massimoca

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
Ma a volte non si riesce a pianificare nemmeno un giorno ... basta uno squillo di telefono o clienti che entrano in ufficio e ti scombussola il tutto .. positivamente o meno . .ti dirò ... a mè stà cosa piace .. pensando in positivo .. naturalmente :fiore:
a me spaventa, invece.... ed è per questo che non lascio nulla di intentato.... come cerco di convincere l' acquirente ad acquistare un prodotto ad una determinata cifra, cercherò di convincere la controparte a valutare , quanto meno, la controfferta e la tempesta economico/sociale che stiamo attraversando..... così, in parole povere.......:basito: Massimo:fiore:
 

studiopci

Membro Storico
La risposta che ti do è: sono mai stati venduti immobili che tu ritenevi invendibili? E viceversa? Penso basti.​
Personalmente non ho mai saputo di immobili invendibili venduti, però credo che questi immobili invendibili , immessi sulla piazza creino confusione ed aspettative in molti, faccio un esempio , in una determinata zona ci sono due appartamenti a prezzi " cd fuori mercato " ma sono lì, mi chiama il cliente per valutarne un terzo ed alla mia valutazione inferiore e ( credo ) reale .. mi risponde ( giustamente ) ma gli altri 2 in zona sono in vendita a prezzo più alto perchè vuole svendere il mio ??? e così convinto della mia malafede tutto arrabbiato corre dall'altra agenzia ( professionale e griffata ) che tratta quegli immobili e che l'accoglie a braccia aperte.
Mi è capitato e mi capita sempre più spesso... è questo secondo te è mercato??? mi risponderai " ma la tua bravura è quella di far comprendere che quegli appartamenti sono lì invenduti perchè fuori prezzo " ed io ti rispondo " Fatto , ma il cliente mi ha risposto che è l'effetto della crisi " . Un mercato sballato si involve su stesso come una trottola che alla fine dell'inerzia si piega su di un lato e resta lì ferma, immobile ... ecco questo è diventato il mercato immobiliare
 

pensoperme

Membro Storico
Privato Cittadino
Io non concordo affatto, vedo molti immobili che qualcuno ha definito invendibili venir venduti e molti altri che ha definito vendibilissimi ancora sul mercato. Un mediatore si districa benissimo, un venditore, effettivamente, no. Inoltre gli immobili vanno sul mercato a prescindere dalla tua volontà, quindi il tuo discorso non fila... il fatto che tu non li prendi non impedisce ai proprietari di metterli sul mercato e quindi....tu devi al massimo valutarli e dare indicazioni, al proprietario e all'acquirente, se medi, poi, grazie alla moltitudine di offerte che il mercato (e quindi tu) offre, farai realizzare affari. Se invece vendi, è un altra cosa, ancora differente... ;)
 

GuglielmoP

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Sono d'accordo sul fatto che, gestiti o meno da una o l'altra agenzia, un immobile- seppur fuori prezzo- finisca comunque sul mercato e possa quindi influire sulle aspettative dei possibili futuri venditori. Ma ci sono anche da dire due cose. Quando un cliente mi manifesta la fatidica obiezione " ma il mio vicino chiede x" gli/ le pongo sempre due domande. La prima e' " ok a quella cifra lei lo comprerebbe?" il che di solito fa sgranare gli occhi alla persona cui segue la risposta " ma che sei matto? E' caro" inoltre tendo a far notare da quanto e'sul mercato l'immobile ed in genere sta li da sei mesi almeno senza quasi mai far visite. E ci sara' un motivo. Poi in genere per me e' punto di forza non trattare immobili che ritengo cari, faccio perdere tempo a venditori , acquirenti e ne perdo io. E la gente fa caso a quali immobili gestisci e perche': se quelli che segui sono tutti ( più o meno, nessuno e' esente da errori) in linea col mercato tende a credere più a te che al cartello vendesi della pinco pallino srl
 

