Sì, penso sia corretto.E per quale motivo?
oltre l'illogicità di procedere ad un frazionamento lasciando comunque le due particelle o subalterni che sia bcnc?
Qui già è più sensato.
Mi sà che quando dicevo che la situazione in mancanza di un accordo tra i coeredi era complicata non mi sbagliavo.
Ovvio che il fratello che si oppone alla fine con le buone o con le cattive cedere nel rispetto delle volontà del testatore.
Secondo me (pensiero da non tecnico) i passaggi giusti sono frazionare il bcnc prendendo come atto legittimo il testamento in due sub con Cat F/1 in ditta divisa a ciascuno dei due coeredi
Poi se uno degli immobili fosse il mio presenterei un'ulteriore variazione catastale per accorpare la corte all'appartamento ....
ma questo è un mio pensiero da profano, gli esperti tecnici siete voi.
Seguo volentieri le risposte perchè di imparare non si finisce mai.
Il fatto è che se si dovesse procedere con docfa concatenati e ciascuno si firma il suo, se l'altro fratello non volesse firmare, si creerebbe il problema.
Il catasto è tutto sommato semplice da capire ma complicato da operare (per chi come me non fa pratiche catastali tutti i gg) e ogni pratica va studiata ad hoc.