L'acquirente è tutelato e non si trova in difficoltà se non gli concedono il mutuo o quanto gli serve, mentre il proprietario, qualora si vada oltre la data stabilita per la risposta (fissata non alla lunga), rimane libero di ricominciare gli appuntamenti...
Il venditore è tutelato zero!
Anche se l'acquirente ha il mutuo deliberato e pronto erogando può decidere fino all'ultimo istante di non rogitare pure se si trova fuori termine di tre mesi.
U
n motivo che potrebbe valere la pena..? L'appartamento di fianco è stato appena posto in vendita e costa 10k in meno.
Rifà la perizia e TAC il venditore rimane a bocca asciutta.
Tu invece hai diritto alle provvigioni.
Prova a chiederle anche a parte venditrice..
... poi dimmi cosa ti succede.[DOUBLEPOST=1400795601,1400795446][/DOUBLEPOST]
non cambia assolutamente nulla
se non gli danno il mutuo e c'è una clausola sospensiva e la condizione è la delibera del mutuo ... o lascia mille o diecimila è praticamente la stessa cosa.
Io personalmente propendo di più per una clausola risolutiva inserendo una giusta penale che ricompensi, in caso negativo, il giusto tempo perso dal venditore nel aver interrotto eventuali e probabili trattative ..... Ps compreso il tempo perso dall'AI (ma su questo si potrebbe transigere se voluto)
Rispetto ad una proposta subordinata al mutuo sarebbe preferibile una lettera d'intenti al fine di consegnare al proponente la documentazione a lui necessaria per istruire una pratica di mutuo lasciando libero il venditore.
Ma come dico sempre ogni caso è un caso a se che andrebbe ponderato e ragionato in base alla specifica situazione
l'avevo già citato io... è il mio metodo.
Se cè caparra congrua la vendita è sana. Se non c'è la vendita è scivolosa. La differenza c'è eccome.