Salve a tutti,
sono nuovo del forum. Non entro nella polemica, ma mi aggancio alle domande che faceva Giancarlo 83 e al topic in discussione.
Ora io vorrei firmare un Proposta d'Acquisto. La banca mi ha detto che il muto me lo darà, ma mi è sembrata un po' facilona visto che chiedo una somma ingente e si sa che poi cambiano idea quando si passa a concretizzare. Loro per ora vogliono tenersi il cliente, poi si vedrà.
Il mio dubbio è il seguente.
Pensiamo ad un normale iter di acquisto (dando per scontate le visite preliminari e le discussioni con Agenti, proprietari ecc...)
1) "Proposta di acquisto" che non diventi preliminare. Io assolutamente non voglio la proposta che all'accettazione diventi un preliminare per mille motivi visto che vincola solo l'acquirente e non il venditore e espone l'acquirente a mille rischi inutili (ancora il notaio non l'hai messo in mezzo, scopri magagne future, non ti danno il mutuo, arriva il terremoto, eccc...). So che la "promessa di promessa" non ha alcun valore legale, come credo del resto il 99% di tutte le proposte che uno firma, e mi va bene così perchè non voglio essere vincolato legalmente. Anche il venditore per quanto mi riguarda può e deve sentirsi libero finchè non si firma un preliminare.
2) Dopo un mese "Preliminare di vendita". Io lo farei redigere dal notaio come atto pubblico. In modo tale che il notaio si prenda la responsabilità di quello che scrive e faccia i controlli bene.
3) Apertura dell'istruttoria in banca. La mia banca parte con l'istruttoria solo dopo aver ricevuto copia del preliminare. Prima mi dice si va tutto bene certo come no, poi però magari cambia idea.
4) Accettazione del mutuo (diciamo un mesetto dopo il compromesso, quindi due dopo la proposta) sperando che la banca non cambi idea.
5) Rogito (diciamo tre mesi dopo il compromesso, quindi 4 dopo la proposta) sempre come atto pubblico fatto da notaio.
Ora il mio dubbio è: se io metto una condizione sospensiva all'erogazione del mutuo nella Proposta di Acquisto il termine di detta condizione sarà come minimo di due mesi dopo la Proposta (1 mese per fare il preliminare, 1 mese perchè la banca faccia le dovute analisi e si passi all'accettazione). Fino a quel momento (cioè lo scadere dei due mesi) la Proposta è sospesa dalla condizione (cioè non ha alcun valore) e nessuno può prendere i miei assegni che rimangono come deposito fiduciario presso l'AI.
Ma dopo un mese io farò il preliminare (compromesso) che sostituisce e annulla la proposta.
Quindi in sostanza la proposta diventa un "atto" sospeso per un termine di due mesi allo scadere dei quali è gia stato sostituito e annullato dal compromesso redatto un mese prima.
Quindi un atto che non ha e non avrà mai nessun valore.
Che senso ha?
Questo anche nell'ipotesi (da me non scelta) che io faccia diventare la proposta atto negoziale a tutti gli effetti e cioè preliminare di vendita all'accettazione del venditore se specifico che comunque ci sarà un preliminare fatto dal notaio. se anche in questo caso metto la condizione sospensiva anche questo atto non ha e non avrà mai nessun valore perchè verrà sostituito da un altro atto prima che decada la condizione di cui sopra.
Io chiedo agli AI. Voi che fate in questi casi: non accettate la proposta? Fate firmare un atto che non ha nessun valore per nessuno?
Grazie mille.
Ciao.
Prima di tutto consiglierei gli accertamenti preventivi sull'immobile ( provenienza, catasto, abitabilita'. conformita' impianti, vincoli ipotecari, ecc. ecc.
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