M

mata

Ospite
Grazie delle buone parole. Ora mi sono accorto del problema e rispondo, però deludendovi un po'.
Infatti non ho MAI sentito parlare della relazione tecnica di compravendita, che qui da noi è assolutamente sconosciuta.
Mi pare di capire che ci si riferisca al certificato di conformità urbanistica che la parte venditrice può chiedere a un tecnico quando non se la sente di fare personalmente la dichiarazione di legge. Ovviamente il costo è a carico del venditore, non solo perchè è lui a dover garantire l'acquirente, ma specialmente perchè la scelta di demandare la responsabilità a un terzo è sua. Il tecnico interviene infatti per "sostituire" la dichiarazione sotto giuramento del venditore.
Salvo leggi regionali specifiche della Regione Toscana che non conosco e che non posso valutare nella legittimità.
Purtroppo qui da noi tutti sono disposti a giurare il falso più smaccato pur di risparmiare 10 euro, anzi a volte mettono coscientemente a rischio il loro acquisto per risparmiare 50 euro, figurarsi se chiamano un Geometra... e se qualcuno da qualche parte ha chiamato un geometra è solo perchè aveva banconote false da smerciare :)
Massimo d'Ambrosio - Notaio
Notaio, capisco (anzi, no) chi, per vendere, dichiari il falso: ma chi compra? Ci crede? Non si tutela a fronte di un investimento così importante e, magari, di una vita?
 

Ponz

Membro sognante
Agente Immobiliare
Infatti sono assolutamente contrario a chi sostiene sia chi vende a dover garantire... quello becca i soldi liquidi... e ciao. L'acquirente si tiene immobile e problemi, almeno lo faccia per sua responsabilità di essersi scelto il tecnico sbagliato.

LA soluzione è il notaio alla francese, non ci sarebbero notai che dicono che è inutile, solo perchè NON NE rispondono assolutamente in alcun modo.
 

Ponz

Membro sognante
Agente Immobiliare
Fresca fresca di chat dal mio sito:

ho acquistato un appartamento tramite agenzia un anno fa ed oggi scopro che non ha l'abitabilità perchè parzialmente abusivo. Ho in mano un atto completamente nullo. L'agenzia si è giustificata dicendo che il suo compito è quello di mettere in contatto venditore ed acquirente, ma nell'atto di provenienza, che io personalmente sono andata a chiedere al notaio, c'è scritto che l'appartamento non ha l'abitabilità. Penso che, l'atto di provenienza, sia obbligatorio chiederlo no? Poi, che la casa non ha l'abitabilità, penso sia fondamentale informarne l'acquirente. Anche il notaio pensa che l'agenzia sia stata troppo superficiale. Quali sono realmente , i doveri di un agenzia verso gli acquirenti? Io intanto, con un geometra, sto vedendo quello che si può fare.......avere un atto nullo crea un sacco di problemi. il venditore, sicuramente non ha tutti i soldi per riprendersi l'apartamento e risarcirmi anche del danno. I soldi so no moltipurtroppo.

Ho risposto così:

Gentilissima XXXXX,



in Toscana non sarebbe potuto accaderle, in quanto non c’è un Notaio che rogiti senza una relazione tecnico notarile che asseveri lo stato di fatto e di diritto dell’immobile oggetto della compravendita. Purtroppo in italia è uso sottovalutare queste questioni, i notai inoltre non ne sono affatto responsabili, per ora, e quindi sorvolano.



Per quanto riguarda l’agente invece, ciò che il collega sostiene, pur se corretto in linea di massima, potrebbe rivelarsi scorretto nei casi dove tali irregolarità siano state a conoscenza dello stesso, o “conoscibili in relazione al livello dell’organizzazione nella quale opera”, formula che di per sé è ampiamente discutibile, ma che non salva affatto il collega da possibili rivendichi da parte sua.



Il notaio invece ne è completamente immune, risponde solo del mancato controllo in conservatoria e altri controlli burocratici, ma non ha responsabilità ne dovere di controllare la conformità urbanistica ecc.



Per legge, i doveri di un agente sono la “diligenza del buon padre di famiglia” e l’obbligo di comunicare tutto quanto gli è noto (o conoscibile secondo il principio di cui sopra, assurdo ma comunque uscito da una sentenza) che possa esser di importanza ai fini della valutazione dell’affare per ognuna delle parti, oltre a tuta una serie di obblighi che sono subentrati.



Non sono rare le sentenze contro l’agente che si macchi di “non aver fatto i controlli” quando tali controlli sono quelli minimi per non finire nella vendita di “aliud pro alio” (vendere un immobile per un uso che poi non può realizzarsi, come ad esempio una abitazione che non è abitabile).



Attenzione però: il fatto che non abbia abitabilità non significa che non possa ottenerla, tale certificato infatti spesso manca per tutta una serie di eventi normativi che si sono susseguiti per colmare mancanza e usanze differenti da comune a comune, quindi spesso gli immobili ne sono privi non perché inabitabili, ma per mancanza mera di un adempimento burocratico.



Un buon tecnico è quasi sempre in grado di sanare la situazione, spesso con costi minimi.



Quindi prima di fasciarsi la testa veda se il danno è contenibile e poi richieda soddisfazione per quella entità, che magari è recuperabile, a differenza dell'intero costo dell’immobile: spiegando terra-terra, se per sanare la situazione servono 20mila euro, magari quelli sono ottenibili dalla controparte.



IN bocca al lupo e la prossima volta prenda il tecnico PRIMA del compromesso o comunque faccia apporre dallo stesso clausole sospensive a sua tutela.



Mi scuso per l’inadeguatezza del servizio offertoLE.