pensoperme

Membro Storico
Privato Cittadino
Sarei d'accordo se nella pratica non vedessi che chi dichiara di lavorare come dici tu poi ha immobili che per il mercato sono fuori prezzo. :) E si torna al discorso del "fuori prezzo" chi lo decide e come.
Il prezzo è quello che viene pagato, se hai un immobile in vetrina a 200k e altri a 150k della stessa fascia e uno ti offre 140k anche per quello, io sono convinto che trattando se sei bravo concludi (a quanto dipende) e fai un gran servizio al mercato ;). L'errore è confondere le richieste, che saranno e devono rimanere LIBERE, con i prezzi pagati. Una bella cosa sarebbe mostrare quanto sconto hanno fatto dall'inizio e magari lo storico... ;) Trasparenza serve, il mercato con quella si regola da se, senza interferenze.
 

GuglielmoP

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Oddio bisognerebbe vedere cosa sia il fuori prezzo. In alcuni caso 50.000 ero di differenza possono essere una bazzecola e quindi, sebbene con una piccola differenza, hai un portafoglio di immobili a prezzo ( se riesco a spiegarmi su cosa intendo) in altri casi anche 1.000 euro in più possono rendere invendibile un immobile, quindi sarebbe l'esatto contrario. La cosa importante, in questo periodo, e' sapere che tipologia di acquirente potrebbe essere interessato al dato immobile e quindi che tipo di budget questa potrebbe avere e da li partire per una valutazione il più possibile reale.
 

pensoperme

Membro Storico
Privato Cittadino
Siamo completamente d'accordo. Ma il mio è un concetto più... perverso.

Faccio dei distinguo:
-la stima dell'agente, secondo lui quanto si può vendere.
-L'incontro naturale tra domanda e offerta che segue dinamiche non sempre prevedibili e scontate.
- la gestione del proprio portafoglio.

Puoi:

-lavorare solo sugli immobili che ritieni siano a prezzo. ma spesso quelli che dichiarano tal pratica in effetti alla luce dei fatti lavora su ciò che LORO pensano sia a prezzo, con i conseguenti limiti e conseguenze.
- lavorare su tutto, puntando solo su ciò che pensi sia a prezzo senza togliere la possibilità al mercato di esprimersi, attraverso la trattativa, ciò non ti impedisce certo di lavorare con preferenza su ciò che ritieni vendibile (anche in termini di promozione e pubblicità), a seconda della richiesta che lavori. Questa è la base per chi lavora in collaborazione, che spesso deve lavorare su immobili ritenuti "a prezzo" da altri colleghi ;)

Ciò non inficia affatto il mercato (che come abbiamo convenuto ha comunque distorsioni) e amplifica ai massimi livelli il concetto di "mediatore", senza alcun vincolo prestazionale se non nei riguardi del mercato, appunto: concluderà un affare tramite ciò che è meglio e più compatibile con la richiesta o con la domanda. Così facendo non avrai problemi a far vedere cosa sia a prezzo e cosa no e soprattutto, perchè, oltre a poterti ampiamente fregare se il proprietario è uno che vuol vincere alla lotteria, il problema è tutto suo, e tu potrai dimostrargli il perchè, dati concreti alla mano. Se ti risponde "io non ho fretta" tu gli rispondi "non si preoccupi, faccia con calma, il bene è suo, non ho fretta nemmeno io, ho molti altri clienti".
Questo è un mediatore.
Se ti limiti, limiti la tua indipendenza.
 

leonard

Membro Senior
Agente Immobiliare
Professionista
Se ti limiti, limiti la tua indipendenza.

..........non solo, lavorando per entrambii devi essere trasparente e lasciare decidere le parti dato che "decideresti un non certo NO" che deve essere detto eventualmente da chi ne ha diritto...........;)

P.s. qui non è questione di indipendenza ma di correttezza dato che si lavoora prendendo soldi da entrambi dove il ns. lavoro è mettere in relazione non certo decidere in nome per conto.................:rabbia:

mi rendo conto che ormai il vecchio mediatore è un romantico ricordo dato che molti ormai lavorano da mandatari................:confuso:
 

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