D
Damiameda
Ospite
Spaccare il capello in quattrocosa vuol dire certificare una compravendita? Abbiamo capito di cosa stiamo parlando?
Registrarsi è gratis ed elimina la pubblicità
Spaccare il capello in quattrocosa vuol dire certificare una compravendita? Abbiamo capito di cosa stiamo parlando?
Se mi spieghi che titolo ci vuole per certificare la compravendita ..... magari ........quanti di costoro accetterebbero di certificare una compravendita e diventarne responsabile o solo di adeguare i propri studi per poter ambire a cio ??
quanti di costoro accetterebbero di certificare una compravendita e diventarne responsabile o solo di adeguare i propri studi per poter ambire a cio ??
Non preoccuparsi di eventi come quelli che ho raccontato (trai quali la scala, ma posso spiegarne altri 3000) è come se un concessionario di auto usate vendesse auto che posson esser anche rubate fregandosene perchè il libretto "è in regola", se per le auto la cosa può esser anche comprensibile, non avendo il concessionario gli strumenti e non essendoci nessun professionista che può verificarlo a modo, per le case non è così.
Non è dicendo "io i documenti li ho e sembrano in regola" che ci si toglie la responsabilità, è dicendo "caro cliente, dai documenti tutto sembra a posto, ma è meglio far controllare da un tuo tecnico, per precauzione".
Nel caso del nuovo, chiaramente, è molto più difficile che ci siano irregolarità, ma assicuro che è successo anche che ci siano stati problemi perfino nei cantieri, infatti spessissimo da noi il tecnico c'è PERFINO nelle compravendite del nuovo.
Da noi è diventato uso comune anche dei clienti, è radicato nella cultura. Il cliente ha il suo tecnico di fiducia 70 volte su 100.
Quindi, ribadisco, non è che gli agenti immobiliari toscani sono migliori degli altri, si sono trovati semplicemente a operare in un sistema che tiene conto dei problemi che ci sono, semmai sono i notai a aver questo merito, nel caso.
Ribadisco, perchè è importante:
1) la raccolta della documentazione è SOLO minima diligenza e prova solo che ci sono delle carte che molto probabilmente (se non si ravvedono già in questa fase problematiche) indicano una situazione in regola.
2) La conformità urbanistica la si conferma solo con una analisi sui luoghi da parte di tecnico esperto sia dei regolamenti territoriali che regionali, senza considerare la conoscenza dei vari strumenti urbanistici dei comuni (comprare una casa dove il comune ha idea, in qualche progetto non molto noto, di "demolire i fabbricati nel prossimo quinquiennio", magari già passato senza che nulla accadesse potrebbe essere una cattiva idea e va analizzata).
3) Un notaio NULLA può se non scrivere nell'atto ciò che le parti dichiarano e la storia urbanistica che gli risulta, non ha ALCUNA capacità, se non superficiale, pur conoscendo le leggi spesso, di verificare la realtà dei fatti, specie facendo lo storico delle varie pratiche che si sono susseguite (una procedura che i tecnici fanno sempre, simile all'ultra-ventennio del notaio). Quindi chi dice che il notaio garantisce, non dice una cosa corretta. IL NOAIO NON GARANTISCE NULLA. Il notaio riporta le dichiarazioni delle parti, si accerta che conoscono il contenuto di ciò che controfirmano, si occupa della questione fiscale, si assicura che lo stato di diritto delle parti e dell'immobile siano quelli adeguati a ciò che sta accadendo, riscuote per lo stato e fa si che quello che viene scritto in quegli atti sia vero fino a querela di falso. STOP. FINE (non è poco, ma molto di questo è una utilità dovuta alla burocrazia, se fosse alla francese diverrebbe anche l'ultimo vero garante, cosa che oggi NON è)
4) Un agente immobiliare non deve fare nulla di più di quanto fa (se quello che fa è adeguato ai tempi chiaro). Tra chi fa di più di quanto deve, come ad esempio garantire che tutto è a posto sulla base della documentazione invece di dire "la documentazione pare a posto" che è altro, e chi non fa nemmeno la raccolta documenti e rimanda tutto al tecnico della parte acquirente, il meno dannoso alla clientela è spesso il secondo.
Il fatto che il notaio raccolta i numeri dei permessi edilizi per riportarli non significa, come dice Ponz, che ne controlla la conformità rispetto allo stato di fatto. A me è successo spesso di verificare, dopo il compromesso, che il fabbricato non avesse l'agibilità e che questa non era possibile ottenerla, una volta perchè non era presente il collaudo del c.a. e neppure il deposito della pratica (anni '50); la volta dopo perchè non era in regola il sistema di smaltimento dei liquami...qui a Roma se al notaio il venditore non fornosce tutti i riferimenti certi urbanistici (che solitamente forniamo noi come Agenti, se il venditore non è in grado di fornirli e reperirli) non stipula
Gratis per sempre!