Saluti.
 

un povero notaio

Membro Ordinario
Notaio, capisco (anzi, no) chi, per vendere, dichiari il falso: ma chi compra? Ci crede? Non si tutela a fronte di un investimento così importante e, magari, di una vita?

Caro Mata, hai messo il dito sulla piaga che più mi fa dispiacere nella mia professione. Qui nessuno vuole essere tutelato,MAi, se ciò comporta un minimo aumento di spesa. Io avviso sempre dei rischi ma il risultato è che mi chiedono di procedere egualmente, quando poi non vanno da un altro notaio che li rassicura a chiacchiere dicendo che sono esagerato.
Potrei fare mille esempi incredibili.
Proprio ieri (ed era un amico personale!) l'acquirente si è rifiutato di farmi eseguire la procedura di estinzione del pignoramento, fidandosi dell'impegno del venditore. Il pignoramento verrà estinto? Ci sono altri creditori oltre alla banca creditore pignoratizio? Boh! Neppure il fascicolo del Tribunale ho potuto consultare. L'acquirente ha comperato con la vendita all'asta in corso. Io ho solo potuto tutelarmi scrivendo tutta la situazione nell'atto.
Il mese scorso il venditore durante la lettura dell'atto mi dice apertamente che ci sono abusi edilizi. Interrompo la stipula. Escono tutti per andare dal geometra per l'esame urbanistico. Invece vanno da un altro notaio col mio atto già scritto, che stipula egualmente dopo averli tranquillizzati. L'acquirente ha comprato con l'abuso dichiarato verbalmente.
Penso che siano i frutti della diceria che nella vendita delle case è tutto semplice, che i rischi non esistono, che l'atto viene fuori premendo un tasto sul pc e che il notaio non serve a nulla e si inventa le cose per spillare quattrini. Bah! Che paese!
Notaio d'Ambrosio - Pescara
 
M

mata

Ospite
Ne allego una recente mandatami da un tecnico che ha cancellato le parti sensibili, il tutto viene asseverato e timbrato dal geom sotto la sua responsabila:
Mosca, la relazione che mi hai allegato non dà nessuna garanzia circa la conformità edilizia, ma soltanto sulla commerciabilità dell'immobile. Così si salvano in tanti tecnici....[DOUBLEPOST=1387364799,1387364526][/DOUBLEPOST]A quella signora, Ponz, avrei risposto che neppure in Toscana si può stare tranquilli, perchè la relazione del geometra che ha allegata Mosca, garantisce assai poco ...... e direi anche di far causa al venditore se le modifiche sono essenziali e se non hanno scritto niente circa la mancanza di abitabilità, perchè se non lo hanno segnalato nell'atto significa che l'abitabilità c'è, non il contrario.
 
Ultima modifica di un moderatore:

Ponz

Membro sognante
Agente Immobiliare
la conformitá è ampiamente garantita in toscana, eccome, e la conformitá vinene confermata dal tecnico, poi ci sono tecnici e eptecnici, nel caso basta sceglierlo buono. inoltre ogni abuso viene di solito cancellato prima del roggito, quindi sepsso le relazioni tecniche non devono indicare un bel niente. ;)
 

ingelman

Membro Supporter
Agente Immobiliare
Premesso che anche io sono pro la relazione tecnica, se non altro perchè ci toglie un pò di responsabilità e un aggravio di lavoro.

Personalmente trovo poco esaustiva la relazione postata da mosca , il tecnico fà riferimento allarea Peep e non fà riferimento a nessuna convenzione (mi auguro che sia il notaio a doverci pensare), diciamo che l'ho trovata piuttosto blanda

a titolo di informazione personale vi chiedo

come si regola il tecnico per gli immobili ante 67 per i quali è difficile risalire ai titoli originari (qui a Roma è frequente soprattutto per immobili datati dove molta documentazione dagli archivi cartacei è andata persa)

si limita a scrivere che non è stato possibile risalire ai permessi originari e comunque l'immobile risulta essere edificato in data anteriore al 1 settembre 1967 ? - lasciando quindi la discrezionalità dell'acquirente il quale potrebbe, di contro, esigere l'esibizione del titolo abitativo

Scusate se la domanda può sembrare sciocca
Ma qui a Roma non c'è l'obbligo della relazione tecnica, anche se devo dire che non c'è assolutamente superficialità nell'andare a fare i dovuti controlli e soprattutto i notai sono molto attenti a ricostruire la cronologia degli eventi urbanistici e catastali che quelli riferiti alla provenienza
 

Ponz

Membro sognante
Agente Immobiliare
Ricostruire gli eventi urbanistici. il notaio! come senza andare in comune e approfondire analizzando le pratiche? il notaio poi...il notaio al massimo riporta ciò che trova ma non ha assolutamente alcuna nozione per verificàrne la sostanza... Fosse il probelma dell'ante 67 (che poi in cittá come roma serve lo stesso certa documentàzione). ingelman lascia fare. se viene uno a roma (e anche altrove) ci può fare i soldi a suon di cause post o pre rogito. ;)

Chiaro che se l'immobile risultasse privo di qualcosa di fondamentale, il geometra ne fará relazione all'acquirnte che conscio e reso edotto dei rischi, deciderá cosa fare... sempre meglio che comprare senza saperlo e trovarsi la bega al momento della rivendita, no?

il punto è che la rtn serve a rendere sicuro il fatto che chi compra sa cosa compra, ed è difficile e raro che qualcuno compri lo stesso in assenza di certezze su alcuni aspetti importanti. Di contro, la presenza della relazione tutela anche il venditore, che non si troverá (quasi) mai adaver promesso qualcosa di sbagliato su un preliminare

ma ti prego, risparmiami il notaio che controlla certe cose, un si po sentire.
 
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