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La sublocazione non è vincolata ai termini minimi previsti dai contratti principali. E' quindi possibile stipulare un contratto di 1, 2, 6 mesi o di 1 anno senza dover aver necessità specifiche da parte di sub-conduttore o sub-locatore.

E' vero seppur nessuna norma lo precisi. (W le leggi maccheroniche :risata::fiuu: )

Ovvio. Riportavo solo quanto previsto da legge.

Dal punto di vista dell'isolamento forse potrebbe essere più performante del muro in laterizio ma su questo punto solo un raffronto tralle caratteristiche di capitolato può dar risposta. Dal mio punto di vista posso invece dire che la costruzione in cartongesso ha un neo (facilmente superabile)...

Si rischiano i dispetti di chi vi abita: distruzione di porte, sanitari e vetri vari. rimozione di cablaggi e manomissione di caldaie/radiatori e chi più ne ha, più ne metta. Per evitare il problema o almeno per arginarne i costi, si potrebbe proporre al custode di stipulare una polizza...

Come minimo, per legge, dovresti riconoscere il rimborso per le eventuali spese sostenute.

non per forza: putacaso che il rogito non citi il locale evidenziato (facciamo finta si tratti di un vano condominiale) e che il venditore abbia messo piede e scatoloni nel vano in oggetto. Ecco che da notaio può vendere quanto in rogito e "per possesso" può vendere anche quanto non riportato...

la durata del contratto in subaffitto non ha vincoli, tuttavia è bene stabilirla entro i termini della durata del contratto principale perchè, si tenga presente, al cessare degli effetti del contratto principale, terminano gli effetti del subcontratto (e dei sub-sub contratti successivi).

Da valutare anche il riacquisto se, a conti fatti, costa meno di tasse e sanzioni dovute. Ci sarà da rompersi le scatole con un po' di burocrazia ed eventualmente si dovrà donare l'immobile al Comune pur di liberarsene (o smontarlo pezzo per pezzo, vendendo il tutto a chi fa recupero di elementi...

Trattandosi di accordo "territoriale" varia da luogo a luogo. A Verona si parla di superfici calpestabili.

mmmm Se si trattasse di un locale "non praticabile" potrebbe anche aver ragione... Ma di solito l'ominide descritto fa parte della tribù degli scassamaroni (da non confondere con la tribù degli Umarèl). Si tenga a mente che il locale praticabile (sebbene non abitabile) oltre al deposito di cose...

Tappi per le orecchie. Sebbene economici, possono essere di ottima efficacia.

Dopo aver letto tutto, non so decidermi tra quale di queste due immagini e la più appropriata per spiegare come mi sento:

quasi quasi mi propongo, si può fare telelavoro? però vorrei anche la macchina aziendale o i rimborsi per il bus.

resta privo di valenza probatoria fintanto che non gliela s'appioppa: esistono delle certificazioni digitali (per mail, messaggi, whatsapp etc ) ma, ovviamente, costano.

no comment: troppo barbonaggio.

Forse conviene fare un'associazione in partecipazione: Il tuo amico fa impresa. Tu, da privato, partecipi apportando all'impresa l'immobile. In sto caso non è necessario fare un contratto di locazione. Spartirete gli utili a scadenza dell'accordo di partecipazione.

Potrebbero intestare una casa a lei ed una al marito per mantenere entrambi gli immobili nel regime di prima casa. Il capannone fa storia a se in quanto commerciale. Tuttavia si potrebbe valutare se è possibile renderlo pertinenziale di una (o entrambe) le abitazioni (sempre che già non lo sia).