Io ( parere personale) nn credo a nuovi forti crolli e mi spiego:in italia la proprieta' imm e suddivisa tra una miriade enorme di piccoli proprietari ( 1/2 case) e cio' contrasta i grossi crolli,in america le banche dopo 2 mesi dal mancato pagamento di una rata mettono all'asta la casa con sconti anche del 50% sul prezzo (in Italia x una banca ci vogliono 2/3 anni x arrivare asta) inoltre molti fondi hanno svenduto a man bassa x fare cassa ,cio' ha determinato il crollo dei prezzi fino al 2011 in USA( ORA SIAMO in salita di nuovo)In italia i singoli proprietari tendono a nn vendere sotto il loro prezzo e cio' determina calo transazioni e prezzi poco moss
diciamo che attualmente in Italia c'è la staticità più assoluta. Ecco in questo senso certo, non ci sono grossi crolli. Infatti nelle metropoli c'è l'ibernazione, l'unica dinamicità che vedo è quella delle agenzie immobiliari che chiudono (2 nella mia via).
Per ora da quanto so da amici Agenti Immobiliari si sopravvive di affitti. Risvolto sociale di tutto questo: città sempre più piene di immigrati (gli unici ad accontentarsi di dividere 50 mq in 6 famiglie a un certo affitto unendo le forze del reddito irrisorio da lavori sottopagati. D'altra parte avere strade asfaltate e acqua corrente in casa è già moltissimo).
Giovani italiani che vanno via (considerati generazione depravata perchè non si accontentano di vivere in metropoli carissime condividendo la camera con un ghanese per fare i sondaggisti o i commessi pagati pochi euro al giorno a Milano...).
Aspettative dalla politica: mai nessuno che guardi in faccia la realtà pensando di cambiarla, ma mantenendo lo status quo consentire di vendere agli stessi prezzi assurdi. Nessuno che si domandi come dare case e lavoro decente agli italiani.