ab.qualcosa

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Agente Immobiliare
Non c'è inadempienza se si supera la data?
No, supposto che il termine non sia perentorio ed essenziale la cosa funziona così:
Superata la data se non è stato stipulato il contratto definitivo convocazione entro 15gg e poi si comincia a parlare di inadempienza.
Non decadrebbe il contratto preliminare?
Ancora, a meno che il termine non fosse perentorio ed essenziale e allo stesso tempo la controparte sia stata inerte no, altrimenti si discute.
Io non capisco una cosa: perchè oggi devo ricevere una raccomandata con su scritto che con riferimento al preliminare firmato in data x e su cui è indicato che il rogito si farebbe entro il 31 marzo, tu mi convochi 3 mesi prima ma per il primo aprile, anzichè per il 25 marzo (e quindi nei tempi), poniamo.
Perché il 1° aprile è il primo giorno in cui nessuno può contestare nulla, il 25 marzo potresti rispondere che hai da fare e loro dovrebbero trovare un'altra data, tre mesi perché hanno dato largo preavviso e non presentarsi alla data stabilita diventa più difficile da argomentare.
 

brina82

Membro Storico
Professionista
Perché il 1° aprile è il primo giorno in cui nessuno può contestare nulla, il 25 marzo potresti rispondere che hai da fare e loro dovrebbero trovare un'altra data, tre mesi perché hanno dato largo preavviso e non presentarsi alla data stabilita diventa più difficile da argomentare.
Non ho capito perché non si può contestare il fatto di essere andati "lunghi": tecnicamente come funzionerebbe?

Si resterebbe "scoperti" dal 31 all'1, o meglio, è necessario formalizzare e firmare un nuovo accordo? Cioè dico, per "accettare" quei 15 giorni sarebbe comunque necessario inviare comunicazioni o cosa?

In altre parole, come ci consigliate di muoverci?
 

Michela_

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
In altre parole, come ci consigliate di muoverci?
Per chiudere quindi andare a rogito, o per andare contro quanto da loro richiesto?

Ti dico come la penso io: per quanto riguarda la nuova data del rogito al 1 aprile (che realmente non sarà, in quanto è Pasquetta) basta una PEC in cui le parti dichiarano di acconsentire di stipulare in quella data. Sia chiaro che deve essere esattamente quella, quindi notaio pronto e pure eventuale ente creditizio. Se si decide di slittare di una settimana, assolutamente accordo scritto.

Se non vi sta bene la data da loro indicata dovete chiedere la motivazione e valutare, MA attenzione, se controparte “poco trasparenti”, presentano, per ipotesi e per “dispetto” un certificato di malattia (vedi COVID, i rinvii erano all’ordine del giorno) una settimana prima del 31 marzo, allora penso ci sia ben poco da rifiutare in quanto non sarebbero di fatto inadempienti (è una causa di forza maggiore).
 
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ab.qualcosa

Membro Storico
Agente Immobiliare
Obbligatorio IANAL, detto ciò:
Non ho capito perché non si può contestare il fatto di essere andati "lunghi": tecnicamente come funzionerebbe?
Perché (presumo) il termine non è perentorio.
Si resterebbe "scoperti" dal 31 all'1, o meglio, è necessario formalizzare e firmare un nuovo accordo?
Non mi sembra siate scoperti, avete un rogito fissato, non c'è nulla da contestare sempre se il termine non è perentorio ed essenziale nell'interesse bla bla...
Cioè dico, per "accettare" quei 15 giorni sarebbe comunque necessario inviare comunicazioni o cosa?
Se ho capito bene i 15 giorni funzionano così:
Ti chiamano il 31, tu non ti presenti, ti richiamano per il 15 del mese dopo e se non ti presenti iniziano l'azione legale.
Forse se non ti presenti il primo possono iniziare una eventuale azione legale da subito.
In altre parole, come ci consigliate di muoverci?
Non ho capito il problema ma magari ho perso qualche post precedente.
Se la vostra intenzione è stipulare mi sembra tutto pacifico, andate il 1 aprile e stipulate.
 

Michela_

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
Se ho capito bene i 15 giorni funzionano così:
Ti chiamano il 31, tu non ti presenti, ti richiamano per il 15 del mese dopo e se non ti presenti iniziano l'azione legale.
Si, direi che funziona così! O meglio, il 1 la parte “pronta” al rogito invia raccomandata/PEC alla controparte chiedendo di stipulare entro minimo 15 giorni, se neanche alla seconda “chiamata” allora si, si procede per vie legali.
 
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brina82

Membro Storico
Professionista
Si, direi che funziona così! O meglio, il 1 la parte “pronta” al rogito invia raccomandata/PEC alla controparte chiedendo di stipulare entro minimo 15 giorni, se neanche alla seconda “chiamata” allora si, si procede per vie legali.
Ok.

Sì, si vuole stipulare, tuttavia come forse ho già detto è una compravendita scomoda e "particolare", quindi anche se parliamo di soli 30k di incasso dei venditori miei parenti, la cosa mi "agita", più delle altre cose che faccio.

Se nella lettera la convocazione fosse il 2, per stare "in regola", il giorno uno dovremmo inviare comunicazione?

Vorrei capire una cosa: loro ci convocano per il primo, quando il contratto è già scaduto; se andiamo lì e loro non si presentano, che succede?

