiedo se , sua possibile chiamare in conciliazione l’agente che ha fatto sottoscrivere la proposta. Ammesso che sia regolarmente iscritto come agente e non come geometra
 

Pippo4567

Membro Ordinario
Privato Cittadino
Non ti è chiaro che il prezzo massimo di cessione è previsto nel loro contratto d’acquisto, firmato con una convenzione che è ancora in atto. Loro devono pagare per svincolare l’immobile dalla prelazione e per vendere in libero mercato, altrimenti il contratto di vendita sarebbe nullo. A queste condizioni il notaio non rogita. Ho avuto il parere di 2 notai oltre il mio su questo. Sei parente dei venditori o fai finta di non capire?
 

matusalemme

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Privato Cittadino
purtroppo....occorrerebbe che tu - prima di scrivere castronerie - leggessi l'articolo con un po' di calma, più volte, e riuscissi a comprenderlo in tutte le sfaccettature

forse... è chiedere troppo

non tenerne conto, buttalo!
 

Pippo4567

Membro Ordinario
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purtroppo....occorrerebbe che tu - prima di scrivere castronerie - leggessi l'articolo con un po' di calma, più volte, e riuscissi a comprenderlo in tutte le sfaccettature

forse... è chiedere troppo

non tenerne conto, buttalo!
Occorrerebbe che tu , invece, rilegga ciò che ho scritto anche in precedenza. Se anche un notaio interpellato da loro ha detto che non rogita senza pagamento e liberatoria, poiché la loro convenzione cita in modo incontestabile il comma 25 560/93, oltre 513/77 e questi insistono nel voler fare ciò che pare a loro, io posso perdere tempo dietro tutti gli scritti che ti pare, ma alla fine per me conta ciò sostengono i notai e l’ente.
 

francesca63

Moderatore
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Privato Cittadino
Nell’articolo postato si dice anche :
“Ciliegina sulla torta : viene esclusa la responsabilità del notaio rogante in quanto l’atto era stato stipulato nella vigenza di un ‘opinione giurisprudenziale e prassi comunale che affermava la libera commerciabilità degli alloggi convenzionati dopo la prima cessione, cioè ante la famosa sentenza delle Sezioni unite della suprema Corte del 2015”.
Quindi la sentenza commentata riguarda una vendita con caratteristiche diverse da quella che si andrebbe a concludere ora, post Cassazione 2015, e che, correttamente, i notaio interpellati non sono disponibili a stipulare.
Chi deve leggere con più calma l’articolo ?

Non è chiaro nemmeno a me perché vorresti che questa vendita si concludesse a tutti costi, visto che i venditori non sono minimamente interessati a pagare per svincolare.
 

Bagudi

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Tenete presente che il caso di Roma è molto particolare: nel forum c'è un 3D kilometrico a partire dal 2105.
Quindi non è detto che quanto abbia deliberato il Tribunale a Roma sia applicabile anche ad altri comuni.
 

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