quindi non si inizia neanche a parlare .... dov'è il problema, è la stessa cosa di quando il cliente entra per una ricerca, l'agente propone e cerca di orientare il cliente su una determinata soluzione che ha in portafoglio se non interessa nulla di fatto. La casistica è enorme, prendiamo il cliente che arriva dal cartello sullo stabile, una prima selezione è stata fatta, vuole vedere un prodotto specifico, l'approccio è differente mi sono spiegata? Il cliente in quel caso, oltre ad chiedere informazioni dettagliate ha già un desiderio e di conseguenza con l'agente qualcosa cambia, si inizia a chiedere qualcosa di più di quello che si chiede con una ricerca generica.
sai qual è, *forse*, il fatto?
che fino a pochi anni fa la casa veniva considerata quasi una commodity; la discriminante massima era zona e pezzatura.
anche se non era "quella giusta" intanto la compro; non pago affitto e se poi proprio non va, quando voglio la rivendo e comunque ci guadagno.
ancora meglio se l'acquirente era uno che compra per investimento: questa o quella pari sono.
data queste premesse, con una casa che "vale l'altra", allora ti dò ragione che l'intermediario onesto, preparato, professionale da un valore aggiunto.
(ammetterai però che, a fronte di un rapporto che per quasi tutti è "occasionale", come una compravendita immobiliare, è difficile capire se uno è onesto o filibustiere)
ma ora, investire in immobili è improponibile: di sicuro ve ne siete accorti anche voi, almeno a giudicare dalla scomparsa della classica frasetta "ottimo per investimento" appiccicata sotto la foto della stamberga invendibile.
chi compra "per viverci", invece sa che rivendere è molto meno facile di pochi anni fa; se la casa la compri poi te la tieni.
a questo punto è abbastanza inevitabile che si scende molto meno a compromessi; mi serve quello (tre camere e non due, la cucina separata, l'esposizione, sa dio che altro), compro quello, non "qualcosa di simile".