Altra questione: richiederemo copia del rogito qualche giorno prima, da sottoporre a miei legali; se qualcosa non ci stesse bene oppure non ce lo inviano neppure il giorno precedente (in bozza, chiaramente)?
 

francesca63

Moderatore
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Privato Cittadino
loro ci convocano per il primo, quando il contratto è già scaduto
I contratti non scadono; a meno che ci siano clausole che specificano che o si fa il rogito entro il giorno x, o il contratto è risolto di diritto (e con determinate conseguenze economiche).
Certo, avendo avvisato con tre mesi di anticipo, bisognerebbe capire perché scegliere proprio una data successiva al termine previsto: ma in linea di massima poco cambia.
Nel senso che, dal giorno successivo al termine previsto al compromesso (rogito entro il…) , ciascuna delle parti ha facoltà di inviare diffida ad adempiere, dando i famosi 15 giorni, passati inutilmente i quali l’inadempiente è riconosciuto ufficialmente come tale (e il venditore può tenersi la caparra).
Certo una telefonata al notaio per capire perché aspettare dopo il termine, e non qualche giorno prima, la puoi sempre fare.

Vorrei capire una cosa: loro ci convocano per il primo, quando il contratto è già scaduto; se andiamo lì e loro non si presentano, che succede?
Mandi diffida ad adempiere.
richiederemo copia del rogito qualche giorno prima, da sottoporre a miei legali; se qualcosa non ci stesse bene oppure non ce lo inviano neppure il giorno precedente (in bozza, chiaramente)?
Se qualcosa non va bene, in base agli accordi già sottoscritti, lo fai modificare.
Se non te lo mandano, dopo aver fatto presente per tempo che lo vuoi ricevere, sarebbe una grande scortesia da parte del notaio: ma non puoi obbligarlo.
A quel punto, se hai davvero perplessità motivate, vai al rogito con l’avvocato.
Ma il venditore ha poco da rischiare, nel senso che deve “solo” incassare, dopo aver verificato che vende un immobile regolare e che è nella sua libera disponibilità.
 
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Michela_

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
Se nella lettera la convocazione fosse il 2, per stare "in regola", il giorno uno dovremmo inviare comunicazione?
No, vi consiglio di accordarvi con anticipo. Se loro mandano oggi “invito” al rogito tu rispondi chiedendo la motivazione e dici che entro 10 giorni rispondi in merito. Passati i 9 giorni rispondi in via ufficiosa, riservandoti di confermare per iscritto ed in via ufficiale con 30 giorni di anticipo alla data del rogito (del tipo: “per ora ti dico di si, salvo imprevisti, ci aggiorniamo comunque un mese prima per conferma ufficiale), quindi 1 marzo vi aggiornate via raccomandata/PEC in via ufficiale. Ovviamente tale data deve essere confermata da tutti (notaio, istituto di credito, ecc). Quello sarà ufficialmente il “nuovo accordo”. Specificando ovviamente “salvo imprevisti/gravi motivi”.
Per il resto ha risposto Francesca.

Fai sì che siano sempre loro a contattarvi o comunque ogni volta che vi riaggiornate specifica “noi siamo pronti e disponibili a rogitare entro la data indicata nel preliminare, ma, come da Vostra richiesta valutiamo/accettiamo di stipulare in data successiva quindi entro e non oltre il… salvo imprevisti, ecc.
 

brina82

Membro Storico
Professionista
Grazie.

Io già mi fido poco di mio; in questo caso in modo particolare.

Recupero la frase del preliminare e la incollo.

Comunque, il mio "timore" è che loro vogliano rogitare il giorno successivo per qualche motivazione occulta, ad esempio, nel caso in cui volessero cambiare alcune questioni indicate nel preliminare, senza preannunciare e quindi un po' "a sorpresa", diciamo.

Anche con in legale non starei tranquillo: preferirei leggere e rileggere il giorno prima con la copia in bozza, confrontandomi sì col legale, ma perderci tempo e non il tempo strettamente legato alla semplice lettura dell'atto.

Per fare un esempio, in uno degli ultimi atti che ho presenziato ho commesso un "errore" (diciamo una svista che avrei specificato) con riferimento all'agibilità, proprio per non avermelo fatto inviare il giorno prima in bozza.

In tal caso errori non sono concessi, perchè per motivi che non sto a dire la posta in gioco non è limitata ai solo 30k di compravendita.
 

schisanoa

Membro Attivo
Privato Cittadino
Grazie.

Io già mi fido poco di mio; in questo caso in modo particolare.

Recupero la frase del preliminare e la incollo.

Comunque, il mio "timore" è che loro vogliano rogitare il giorno successivo per qualche motivazione occulta, ad esempio, nel caso in cui volessero cambiare alcune questioni indicate nel preliminare, senza preannunciare e quindi un po' "a sorpresa", diciamo.

Anche con in legale non starei tranquillo: preferirei leggere e rileggere il giorno prima con la copia in bozza, confrontandomi sì col legale, ma perderci tempo e non il tempo strettamente legato alla semplice lettura dell'atto.

Per fare un esempio, in uno degli ultimi atti che ho presenziato ho commesso un "errore" (diciamo una svista che avrei specificato) con riferimento all'agibilità, proprio per non avermelo fatto inviare il giorno prima in bozza.

In tal caso errori non sono concessi, perchè per motivi che non sto a dire la posta in gioco non è limitata ai solo 30k di compravendita.
Se ad acquistare è una società potrebbe anche avere ragioni fiscali, per esempio anno fiscale non allineato all’anno solare. Tu suggerirei comunque un tentativo banale, chiedigli chiaramente perché vogliono andare oltre la data prefissata del 31 marzo e vedi se la risposta ti soddisfa/convince oppure no
 

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